Consiglio comunale di Desenzano del Garda propone abolizione tassa di successione per eredi vittime coronavirus.

Un ordine del giorno per aiutare la popolazione in questo momento così drammatico a causa della pandemia da Coronavirus: tra i punti del prossimo Consiglio Comunale a Desenzano del Garda è compresa una proposta al Governo italiano che mira a sostenere gli eredi e gli aventi diritto delle persone che sono venute a mancare durante il periodo che va dal 31 Gennaio al 31 Luglio 2020, date dichiarate dal Consiglio dei Ministri per indicare lo stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili.

Il Presidente del Consiglio desenzanese Rino Polloni propone di abolire, per gli eredi e gli aventi diritto delle persone decedute in questi sei mesi emergenziali, la tassa sull’imposta di successione, ovvero quella somma dovuta per il trasferimento agli eredi della proprietà o di altri diritti alla morte del titolare.

In particolare, sono oggetto di successione o donazione i beni immobili che, di regola, si valutano mediante l’applicazione di determinati coefficienti alla rendita catastale e le obbligazioni, i crediti, il denaro e gli altri beni mobili.

L’idea di abolire questa imposta è nata dal fatto che nei numerosi decreti stilati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, non c’è alcun punto relativo al sostegno delle famiglie che hanno subito perdite. “Oltre all’incommensurabile dolore umano dovuto alla morte di un proprio caro senza nemmeno potergli dedicare gli opportuni riti civili o religiosi,dichiara il Presidente Rino Polloni –  i parenti dei defunti si ritrovano in un periodo di crisi economica come quello che stiamo attraversando a dover fare i conti con quest’ulteriore aggravio fiscale della tassa sull’eredità”.

La richiesta indirizzata al Presidente Conte mira a porre rimedio ad una situazione straordinaria di carattere nazionale visto che, solo al primo Aprile 2020, sono 13.155 i deceduti a causa del Covid-19 in Italia e a questi si devono aggiungere moltissime altre persone decedute nelle case di riposo, comunità, abitazioni private ed altro, alle quali non era stato effettuato alcun precedente tampone o alcun esame durante la malattia che potesse determinare le cause della morte. Per questo il provvedimento dovrebbe riguardare i parenti di tutte le vittime dal 31 Gennaio al 31 Luglio, poiché la crisi economica non ha escluso e non escluderà nessuno.