All’Ospedale di Codogno riconvertito reparto di ortopedia, non ci saranno più malati di coronavirus.

Health workers, doctors and nurses work inside the Codogno Civic Hospital, near Lodi, where the Emergency Room has been closed as a precautionary measure, 21 February 2020. The first six people have been infected with the coronavirus in Italy, all in Lombardy, regional health councillor Giulio Gallera said Friday. Gallera urged people to stay at home and avoid social contact. ANSA/ MAURIZIO MAULE/ FOTOGRAMMA

L’ospedale di Codogno (Lodi), dove circa due mesi fa è stato accertato il primo caso di Coronavirus in Italia, riconverte in Covid-free il reparto di ortopedia, una dozzina di letti, che nell’emergenza, come quasi tutto il presidio sanitario, è stato trasformato per accogliere i malati positivi al virus.

“Questo è un passo sostanziale verso la normalità che però è ancora lontana”, spiega Francesco Passerini il sindaco di Codogno uno dei 10 comuni dell’ex zona rossa lombarda simbolo dell’epidemia. Nell’ospedale, dove tra il 20 e il 21 febbraio, grazie al lavoro di équipe dei medici e della direzione di presidio, con il Paziente 1 e successivamente con il Paziente 3 sono stati accertati i primi casi di Coronavirus in Italia, da ieri si lavora per riconvertire l’ex ortopedia da reparto Covid in Covid free in modo che gli 82 letti dedicati ai malati positivi diminuiscano a 72.
E questo per poter accogliere già in queste ore – al termine della sanificazione – i pazienti che si sono negativizzati provenienti dalla stessa struttura o chi non è positivo e viene inviato dal pronto soccorso di Lodi. Il sindaco Passerini, che è “in contatto – dice – fin dal primo giorno con le autorità sanitarie per capire quelli che sono gli sviluppi medico sanitari dell’emergenza”, spiega all’ANSA che “questo è un passo sostanziale verso la normalità che è ancora lontana. Sappiamo che stanno lavorando per rendere ai cittadini servizi nel modo più sicuro e adeguato possibile in quanto l’ospedale di Codogno è un riferimento nevralgico per il territorio” e ha un bacino di utenza di almeno 90 mila persone. (ANSA)