Torna alla vittoria il Milan, Suso e Borini stendono il Bologna, scoppia il caso Gattuso-Bakayoko.

Milan-Bologna 2-1 nel posticipo della 35/a giornata della Serie A, giocato questa sera a San Siro. Queste le reti: nel pt 37′ Suso; nel st 22′ Borini, 27′ Destro. Espulsi al 30’st Paquetà per proteste, al 50’st Sansone per doppia ammonizione, al 51’st Dijks per proteste. Con questo successo i rossoneri agganciano la Roma al 5/o posto, con 59 punti.

Un battibecco tra Gattuso e Bakayoko anima la panchina del Milan durante il posticipo con il Bologna. Al 26′ Biglia chiede il cambio per un colpo alla schiena, Gattuso invita Bakayoko ad entrare ma il francese chiede tempo per ultimare il riscaldamento. Gattuso si infuria e inserisce José Mauri, che non gioca dal 21 gennaio. Il Milan è reduce da 5 giorni di ritiro per il ritardo di Bakayoko all’allenamento di mercoledì scorso. Come si può ricostruire dalle immagini, il duro botta e risposta tra Gattuso e Bakayoko è avvenuto al momento della sostituzione di Biglia. Il tecnico sceglie il francese per la sostituzione e gli chiede di togliersi giacca e tuta, ma Bakayoko replica di non essere pronto perché deve ancora riscaldarsi. Gattuso si inalbera, chiama Jose Mauri e lo fa entrare. Intanto si avvicina a Bakayoko, battendo il dito alla tempia come a dire “tu sei pazzo”, il centrocampista risponde con quello che sembra essere un insulto in inglese e Gattuso gli dice “ci vediamo dopo” mimando il gesto con la mano.

“Voglio risolverla nello spogliatoio, parlare con la lingua che mi piace e che in tv non si può usare”. Lo dice Rino Gattuso, a proposito della lite in panchina con Bakayoko: “Tutti possono mandarmi a quel paese – dice -, l’importante è non mancare di rispetto allo spogliatoio. Ho chiesto a Bakayoko di entrare e ci ha messo troppo tempo. Nei giocatori c’era tanta rabbia per la decisione dura di tenerli lontani dalle famiglie, volevo vedere la stessa rabbia in campo e la squadra ha saputo battagliare. I problemi che succedono sono affari nostri e ce li vediamo nel nostro spogliatoio – dice ancora l’allenatore del Milan -. Avevo detto a Bakayoko di scaldarsi, ci ha messo qualche tempo in più e ho scelto José Mauri. Io ho 27 giocatori, indossiamo una maglia gloriosa e bisogna fare le cose giuste ed essere obiettivi, onesti e coerenti in tutto quello che si fa. Ho aspettato 7-8 minuti e ancora non si era messo i parastinchi e ho fatto questa scelta”.

“Quello di Bakayoko sarà un caso che verrà discusso internamente senza pubblicizzare i provvedimenti. Lui è stato troppo bersagliato in questo periodo, sono state troppo evidenziate certe cose. Non può essere carino vivere quello che sta vivendo lui. Poi gli errori sono errori e interverremo. Ha tante cose positive, ma se sbaglia, paga. Come tutti. Non dobbiamo intervenire ogni volta ma è vero che sono successe tante cose. Ma si sono risolte internamente. Tutti insieme, da Gazidis a me e Maldini, con Gattuso. Non può diventare tutto un processo pubblico”. Lo dice il direttore tecnico del Milan, Leonardo, dopo la partita contro il Bologna, riferendosi alla lite tra Gattuso e Bakayoko.

“Non accetto mi si faccia passare per un giocatore che si è rifiutato di entrare in campo quando l’allenatore gliel’ha chiesto e che non ha rispettato il suo club e i suoi compagni di squadra”. Così su Twitter Tiemoué Bakayoko, poche ore dopo Milan-Bologna di ieri sera, in cui il francese ha avuto un battibecco col tecnico Gattuso. “Non ho mai rifiutato di entrare” ha scritto Bakayoko, inquadrato ieri mentre insultava Gattuso: “lui si è rivolto a me con termini che non mi aspettavo e io stavo solo ripetendo le sue parole”. (ANSA)