Atm si prepara al ritorno in zona gialla: 8 treni in più per la metro e procedure per rispettare la capienza al 50% dei mezzi.

Gente sale e scende dal treno della M2 alla fermata Loreto - La linea ATM M2 verde della metropolitana di Milano, Milano 23 Giugno 2020 Ansa/Matteo Corner

“Non possiamo non sottolineare con forza che il limite del 50% di capienza sui mezzi pubblici è un limite molto basso, se traguardiamo un ritorno alla normalità. È un limite che rischia di non essere compatibile con il ritorno alla normalità della mobilità”.

Lo ha detto Arrigo Giana, direttore generale di ATM, questa mattina nel corso di una conferenza stampa in Cadorna commentando il passaggio in zona gialla di lunedì.

“Il Comitato Tecnico Scientifico farà le valutazioni e ci dirà quali sono le condizioni di contorno, ma lo ribadisco, diciamo che, a condizioni date, il ritorno alla normalità completa sui mezzi pubblici non è possibile, non è compatibile. Per questo noi ribadiamo la necessità di uno scaglionamento degli orari, perché il ritorno alla normalità della mobilità con il 50% non è compatibile. Quindi, lo scaglionamento degli orari deve drenare dalla fasce critiche. Se poi il Cts, anche in prospettiva di settembre, vorrà proporre un tema di una proporzionalità della capienza rispetto al colore delle zone potrebbe essere una soluzione, ma non saremo noi a dire che è il 50-60 o il 70% , non sono considerazioni che ci spettano. Quello che dobbiamo fare è rilevare quando c’è un problema e in questo caso rischiamo di averlo”, ha concluso Giana.

“Noi riprendiamo quello che è stato fatto sul tavolo dei prefetti e lo riproponiamo con forza: quello che va fatto è lo scaglionamento degli orari, in maniera tale che si possano liberare gli spazi nelle fasce di punta, che sono quelle che diventeranno critiche, cioè tra le 7 e le 9 e, in particolare, tra le 8 e le 9″.

Lo ha detto il direttore generale di Atm, Arrigo Giana, questa mattina nel corso di una conferenza stampa a Cadorna commentando i rischi di assembramenti sui mezzi pubblici in vista del passaggio in zona gialla da lunedì.

“Scaglionare gli orari in maniera tale che, chi può, non utilizzerà il mezzo in quella fascia oraria, ma lascerà spazio per gli studenti o a quelle categorie che non potranno scaglionare gli orari. Il tema del 50% rimane, quindi con quello noi dovremo fare i conti”.

“Noi manterremo e ribadiremo i potenziamenti che già erano partiti in gennaio: quindi vuol dire che in metropolitana avremo 8 treni in più, cioè un potenziamento circa del 10% che è il massimo che riusciamo a fare, perché non abbiamo altro materiale da mettere sui binari. Quello che faremo invece in superficie è incrementare ulteriormente i mezzi nell’ordine del 10%: ora siamo tra il 15-20% di incremento del numero dei mezzi, stiamo potenziando e avremo una ventina di navette in più collegamento punto-punto a servizio delle scuole e una trentina di mezzi in più nostri che metteremo come potenziamento sulle linee di forza che abbiamo recuperato affidando a privati alcuni nostre linee non centrali, che possono essere gestite con bus turistici, e quindi abbiamo recuperato quei mezzi e li stiamo ulteriormente impiegando su quelle linee che in queste settimane abbiamo rilevato avere un maggior numero di passeggeri”. Lo ha detto Arrigo Giana, direttore generale di Atm questa mattina nel corso di una conferenza stampa parlando del piano dell’azienda del trasporto pubblico per affrontare il passaggio in zona gialla di lunedì. Le navette per le scuole “sono navette punto -punto, quindi collegamenti da plessi scolastici e punti di interscambio di particolare rilevanza sulla rete delle metropolitane e degli autobus”, ha precisato Giana.

Per gestire i flussi “abbiamo 400 persone sul campo, cento di queste sono steward che abbiamo preso attraverso una azienda esterna: quindi c’è un ulteriore incremento di personale a supporto dei flussi delle aree più congestionate. Siamo pronti a crescere ulteriormente anche da questo punto di vista”, ha concluso il dg di Atm.