Coronavirus, Unione Artigiani chiede sblocco doganale delle mascherine a Malpensa.

E urgente intervenire per sbloccare i vincoli burocratici che stanno rallentando, se non fermando del tutto, lo sdoganamento di migliaia di dispositivi di protezione, in particolare mascherine, all’aeroporto di Malpensa

L’appello si leva dall’Unione Artigiani di Milano e di Monza-Brianza secondo la quale sono numerosi gli imprenditori che hanno necessità di ricevere i Dpi ordinati, pagati anticipatamente, regolarmente spediti dall’estero, soprattutto dalla Cina, ma giacenti allo scalo di Malpensa in attesa del via libera doganale.

I controlli doganali rallentano se non bloccano il processo di approvvigionamento e mettono a repentaglio anche quelle attività alle quali è consentito operare e la salute e sicurezza dei lavoratori impiegati.

Tra ritardi e burocrazia – commenta il segretario generale dell’Unione Artigiani, Marco Accornero -, che coinvolgono le nostre imprese, ma anche i presidi sanitari in attesa di questo materiale spesso frutto di raccolta fondi e volontariato, l’uscita da questa crisi e le ipotesi di graduale riapertura di altre attività produttive, di negozi e di servizi, verrà posticipata drammaticamente.” 

Il frangente è delicato – conclude Accornero – e necessita di tempestività. Occorre snellire e velocizzare i processi di controllo e via libera doganali per permettere al materiale fermo nei magazzini di essere consegnato e usato.”