Deragliamento di Pioltello, 66 passeggeri si costituiscono parte civile al processo contro i vertici Rfi.

Un'immagine, diffusa il 30 ottobre 2019 dalla Polizia di Stato, relativa all'incidente ferroviario di Pioltello. Tra le prove della Procura di Milano, che ieri ha chiuso le indagini sul disastro ferroviario di Pioltello (Milano) del 25 gennaio 2018 in cui morirono tre donne e ci furono un centinaio di feriti, c'è anche un video con la ricostruzione "tridimensionale fedelmente riprodotta dalla realtà" del deragliamento. E' quanto emerso dalla conferenza stampa nella quale il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano ha spiegato che "è difficile immaginare una ricostruzione più dettagliata e accurata" di quella fatta dalla polizia scientifica. ANSA/ POLIZIA DI STATO +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++

Con la richiesta di essere parte civile da parte di 66 passeggeri che la mattina del 25 gennaio 2018 erano sul treno regionale deragliato a Pioltello, del sindacato dei ferrovieri Orsa e dell’associazione dei consumatori Codici, a cui si aggiunge l’istanza di patteggiamento da parte di uno dei 10 imputati, si è aperta oggi in una delle mega aule in Fiera a Milano l’udienza preliminare per l’incidente ferroviario nel hinterland milanese in cui morirono tre persone.

Il procedimento, che si sta celebrando davanti al gup Anna Magelli, è a carico di due manager, tra cui l’ad Maurizio Gentile, di sette tra dipendenti e tecnici di Rfi (Rete ferroviaria italiana), e della stessa società, accusati di disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose.

Il giudice, dopo aver raccolto le richieste, ha rinviato l’udienza al prossimo 16 dicembre, giorno in cui dopo la discussione di accusa e difese, deciderà sulla costituzione di parte civile.

Dopo di che la parola passerà ai pm Maura Ripamonti e Leonardo Lesti per il loro intervento nel quale ribadiranno la richiesta di processo per tutti gli indagati, escluso Ernesto Salvatore, all’epoca responsabile del Nucleo Manutentivo Lavori di Treviglio di Rete Ferrovaria Italiana Spa, al quale la Procura ha dato parere positivo al patteggiamento proposto dalla difesa a tre anni e mezzo di carcere. (ANSA).