Coronavirus, militari su strada.

Italian soldiers and police officers carry out checks at the Stazione Centrale, the main railway station in Milan, northern Italy, 09 March 2020. The Italian authorities have taken the drastic measure of shutting off the entire northern Italian region of Lombardy - home to about 16 million people - in a bid to halt the ongoing coronavirus epidemic in the Mediterranean country. Italy saw 133 more deaths with the coronavirus than the day before on Sunday with the toll rising to 366, emergency commissioner and civil protection chief Angelo Boorelli said Sunday. Some 6,387 people are now infected with the virus across Italy, 1,326 more than Saturday, he said. ANSA/ MOURAD BALTI TOUATI

Con la rimodulazione dei servizi, decisa stamane in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, con la presenza degli assessori regionali Riccardo De Corato e Pietro Foroni, secondo le indicazioni del Ministro dell’Interno, 114 unità di militari dell’Esercito di Strade Sicure verranno impiegate direttamente nel controllo delle misure di contenimento della diffusione del virus COVID-19. Lo fa sapere la Prefettura di Milano

Il governo va verso una ulteriore stretta delle misure che consentono di uscire di casa. In questo momento i runner sono spesso sotto accusa. “Sento ancora di persone che praticano jogging, si riuniscono, escono da casa senza validi motivi. A tutti loro chiedo e chiediamo un ulteriore sacrificio e senso di rispetto. Questo è un momento critico se vogliamo abbattere la curva dei contagi”. Così il ministro per i rapporti con il Parlamento Federico D’Inca’ a Uno mattina su Radio Rai.

Il leader di Forza Italia Silvio Berlusoni tende la mano e parla di coooperazione. “Da opposizione seria, responsabile, oggi il nostro compito è cooperare. Più avanti, ad emergenza finita, discuteremo degli errori se degli errori sono stati commessi”. “Siamo in guerra e in questi momenti ci si stringe tutti attorno a chi governa. Ci sono stati ritardi ma non e’ il momento delle polemiche. Noi chiediamo misure piu’ restrittive, soprattutto in Lombardia. Poi piu’ sostegno all’economia che rischia di collassare. chiediamo al governo di fare di piu’ su quel fronte”. “Ce la faremo ma dobbiamo prepararci a mesi molto difficili: il governo deve essere all’altezza degli italiani e preparare la ripresa”

Per il capo politico di Italia Viva, Matteo Renzi non è d’accordo con la riduzione degli orari dei negozi. “Non sono giorni facili. Serve molta lucidità. Invito coloro che hanno responsabilità a decidere senza rincorrere gli umori ma seguendo il buon senso. Ridurre gli orari dei negozi crea solo più problemi: più calca, più code, più contagi. Aiutiamoci tutti e insieme ce la faremo”.

Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha parlato con il  presidente della Repubblica Mattarella dell’impiego dei militari in Lombardia.  “Io credo di si”, che l’esercito in Lombardia sia necessario, “la presenza di militari ha un grande effetto dissuasivo uno magari prima di scendere in strada se vede passare una pattuglia dell’esercito ha qualche ripensamento” ha detto il governatore Fontana  in collegamento con Mattino Cinque, parlando del rispetto dei divieti per limitare il contagio da Coronavirus. “Ne parlavo stamattina con il presidente della Repubblica, ho chiesto proprio che anche lui si impegni a fare in modo che vengano applicati in maniera più rigorosa i protocolli“.Quella di chiudere in Lombardia alcuni settori produttivi e comparti industriali “è una decisione che va presa entro il fine settimana perchè scade il Dpcm precedente. E poi bisogna cercare di rispettare le regole attuali” ha detto il presidente della Regione Lombardia. “Questa è una scelta che non può essere presa da me, ne ho parlato ieri con il presidente Conte e gli ho sottoposto la valutazione di alcune filiere. Il difficile della chiusura delle attività produttive è che sono delle filiere così interconnesse che c’è il rischio che, andando a chiudere qualcosa che apparentemente non ha collegamenti, si rischia poi di incidere su una delle filiere che non possono essere toccate – ha concluso Fontana – come quella alimentare, farmaceutica, dell’energia. E’ sicuramente una scelta difficile. Stiamo valutando questa ipotesi”.

Il leader di Forza Italia Silvio Berlusoni tende la mano e parla di coooperazione. “Da opposizione seria, responsabile, oggi il nostro compito è cooperare. Più avanti, ad emergenza finita, discuteremo degli errori se degli errori sono stati commessi”. “Siamo in guerra e in questi momenti ci si stringe tutti attorno a chi governa. Ci sono stati ritardi ma non e’ il momento delle polemiche. Noi chiediamo misure piu’ restrittive, soprattutto in Lombardia. Poi piu’ sostegno all’economia che rischia di collassare. chiediamo al governo di fare di piu’ su quel fronte”. “Ce la faremo ma dobbiamo prepararci a mesi molto difficili: il governo deve essere all’altezza degli italiani e preparare la ripresa”

Per il capo politico di Italia Viva, Matteo Renzi non è d’accordo con la riduzione degli orari dei negozi. “Non sono giorni facili. Serve molta lucidità. Invito coloro che hanno responsabilità a decidere senza rincorrere gli umori ma seguendo il buon senso. Ridurre gli orari dei negozi crea solo più problemi: più calca, più code, più contagi. Aiutiamoci tutti e insieme ce la faremo”.

Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha parlato con il  presidente della Repubblica Mattarella dell’impiego dei militari in Lombardia.  “Io credo di si”, che l’esercito in Lombardia sia necessario, “la presenza di militari ha un grande effetto dissuasivo uno magari prima di scendere in strada se vede passare una pattuglia dell’esercito ha qualche ripensamento” ha detto il governatore Fontana  in collegamento con Mattino Cinque, parlando del rispetto dei divieti per limitare il contagio da Coronavirus. “Ne parlavo stamattina con il presidente della Repubblica, ho chiesto proprio che anche lui si impegni a fare in modo che vengano applicati in maniera più rigorosa i protocolli“.Quella di chiudere in Lombardia alcuni settori produttivi e comparti industriali “è una decisione che va presa entro il fine settimana perchè scade il Dpcm precedente. E poi bisogna cercare di rispettare le regole attuali” ha detto il presidente della Regione Lombardia. “Questa è una scelta che non può essere presa da me, ne ho parlato ieri con il presidente Conte e gli ho sottoposto la valutazione di alcune filiere. Il difficile della chiusura delle attività produttive è che sono delle filiere così interconnesse che c’è il rischio che, andando a chiudere qualcosa che apparentemente non ha collegamenti, si rischia poi di incidere su una delle filiere che non possono essere toccate – ha concluso Fontana – come quella alimentare, farmaceutica, dell’energia. E’ sicuramente una scelta difficile. Stiamo valutando questa ipotesi”. (ANSA)