Milan formato Champions, battuto il Tottenham.

AC Milan’s Brahim Diaz (R) jubilates with his teammate Theo Hernandez after scoring goal of 1 to 0 during he UEFA Champions League first leg round of 16 soccer match between Ac Milan and Tottenham at Giuseppe Meazza stadium in Milan, 14 February 2023. ANSA / MATTEO BAZZI

Milan batte Tottenham 1-0 (1-0) nella partita d’andata degli ottavi di finale della Champions League disputata sul terreno dello stadio Giuseppe Meazza di Milano.

Il gol: nel primo tempo Brahim Diaz al 7′.

Un’impresa per gli uomini di Pioli che si lasciano alle spalle la crisi in campionato. La partita di ritorno è in programma a Londra mercoledì 8 marzo, alle ore 21.

Sarà stata l’adrenalina delle note di Handel, riadattate dalla sigla della Champions, ma la musica di San Siro è una marcia trionfale, nel ritorno al ballo delle grandi del Milan di Pioli. Che fa suoi gli ottavi d’andata di Champions, ritrovandosi una squadra leggera sulle gambe e nello spirito. Davanti ai 74.320 di San Siro, con l’incasso record di sempre in Italia da 9,1 milioni, Pioli schiera sui binari laterali Theo Hernandez e Saelemaekers, a supporto di Brahim Diaz come esterno alto sulla fascia di Ivan Perisic. Il croato, all’ingresso in campo, abbraccia calorosamente Pioli, suo allenatore all’Inter.

È un benvenuto in stile-derby per l’ala tattica ex nerazzurra e per Antonio Conte, quello riservato dalla Sud, che non risparmia neanche i trascorsi juventini di Kulusevski. Da quella parte, Pioli regala l’esordio in Champions a Thiaw, capace di bagnare il debutto con un lancio per Theo Hernandez: il capitano rossonero vince il contrasto aereo con un altro ex tesserato bianconero come Romero, entra in area e scarica un primo sinistro su Forster, bravissimo ad aprire la mano per dire no alla ribattuta di Diaz. Ma, sul tap-in, del numero 10 di Pioli, di testa, il Tottenham si trova subito a dover rincorrere, quando di secondi ne sono trascorsi 384. C’era un digiuno ben più lungo, cui mettere fine, perché i rossoneri mancavano dalla fase a eliminazione della Champions dal 4-1 contro l’Atletico Madrid dell’11 marzo 2014: 3.262 giorni dopo, sul prato di San Siro, si sono ritrovati gli ultimi due allenatori scudettati, ma anche le quinte forze dei rispettivi campionati. Un equilibrio teorico che il campo smentisce nei fatti, almeno per i primi 45′. Con il Milan che ha le fiammate più veementi e con gli inglesi che scelgono la via della costanza e dei traversoni pennellati da Son, prima per la testa di Dier, poi per quella di Kane. Il baricentro degli ospiti si alza gradualmente, con il Milan che accetta di difendere al limite dell’area. L’unico vero brivido per i rossoneri allo scadere: Kulusevski lancia Son nello spazio, destro su Tatarusanu e Kane che in ribattuta centra la traversa, prima della smanacciata del portiere dei rossoneri e della tardiva segnalazione di fuorigioco dell’assistente.

Mister Pioli ha parlato a Sky Sport al termine di Milan-Tottenham. Queste le sue dichiarazioni.

Una notte da Milan, una notte da campioni. Ha ritrovato il Milan? “Abbiamo fatto una buona partita contro una squadra fisica, solida. Potevamo palleggiare ancora meglio, ma abbiamo fatto tante cose positive. A Londra sarà un impegno difficile, questa prestazione ci dà ancora più spirito e forza per cercare di passare il turno”.

I movimenti di Leao per lasciare spazio a Theo: “Volevamo delle coppie sugli esterni. Se stavamo centrali loro difendendo con tre difensori ci dovevamo muovere molto. Abbiamo provato a mandare Diaz dietro i due mediani e Leao con un po’ di libertà, sapendo che quando la nostra fascia sinistra si mette in moto abbiamo qualità”.

De Ketelaere sembra a posto fisicamente. Un solo rammarico, il gol sbagliato: “Sono d’accordo. Ha avuto bisogno di più tempo di quello pensavamo per inserirsi e capire un nuovo ambiente. Sta meglio fisicamente e mentalmente. Ho sperato ovviamente per il punteggio e soprattutto per lui. Gli avevo detto che avrebbe fatto gol quando è entrato. Lavora bene, arriverà il gol. Troverà spazio e ci darà soddisfazione”.

Il modo di giocare: “Per nostra mentalità vogliamo essere intensi, abbiamo provato ad essere aggressivi. Abbiamo accettato tanti duelli. Ci piace giocare così e a certi livelli devi giocare questo tipo di calcio. Abbiamo avuto una pausa per le nostre qualità. I giocatori sono tornati finalmente a sorridere e a giiocare con più leggerezza dopo le pressioni che ci eravamo create: ci siamo un pochino abbattuti quando le cose non ci sono riuscite, la squadra ora sta sicuramente meglio e torneremo a giocare un calcio che mi piace. Per me il Milan è guarito per quello che vedo negli allenamenti. Siamo tornati una grande squadra, giusto che ci si aspetti molto da noi”.

Su Thiaw: “Malick è un ragazzo che ha lavorato molto bene da sempre. I ragazzi che ci credono e che magari soffrono il fatto di giocare poco ma che si allenano con ancora più attenzione alla fine escono. La società ha investito su giovani di talenti, ma quando prendi giovani stranieri di talento abituati a cose diverse purtroppo non tutti riescono ad essere pronti da subito. Kalulu e Leao hanno avuto bisogno del loro percorso, in Italia si fa fatica ad aspettare ma ho sempre fiducia nei miei ragazzi”.