Olimpiadi, partnership con Confcommercio Lombardia e Veneto.

Festeggiamenti durante la proclamazione di Milano-Cortina come vincitrice delle olimpiadi invernali nel 2026 a Cortina, 24 giugno 2019. ANSA/ANDREA SOLERO

Le Confcommercio di Veneto e Lombardia stringono un patto con il Comitato organizzatore delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026, per promuovere le migliaia di aziende locali attive nel territorio e coinvolgere le eccellenze delle due regioni che ospiteranno i Giochi.

Un protocollo d’intesa per fare squadra in un momento così difficile dell’economia, per guardare al futuro con con progetti di valorizzare delle migliori espressioni locali del commercio, del turismo e dei servizi.

Una collaborazione strategica a lungo termine, quella tra la Fondazioine dei Giochi, e le due Confcommercio regionali, con l’obiettivo di informare e promuovere tra le aziende associate la possibilità di fornire beni e servizi legati alla manifestazione.

“Le Olimpiadi e Paralimpiadi italiane – afferma l’amministratore delegato della Fondazione Milano Cortina 2026, Vincenzo Novari – saranno un’occasione fondamentale per rilanciare l’immagine dell’Italia e per promuovere nel mondo le eccellenze del nostro commercio e del nostro turismo. La partnership strategica firmata con le Confcommercio di Veneto e Lombardia rappresenta per noi e per migliaia di imprese un segnale di ottimismo in un periodo difficile”.

“Il nostro Paese e le nostre imprese hanno bisogno di segnali di fiducia per ricominciare a costruire un futuro oltre la pandemia” dichiara Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio Lombardia.

“Il Veneto delle piccole e medie imprese ha moltissimo da dare ai Giochi del 2026 – spiega Patrizio Bertin, presidente di Confcommercio Veneto – A Cortina d’Ampezzo si sono appena conclusi i Mondiali di sci alpino, che nella situazione pandemica attuale sono diventati esempio di resilienza e voglia di ripartire. Ora è tempo di guardare già alle Olimpiadi e il nostro sistema si mette a disposizione con la sua esperienza e professionalità”. (ANSA).