Olimpia, vittoria interna contro Scafati.

L’Olimpia conquista la sua vittoria numero 16 di questa stagione regolare, la numero 31 consecutiva in casa in Serie A, 89-80, ma la domenica pomeriggio vissuta contro Scafati non è stata una domenica ordinaria. Le buone notizie, oltre alla vittoria: è tornato Kevin Pangos e in 14 minuti di utilizzo ha dato via cinque assist; è tornato anche Tommaso Baldasso; si è rivisto Deshaun Thomas, che ha fatto la voce grossa a rimbalzo contro una squadra dotata di atletismo vicino a canestro; si è rivisto un eccellente Davide Alviti; ci sono state altre notizie promettenti come un’altra prestazione totale, sui due lati del campo, di Stefano Tonut, o i venti punti prodotti da Billy Baron. La cattiva notizia è la “scavigliata” che ha eliminato dalla gara Shabazz Napier nel primo tempo (ulteriori velutazioni domani). Coach Messina è stato espulso per somma di falli tecnici all’inizio della ripresa, l’Olimpia ha spaccato la gara tra secondo e terzo periodo, poi si è innervosita, ha avuto un calo di concentrazione e permesso a Scafati di dimezzare lo scarto, da 25 punti fino ai dieci finali.

IL PRIMO QUARTO – L’Olimpia non riesce ad alzare il livello della propria difesa soprattutto nelle due aree in cui Scafati è più efficace, tiro da tre e rimbalzi d’attacco. Nei primi sei minuti ci sono quattro triple, le ultime due di David Logan, e altrettanti rimbalzi offensivi. Così la Givova scappa via sul 16-12, obbligando Coach Messina a spendere il primo time-out. Al rientro, Voigtmann su un taglio lungolinea va a schiacciare e sul possesso seguente mette in ritmo in angolo Baron per la tripla del controsorpasso. Il parziale è di 7-0 per Milano, poi Alviti segna tre tiri liberi e Thomas due volte usa il suo gioco interno per andare a canestro. Alla fine del primo l’Olimpia è avanti 26-21.

IL SECONDO QUARTO – Una tripla di Clevin Hannah ricuce il divario a due punti, ma l’Olimpia risponde eseguendo bene i giochi in attacco. Nicolò Melli segna sei punti praticamente consecutivi, una tripla la centra Baron e su una penetrazione centrale di Tonut il vantaggio raggiunge i nove punti. Melli firma dieci punti nel secondo periodo e porta Milano oltre la doppia cifra di vantaggio prima di tornare a respirare in panchina. Questo è il momento in cui Napier deve uscire per un problema alla caviglia destra. Il distacco arriva fino a 15 punti poco prima della fine del periodo quando Stan Okoye (11 a metà gara) lo riduce a 13, 52-39.

IL TERZO QUARTO – Senza Shabazz Napier, l’Olimpia prova con Billy Baron da playmaker nominale, con Melli a portare palla.  Due triple conseutive, la seconda di Imbrò con il secondo tecnico e conseguente espulsione di Coach Messina, permettono a Scafati di rientrare a meno sei, subito prima del quarto fallo fischiato a Luwawu-Cabarrot. Milano risponde con un 6-0 tutto di Baron che include un gioco da quattro punti. Su una palla rubata di Alviti, l’Olimpia esplode a più 17 dopo sei minuti. Un floater di Pangos genera il più venti, poi il parziale si allunga e alla fine del terzo è 77-51.

IL QUARTO QUARTO – L’Olimpia ha un calo di tensione e Scafati ne approfitta per piazzare subito un parziale di 9-0 tornando a meno 17. Rompe il ghiaccio Baron con il suo ventesimo punto, poi Melli a rimbalzo e Luwawu-Cabarrot con un fade-away ricostruiscono i venti di divario. Scafati, trascinata da Riccardo Rossato, ha avuto il merito di giocare fino in fondo, rientrando fino al meno nove, 89-80.

Espulso Coach Ettore Messina per somma di falli tecnici, è stato Mario Fioretti a commentare la gara con Scafati: “E’ stata una partita con un po’ di alti e bassi ma nel complesso abbiamo avuto dei minuti di buonissima pallacanestro sia nel primo tempo che poi nei primi sette minuti almeno del terzo quarto. Siamo riusciti a distribuire i minuti come volevamo, anche Billy Baron ha giocato una super partita ma siamo riusciti a non spremerlo, abbiamo dato spazio oltre che a Tommaso Baldasso anche a chi ne aveva avuto di meno recentemente come Davide Alviti, che ha risposto bene. Pangos è stato subito brillante. Ovviamente ci sono cose che ha bisogno di tempo per tornare a far proprie, ma è stata una buona prova la sua. Aveva una forte restrizione di minutaggio e siamo riusciti a rispettarla. Napier si è girato la caviglia e ovviamente non è rientrato, ma sapremo solo domani quali sono le sue condizioni esatte”.