Coronavirus, Rossi (pres. Ordine medici): riconoscere indennizzo a chi ha rischiato la vita.

Riconoscere il sacrificio di migliaia di medici e operatori sanitari con una giornata della memoria “è importante ma non sufficiente. Ecco perché in parallelo all’approvazione della legge che ha istituito il giorno della memoria, Camera e Senato stanno lavorando a una legge che prevede un equo indennizzo per chi ha rischiato la vita, a volte perdendola, lavorando comunque, anche senza le protezioni che non erano disponibili, salvando vite. È già stato ottenuto l’impegno del Governo per le necessarie coperture finanziarie. Si tratta del DDL 1861 che inizialmente inserito, ora è stato ‘stralciato’ per ottenere l’approvazione nelle apposite commissioni”: così una nota dell’Ordine dei Medici di Milano.

“In attesa che l’iter sia completato e il Presidente della Repubblica promulghi anche questa legge, vorrei sottolineare che si tratta di una vera e propria richiesta di solidarietà sociale – afferma il presidente OmceoMi, Roberto Carlo Rossi –. Bisogna infatti riconoscere concretamente il sacrificio di tutti i moderni ‘militi ignoti’ che ormai da molti mesi hanno spontaneamente scelto di immolarsi, nonostante la mancanza di dispositivi di protezione individuali e nonostante la consapevolezza di esporsi ad un contatto diretto col virus. Al di là di uno stretto rapporto di causa medico-legale, ovvero della precisa individuazione patogenetica circostanziale, ci sembra corretto che si risarciscano i superstiti di chi ha perso la vita o direttamente chi ha contratto il virus con conseguenti lesioni permanenti”.

“Al di là dei compiti che spettano alla Magistratura e che verranno perciò gestiti in altra sede, l’Ordine – gli fa eco il consigliere Giuseppe Deleo – avverte naturale e spontanea la necessità di contemplare legislativamente questa norma di equo indennizzo, da corrispondersi per esempio nel consolidato canovaccio della Pensionistica Privilegiata di Stato, nota come causa di servizio. Tutto ciò, come sottolineato anche dal Presidente Rossi, a prescindere dall’individuazione del preciso momento infettante e dalla eventuale sussistenza di concause”.(MiaNews)