Milan stellare, schiantata la Juve.

Nella lotta per un posto Champions impresa del Milan, che nel posticipo passa 3-0 sul campo della Juventus (a segno Diaz, Rebic e Tomori, Kessiè si fa parare un rigore) e si installa al terzo posto, mentre i bianconeri si allontanano dall’Europa che conta.

Pioli lascia in panchina Leao e Rebic e schiera Brahim Diaz come sottopunta dietro a Ibrahimovic, mentre Saelemekers e Calhanoglu completano il reparto offensivo, Pirlo schiera Morata a fianco di Cristiano Ronaldo (spettatore non pagante per tutta la durata della partita) e Chiesa e Mckennie sugli esterni relegando Dybala alla panchina.

La Juve parte subito forte con un pressing sui portatori di palla rossoneri e si rende pericolosa ma senza centrare lo specchio della porta, alla distanza viene fuori il Milan, che trova il meritato vantaggio allo scadere del primo tempo con Brahim Diaz.

L’ispano marocchino prende palla dopo un’uscita maldestra di Szczesny (portieri molto impacciati nel primo tempo, Donnarumma fa 3 uscite a vuoto in mezz’ora, probabilmente sentivano la tensione delle voci di mercato), approfitta di un rimpallo su Cuadrado e sferra un destro all’incrocio dei pali, rete convalidata dopo un check del Var per un presunto tocco di braccio del n.21 rossonero ma le immagini confermano che lo stop è di petto.

In avvio di ripresa l’unica palla gol dei bianconeri, grazie ad un colpo di tacco di Morata che sfugge all’ottima marcatura di Tomori e libera Bentancur davanti a Donnarumma che però neutralizza la conclusione del centrocampista uruguayano.

Ma sono i rossoneri a rendersi ancora pericolosi, al minuto 58 ancora Brahim Diaz, vera spina nel fianco della difesa bianconera, prende palla da destra, si accentra, entra in area di rigore ma la sua conclusione viene parata, non da Szczesny ma da Chiellini, il cui braccio è evidentemente troppo largo. Valeri non vede nulla ma viene richiamato al Var da Calvarese ed a quel punto non può che fischiare il calcio di rigore per i rossoneri.

Sul dischetto va Kessiè ma l’ivoriano si fa ipnotizzare dal portiere polacco della Juve che devia in calcio d’angolo. Tutti pensano a questo punto che l’inerzia della partita possa cambiare verso, anche perchè dopo pochi minuti deve uscire Zlatan Ibrahimovic per via del dolore al ginocchio che lo aveva fatto scendere in campo a mezzo servizio (oggi esami strumentali ma appare molto difficile che lo svedese possa scendere in campo mercoledì contro il Torino).

Entra così Ante Rebic mentre la Juve toglie Bentancur per Kulusewski. La squadra di Pirlo prova un abbozzo di forcing ma tutto quello che riesce a produrre è un tiro di Rabiot ampiamente sopra la traversa. Deve uscire anche Brahim Diaz, al suo posto Krunic.

Al minuto 78 la svolta definitiva della gara, combinazione tra Calhanoglu e Bennacer e palla a Rebic, il croato dal limite dell’area piazza un piatto destro che finisce all’incrocio dei pali alla sinistra di Szczesny che neanche prova a tuffarsi.

Inutile l’ingresso di Dybala al posto di Chiesa, l’argentino deve anzi vedere la rete dello 0-3 segnata da Tomori che supera in elevazione Chiellini e mette ancora all’incrocio dei pali alla sinistra di Szczesny una punizione dalla destra calciata da Calhanoglu.

Con questa rete il Milan si porta così anche davanti nello scontro diretto con i bianconeri (a San Siro finì 3-1 per la Juve).

Sterile il forcing finale bianconero nel tentativo di riequilibrare almeno la classifica avulsa.

“Ho visto la prestazione di una squadra che ci ha creduto, che ha giocato con spirito si sacrificio ed impegno. Siamo contentissimi per i tifosi che oggi ci hanno emozionato con il loro affetto”.

Stefano Pioli, parlando a Sky, ha esposto così la sua soddisfazione per il 3-0 ottenuto dal Milan sul campo della Juventus.

“Abbiamo vinto uno scontro diretto per la Champions, sentivamo l’importanza di questa partita, però non è l’ultima e c’è ancora da lottare ed al prossimo turno ci attende un altro impegno difficilissimo” ha commentato l’allenatore rossonero. “Abbiamo preparato la partita cercando di essere aggressivi e quando non ci siamo riusciti ci siamo comunque abbassati bene – ha aggiunto – senza rischiare molto. Alleno una squadra molto giovane, ma che sta maturando e questa sera lo abbiamo dimostrato”.

Unica nota stonata l’uscita di Ibrahimovic per infortunio: “Ibra ha un ginocchio un po’ dolente, non credo che sia qualcosa di grave” ha concluso Pioli. (ANSA).

 

Pietro Pizzolla