Olimpia, vittoria in controllo contro Trieste.

Sergio RodriguezrA | X Armani Exchange Olimpia Milano - Alma TriesterLegabasket Serie A 2019/20rMilano, 06/10/2019rFoto MarcoBrondi || CIAMILLO-CASTORIA

L’Olimpia comanda la partita con Trieste dall’inizio alla fine, pagando solo qualche momento sparso di pausa, e alla fine ritrova anche il tiro da tre. Sono le percentuali dall’arco a impedire una fuga anticipata, ma alla lunga l’Olimpia trova un minimo di ritmo e finisce per vincere 88-73 con cinque uomini in doppia cifra guidati da Michael Roll, il più ispirato a livello balistico, con 22 punti. Luis Scola calamita i raddoppi e ne approfitta per distribuire sette assist nella sua prima partita nel campionato italiano, ancora in quintetto insieme a Jeff Brooks uitlizzato da ala piccola nominale. L’Olimpia ha avuto il merito di difendere forte sui tiratori avversari, ha tenuto Kodi Justice, top scorer triestino entrando nella partita, a sei punti.

IL PRIMO TEMPO – L’Olimpia parte ad alto ritmo, produce un 6-0  e due palle perse avversarie prima di concedere il primo canestro a Peric (gioco da tre). Milano sostiene il gioco dentro, il post basso di Scola e i tagli di Tarczewski. In due segnano nove punti in cinque minuti e firmano il 13-7 iniziale che determina il primo time-out di Coach Dalmasson. Due tiri liberi di Roll e poi una palla rubata, con schiacciata in solitudine, di Christian Burns permettono all’Olimpia di scavare 13 punti di vantaggio, ma sono nove alla fine del primo quarto, 23-14. Il margine schizza ancora a +11 su un jumper da fuori di Paul Biligha, assistito da Scola, ma un passaggio a vuoto in attacco determina poi la tripla in transizione di Strautins che riavvicina Trieste a meno sei, 27-21 con immediato time-out di Coach Messina. La risposta di Milano non si fa attendere: Roll segna da tre, Rodriguez segna dalla media, manda a canestro Roll in contropiede per il 7-0 che apre 13 punti a favore dell’Olimpia a metà del periodo. Trieste risponde, ma succede prima che Moraschini mandi a canestro Rodriguez – facile lay-up – e poi segni da tre per il più 16, 44-28, dell’intervallo, con 17 assist di squadra di cui sei di Luis Scola.

IL SECONDO TEMPO – Juan Fernandez guida Trieste in avvio di terzo quarto, con un canestro dalla media, un assist per Cook e un gioco da quattro punti che ricuce il divario da meno 16 a meno otto. L’Olimpia replica all’impasse con un gioco da tre di Scola e un assist ancora di Scola per Tarczewski. Trieste ritorna a meno otto, qui Mack alza un pallone per Biligha e poi segna su un assist di Roll in contropiede obbligando Dalmasson a fermare la partita. L’Olimpia continua ad avere problemi nel tiro da fuori, ma resta saldamente in controllo con difesa e rimbalzi. Burns con un canestro e fallo, poi Roll con la sua seconda tripla riaprono 16 punti di margine. E’ lui il grande protagonista del terzo quarto. La sua bomba sulla sirena vale il 65-48. Trieste ha un nuovo sussulto nell’ultimo periodo. Trova una tripla di Justice, poi una schiacciata di Mitchell e ritorna a meno 11. Rodriguez risponde con una tripla, subito cancellata da Elmore. Della Valle segna dalla media, ma Mitchell firma un’altra tripla nel miglior momento di Trieste in attacco. Il gap si riduce a nove punti con quattro minuti da giocare. Rodriguez dalla lunetta allenta la pressione, Scola a rimbalzo ripristina 13 punti per l’Olimpia. Rodriguez sale in cattedra e dilata il margine ancora a più 16 e così il finale di gara resta senza troppi patemi. 88-73 alla fine.

NOTE – Vlado Micov non è stato utilizzato per il problema lombalgico emerso prima della gara con Brescia. Aaron White non ha giocato per la nascita del figlio, che era stata programmata per questa mattina. Ha debuttato nel roster il centro Xavi Rey.

Così Coach Ettore Messina ha commentato la gara con Trieste: “Sono stati più i momenti buoni di quelli in cui siamo ci siamo messi in difficoltà. Non abbiamo tirato bene da tre, proprio come le altre volte, ma abbiamo costruito buoni tiri e questo è importante. Abbiamo qualche problema di comunicazione in difesa, non siamo ancora tutti pronti però l’atteggiamento è sempre stato buono ed è esemplificato da Burns. Non è facile giocare con altri 14 o 15 giocatori. Tutti devono aspettare il proprio turno accettando con pazienza il momento in cui vengono chiamati. Io qualche volta posso sbagliare e altre volte azzeccare, ma loro devono iruscire a farsi trovare pronti e pazientare. Lui l’ha sempre fatto perché è un ragazzo eccellente e oggi sono molto contento per lui, oltre che per noi. E’ più facile giocare in otto ma chi fa l’EuroLeague non può farlo”.

Sugli infortunati: “Micov ha avuto una specie di colpo della strega ed è rimasto bloccato. Prima di andare a Monaco aveva provato, ma si è fermato ancora. Ci sono buone speranze che vada in campo venerdì con lo Zalgiris. Gudaitis in alcuni momenti è tornato con la squadra. Il rientro è vicino, perché ripeto ha fatto contatto con gli altri e mostrato l’energia che conoscete bene. Con lui e Luis Scola abbiamo la dimensione del gioco in post basso che non ci vincola ad attaccare solo di pick and roll. Nedovic ha ripreso a correre e tirare. Ma per il momento non posso quantificare i tempi, perché non è ancora possibile farlo allenare con la squadra”.

Sul quintetto: “Siamo partiti male per quattro o cinque gare e quindi ho provato a cambiare, mettendo Rodriguez e anche Della Valle. Ho scelto Brooks da 3 perché alla lunga questa sua capacità di giocare da 3 e 4 potrebbe farne un cambio ideale, intendo quando rientrerà Vlado. Chiaro che vorremmo tutto perfetto dal primo giorno, ma io sto ancora cercando di capire chi gioca bene e con chi. Serve un po’ di tempo”.

Su Scola e Rodriguez: “Vivendoli credo che stia nascendo un buon rapporto che parte dalla grande stima reciproca generata da tante battaglie da avversari. Si intendono e anche questa capacità di passare la palla che aiuta tanto la squadra, soprattutto una squadra nuova come la nostra, in questo momento”.

Su Moraschini e Della Valle: “Abbiamo bisogno che tutti e due giochino. Ricky ha fatto cose belle e cose che al nostro livello non può sbagliare. Importante è che nn si abbatta e continui a migliorare. Se gioca di istinto e irruenza ha impatto, ma in EuroLeague per definizione non ti fanno fare le cose che sai fare e allora devi ampliare il tuo repertorio”.

Su Mack: “E’ in difficoltà, come succede a tutti gli americani quando per la prima volta vengono in Europa. Succede sempre, successe perfino a Mike D’Antoni e ovviamente Mack non è D’Antoni. Ma oggi sta giocando molto al di sotto delle sue possibilità, sappiamo che non è questo giocatore, però è un bravo ragazzo, si allena bene, si impegna e quindi arriverà. Noi dobbiamo solo aspettarlo e aiutarlo”.