Nuovo stadio, presentati i due progetti di Inter e Milan.

Un omaggio al Duomo e alla Galleria Vittorio Emanuele o una struttura ovale con due anelli. Sono questi i due progetti rimasti in corsa per il nuovo stadio di Milano.

Uno stadio in stile cattedrale è l’idea al centro del progetto di Populous. “Ci siamo ispirati al Duomo e alla Galleria. Il nuovo stadio deve diventare un’icona come lo è adesso San Siro”, ha detto Christopher Lee, managing director di Populous. Il progetto prevede quindi vetri e ‘guglie’ per ricordare il Duomo: un parallelepipedo coperto di vetro che, anche grazie ad un gioco di luci, ricorda la cattedrale meneghina, legando la storia di Milano al nuovo stadio.

Un impianto classico ovale con due anelli che si intersecano, “che rappresentano Inter e Milan, rivali ma unite nel progetto”. Così l’architetto staunitense David Manica ha presentato il progetto di Manica+Sportium per il nuovo San Siro, durante l’evento di presentazione. Un concetto semplice ma potente, due anelli che si intersecano, in equilibrio ma anche in contrapposizione”, ha proseguito.

“Lo stadio Meazza così com’è non è più uno stadio che va bene per due grandi squadre con grandi ambizioni. Non va più bene, siamo affezionati a San Siro ma ha fatto il suo tempo”. Lo ha detto il presidente del Milan Paolo Scaroni, durante la presentazione dei progetti per il nuovo stadio San Siro. “Dobbiamo cogliere l’occasione per procedere sulla strada del moderno, di un quartiere che viva 365 giorni l’anno trasformando una zona come quella di San Siro che oggi è un non luogo”.

“Faremo una grande variabilità nei prezzi, ci saranno biglietti a costi popolari e meno in base a qualità dei servizi offerti”. Lo ha detto il presidente del Milan Paolo Scaroni, a margine della presentazione dei progetti per il nuovo San Siro. “Ci attendiamo molto dai biglietti corporate, che nel nuovo impianto saranno circa 10mila e potranno portarci entrate più elevate. Ci attendiamo più pubblico, visto che la media degli ultimi 10 anni è di 47mila spettatori a partita. Tutto quello che sarà costruito sarà di proprietà del Comune. Noi avremo una concessione, pensiamo di 90 anni, per tutto quello che è lì. Dal punto di vista di proprietà, tutto quello che costruiamo diventa di proprietà del comune”. “Un progetto da 1,2 miliardi necessita di una forza finanziaria comune per sostenere le spese – ha aggiunto -. Il nuovo stadio sarà finanziato con equity e project financing. Il finanziamento non dovrebbe essere complicato, i club hanno entrate certe”.

San Siro è un’icona, ma guardiamo alle nuove generazioni. Dobbiamo portare avanti un percorso per il futuro, che rappresenti la nuova generazione dei tifosi dell’Inter e del Milan”. Lo ha detto l’ad del Milan, Ivan Gazidis, a margine della presentazione dei progetti per il nuovo San Siro. “È un passo indispensabile per il futuro, vogliamo portare i club al ruolo che li appartiene – ha proseguito -.
Naming rights? È ancora troppo presto, siamo in una fase iniziale in quello che riteniamo un progetto entusiasmante”.

“Dobbiamo avere un progetto immerso nella realtà dei milanesi, un progetto per Milano e i cittadini, non solo per i tifosi e chi va allo stadio. Da oggi inizia un percorso di condivisione con i cittadini”. Lo ha detto l’amministratore delegato dell’Inter Alessandro Antonello, durante la presentazione dei progetti per il nuovo stadio San Siro. “Se dovessimo ristrutturare San Siro, il lavoro sarebbe talmente imponente che non cambierebbe l’identità dell’attuale stadio. Il Meazza non è più adeguato agli standard europei per spazi interni, visibilità e comfort”.

“Esiste una legge sugli stadi e dice che, laddove si costruiscono stadi nuovi si possono aumentare le volumetrie fino a raddoppiarle. La legge sugli stadi però non è che passa oltre o fa decadere le regole comunali”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, commentando la richiesta delle squadre Milan e Inter di avere più volumetrie per realizzare il progetto del nuovo stadio, a margine di un appuntamento di Milano Calcio City alla Triennale. “Le richieste delle squadre eccedono quello che è il nostro standard espresso nel Pgt e loro dicono che la legge sugli stadi dice che si può raddoppiare – ha chiarito Sala – ma questa legge non supera la politica locale che deve dare il suo consenso. Voglio che sia il consiglio comunale a definire la possibilità di un nuovo stadio”. Il sindaco comunque si augura che le squadre non arrivino a scegliere un’altra area diversa da quella di San Siro per realizzare lo stadio. “Il Consiglio può dire quali sono le regole ma anche che siamo disponibili a dare di più”. (ANSA)