dall’ufficio stampa di Striscia La Notizia riceviamo e pubblichiamo
Gentile direttore,
qualche considerazione sull’articolo dedicato a Vittorio Brumotti, scritto dalla vostra Viviana Bazzani.
Chiariamo subito un fatto: sono i cittadini che scrivono alla nostra redazione per segnalarci cosa avviene sotto le loro finestre, e lo fanno solo dopo aver, spesso invano, fatto la medesima segnalazione alle forze dell’ordine.
Brumotti non fa nulla di eroico, non sceglie o cerca autonomamente luoghi di spaccio, ma si muove in base a quello che segnalano i cittadini stessi. Quanto all’efficacia dei nostri servizi, ci limiteremo a ricordarle semplicemente che assieme a Brumotti intervengono anche le forze di polizia, e quasi sempre con controlli, fermi o arresti in flagranza di reato.
Senz’altro Brumotti preferirebbe non rischiare la sua incolumità pedalando in mezzo ai malviventi, ma dedicarsi, come scrive lei, a documentare il degrado dei nostri monumenti: peccato che chi scrive alla redazione di Striscia, spesso esasperato dalla convivenza forzata con i delinquenti, ci inviti a parlare di spaccio e non di muffa su una statua.
Per carità, non pensiamo certo che i nostri servizi risolvano il problema, semplicemente cerchiamo di dar voce ai cittadini, portando le telecamere in luoghi sovente dimenticati da giornalisti e telegiornali, per documentare scene di ordinaria delinquenza quotidiana. E se anche per un solo giorno gli spacciatori non dovessero riuscire a vendere le loro dosi per noi di Striscia è un buon risultato.
Un’ultima cosa. Invece di dubitare della buona fede di Brumotti, insinuando che sia solo questione di ego, cara Bazzani, vada lei a farsi un giro nelle piazze di spaccio, nei boschetti o nelle stazioni, tocchi con mano il degrado e lo racconti in prima persona ai suoi numerosi lettori. Mostri di che pasta sono fatti i reporter “veri”, quelli che si consumano le scarpe e non i pantaloni seduti su di una sedia. E se lo fa ci avvisi. Basta un colpo di trombetta!
L’ufficio stampa di Striscia la notizia
