Olimpia soffre ma vince a Treviso.

Sergio RodriguezrDe Longhi Treviso Basket - A | X Armani Exchange Olimpia MilanorLegabasket Serie A 2019/20rTreviso, 26/09/2019rFoto MarcoBrondi // CIAMILLO-CASTORIA

L’Olimpia “entra” nel campionato dopo qualche minuto, poi la sua difesa assume il controllo delle operazioni nella strada che la conduce alla vittoria 75-53 nell’esordio stagionale in Serie A, a Treviso in una serata di festa (Palaverde esaurito, bellissima standing ovation per l’ex Coach Messina). Milano si è sbloccata soprattutto nel terzo quarto, con Shelvin Mack a ereditare il testimone dal Sergio Rodriguez del primo tempo. Difesa e atteggiamento sono stati determinanti dopo un avvio con qualche palla persa di troppo e firmato dal grande entusiasmo di Treviso.

IL PRIMO TEMPO – L’avvio di gara è tutto di Treviso, che aggredisce partita e campionato. Aleksey Nikolic mette due triple consecutive dopo il canestro iniziale di Fotu e scava l’8-0 avversario, mentre l’Olimpia è afflitta dalle perse più che dagli errori al tiro (0/2 al primo time-out di Coach Messina). Il primo canestro lo firma Micov da tre, ma allenta la pressione solo un attimo, poi è 12-3 Treviso. La risposta arriva con un quintetto tutto diverso da quello iniziale: Biligha schiaccia, Cinciarini segna da tre in transizione, Milano torna a meno quattro, ma succede prima di un gioco da tre punti completato da Tessitori appena entrato in campo. Un 5-0 di Rodriguez ricuce a meno due dopo sette minuti di gara. La seconda tripla di Rodriguez (otto nel primo periodo) e poi l’entrata di Moraschini mettono l’Olimpia con la testa avanti per la prima volta sul 18-17. Alla fine del primo quarto è 23-19 Milano. Ma Treviso replica ancora, la tripla di Uglietti e i tiri liberi di Chillo la riportano avanti dopo due minuti. Micov impatta con la sua seconda tripla, questa frontale, poi Rodriguez restituisce il vantaggio all’Olimpia dalla linea. Sul 28 pari dopo sette minuti nel secondo quarto, Milano si “abbassa” con Micov da 4 accanto a Tarczewski e negli ultimi possessi anche con Moraschini da 4 nominale. Logan da tre pareggia ancora, poi una penetrazione lungolinea di Moraschini chiude il primo tempo sul 35-33 Olimpia.

IL SECONDO TEMPO – Shelvin Mack e Jeff Brooks, senza segnare nel primo tempo, timbrano il 4-0 con cui Milano approccia la ripresa. Due ulteriori iniziative di Mack (assist per Tarczewski e floater a centro area) spingono l’Olimpia a più sette, 43-36, dopo due minuti e mezzo con time-out obbligato per Coach Menetti, anche se Micov è carico di tre falli. Ma l’Olimpia insiste, la difesa non concede nulla, i rimbalzi sono controllati bene e in attacco si fanno le cose giuste. Da un movimento in post basso di Moraschini nasce la riapertura che permette a Rodriguez di segnare da tre con il parziale che diventa di 11-0 e significa 14 di vantaggio dopo sei minuti, oltre che secondo time-out trevigiano. L’Olimpia arriva a più 18, prima che Treviso torni a segnare sfruttando il bonus con Davide Alviti (che poi esce per infortunio) dalla lunetta. Alla fine del terzo è 56-42 Milano che concede nove punti nell’intero periodo. Treviso rientra fino a meno 12, poi Roll in transizione segna da tre ristabilendo 15 punti di margine. Qui l’Olimpia continua a difendere, ma anche ad attaccare. La tripla di Moraschini scava oltre venti punti tra le due squadre e nel rettilineo la finale, Milano arriva senza rilassarsi, ma anche senza patemi, 75-53.

Così Coach Ettore Messina ha commentato la vittoria di Treviso: “Voglio ringraziare la società di Treviso e tutto il pubblico. Ho vissuto momenti speciali e sono felice che sia lo stesso per tante gente. La partita l’hanno iniziata bene loro, tutti sanno cosa fare, si vede che sono una squadra allenata bene. Noi abbiamo più profondità, talento e fisicità probabilmente, ma poi si tratta di mettere tutto questo in campo. Con i minuti per loro segnare è stato sempre un po’ più difficile e per noi un po’ più facile. Dobbiamo continuare su questa strada. Siamo partiti contratti e non vorrei avere caricato troppo la partita di significati, dopo un precampionato di vittorie perché sembravamo insicuri. Il caso di Mack è sintomatico. In avvio sembrava uno che non ha mai giocato a basket prima di oggi, nel secondo tempo ha spaccato la partita. Sergio Rodriguez,  ma anche Cinciarini e Moraschini, ci hanno dato sicurezza all’inizio. Sono contento, perché poi nel secondo tempo non abbiamo avuto bisogno di nessun salvatore della patria per vincere la partita, tutti hanno giocato e dato un contributo. Gli stesso giocatori partiti contratti all’inizio sono quelli che poi hanno spaccato la gara all’inizio del secondo tempo”.