Dal M5S proposta di legge regionale contro discriminazioni LGBT.

Un protocollo per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni per orientamento sessuale o identità di genere e l’adesione a RE.A.DY, la rete nazionale di Istituzioni pubbliche che si occupa di implementare politiche attive antiviolenza. È questa, in estrema sintesi, la richiesta contenuta in una articolata mozione, del consigliere regionale Simone Verni, depositata dal M5S Lombardia e calendarizzata per il prossimo Consiglio regionale di martedì 8 settembre.
Verni, che è primo firmatario di una proposta di legge regionale antidiscriminatoria che attende, dal dicembre 2019 di essere discussa, dichiara: “La mozione nasce per far fronte a un’emergenza sociale. Sono infatti numerosi casi di gravissima discriminazione che abbiamo registrato in ambito, istituzionale: scuole, Comuni, ospedali e, ultimo in ordine di tempo, all’ospedale di Cittiglio (VA) con il primario di chirurgia che ha insultato un paziente sedato. Proprio per questo è ora che la Lombardia reagisca e agisca: le Istituzioni devono respingere ogni forma di discriminazione e violenza”.
“Per il M5S ogni Pubblica Amministrazione”, aggiunge Verni, “ha il dovere di tutelare e difendere le minoranze. Purtroppo in Regione Lombardia siamo al Medioevo dei diritti e delle pari opportunità e a differenza di altre Regioni italiane, non c’è una legge a difesa e tutela dalle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere”
E conclude: “Possiamo e dobbiamo dare un segnale di civiltà al Paese: ogni forma di discriminazione è una violazione dei diritti umani fondamentali. Mi auguro che il centrodestra, per una volta, ascolti le ragioni della Democrazia, dell’accoglienza di tutti e tutte e della tolleranza. Casi come quello degli insulti omofobi a un paziente sedato non si devono più ripetere”.