Non basta un grande cuore all’Olimpia, Efes vince garav 3 e si porta avanti nella serie.

L’Olimpia gioca una partita commovente a Istanbul per impegno, grinta, la difesa, la voglia di strappare rimbalzi e rimanere aggrappata alla partita. Da meno 14 rimonta nel quarto periodo, va anche avanti. La risposta finale del duo Micic-Larkin però è stata decisiva nel frustrare una partita di enorme intensità in cui forse meritava di più. L’Efes va avanti 2-1 nella serie. Gara 4 è giovedì sera.

IL PRIMO QUARTO – L’Efes cambia quintetto, l’innesto di Tibor Pleiss come centro si rivela fruttuoso, perché il tedesco segna sei punti consecutivi che ribaltano il punteggio inizialmente favorevole all’Olimpia. Poi si mette in moto anche Vasilije Micic con altri cinque punti consecutivi. L’Olimpia improvvisamente fatica in difesa e scivola a meno 10 in un attimo sul 21-11. Due triple consecutive di Jerian Grant tamponano la falla, ma l’ultimo canestro del periodo lo firma Micic (11 punti solo lui con 4/4 da due) nel 25-17 Efes.

IL SECONDO QUARTO – L’Olimpia resta aggrappata alla partita con le unghie e con i denti, segna tre canestri di pura energia, con Tarczewski, con Hines, con Bentil. Un gioco da tre completato da Devon Hall riduce il distacco a tre punti. L’Olimpia ha un passaggio a vuoto a metà del periodo quando arrivano in successione un antisportivo di Daniels e il secondo fallo di Bentil. La tripla di Tuncer vale l’8-0 che manda l’Efes in fuga. Il vantaggio raggiunge i 14 punti su due tiri liberi convertiti da Shane Larkin. Milano barcolla, ma risponde. Shields mette due tiri liberi, la difesa tiene per quattro possessi consecutivi, Hall segna dall’angolo, Grant con un’entrata acrobatica e il divario è ridotto a sette punti, 42-35.

IL TERZO QUARTO – Per un attimo l’Olimpia perde anche Bentil per un colpo all’occhio, nel momento in cui comunque produce uno sforzo supremo per restare in partita. Devon Hall segna sette punti consecutivi. Una tripla di Rodriguez ricuce a meno quattro dopo sei minuti. L’Efes risponde con Larkin, l’Olimpia con Tarczewski e Bentil. La terza tripla di Jerian Grant riduce il divario a due punti. Larkin risponde ancora con un missile dall’angolo. Rodriguez inventa un floater, Bentil centra due tiri liberi che riportano Milano a un solo punto di scarto. L’ultimo canestro però è di Bryant e vale il 59-56 Efes.

IL QUARTO QUARTO – Un post-up di Shavon Shields su Larkin e poi un floater di Hines permettono all’Olimpia di mettere la testa avanti per la prima volta dal primo quarto. Un arresto e tiro di Micic subito prima del quarto fallo di Hines ripristina il vantaggio dell’Efes. Kaleb Tarczewski svolge una mole enorme di lavoro a rimbalzo e procura la tripla con cui Devon Hall sorpassa ancora. Milano regge ancora qualche minuto poi arriva con il fiato corto mentre i campioni dell’Efes, Larkin e Micic, firmano l’allungo nel 77-65 che suona falso ma non cambia la sostanza. L’Efes va avanti 2-1 nella serie.

Così Coach Ettore Messina ha commentato Gara 3 dei playoff: “Prendo in prestito una frase che ha usato il mio collega Ergin Ataman dopo Gara 2. Come loro allora, noi stasera non abbiamo giocato in modo intelligente negli ultimi tre minuti di partita, quando abbiamo coronato una grande rimonta e messo la testa avanti. L’impegnò è stato fenomenale, mi sono congratulato con i ragazzi per quello che hanno fatto, Rodriguez ha giocato più minuti di quelli che avrebbe dovuto e ci ha aiutato tanto. Certo non è stato il Chacho di Gara 2 ma la sua è stata una prestazione di grande coraggio. Ora spero che la caviglia non peggiori e possa ripetersi in Gara 4. Spero solo che la squadra non si deprima. Non c’è motivo di farlo, ma qualche volta succede quando fai come diceva il Professor Nikolic ovvero riempi il secchio di latte e alla fine con un calcio versi tutto. Datome? Ho provato ma non era in condizione.  L’unica cose che è mancata sono state le percentuali. Purtroppo abbiamo costruito tanto ma sbagliato tanti tiri aperti. Peccato. La serie è quella che è ma ci riproveremo ancora con quello che abbiamo”.