Milan, buona la prima in campionato, una doppietta di Ibrahimovic stende il Bologna.

AC Milan's Zlatan Ibrahimovic jubilates after scoring goal of 1 to 0 during the Italian serie A soccer match Ac Milan vs Fc Bologna at Giuseppe Meazza stadium in Milan 21 September 2020. ANSA / MATTEO BAZZI

Tre gol in due partite, è ancora Zlatan Ibrahimovic a guidare il Milan al successo. Dopo la vittoria in Europa i rossoneri si impongono anche a San Siro contro il Bologna nell’esordio in campionato. Sorride Stefano Pioli che aveva chiesto i tre punti per non ritrovarsi subito a rincorrere come accaduto nella passata stagione. Sospira rassegnato l’allenatore rossoblù Sinisa Mihajlovic che aveva sperato invano in un po’ di clemenza del suo amico svedese. Ma è difficile frenare questo attaccante che, ormai alla soglia dei 39 anni, domina ancora fisicamente e psicologicamente. Ibrahimovic è il terminale offensivo che trascina una squadra cresciuta enormemente. Il Milan ha affrontato il Bologna con ordine, senza risparmiarsi e regalando giocate di ottimo calcio. La tenuta fisica è in miglioramento, nonostante qualche disattenzione di troppo nel finale. Notevoli le prestazioni di Calabria, Kessié e Saelemaekers, segnale che il lavoro di Pioli funziona. Il Bologna troppo schiacciato nella sua metà campo, impensierisce il Milan solo nel finale del secondo tempo con i tentativi di Skov Olsen e Sansone neutralizzati dall’ottimo Donnarumma e la traversa di Santander.

Se stasera avessi avuto venti anni ne avrei fatti quattro di gol non due ma per fortuna ho 39 anni. Sono come Benjamin Button: sono nato vecchio, ma morirò giovane”: così Zlatan Ibrahimovic ai microfoni di Sky Sport commenta il successo del Milan sul Bologna grazie ai suoi gol. “Sto bene, sto lavorando. La squadra ha lavorato bene: si vede che non siamo ancora al cento per cento, ma era importante incominciare bene – le parole dello svedese – L’obiettivo è fare meglio dello scorso anno, e i giovani stanno facendo bene. Lavorano, ascoltano e hanno disciplina: dopo gli ultimi sei mesi sanno cosa serve per fare bene. Quest’anno dobbiamo pensare di partita in partita, giocare con fiducia, come se fosse sempre una finale. Gli obiettivi sono in alto. Dove? Questo è un segreto”. “Mi piace avere questa responsabilità – sottolinea Ibrahimovic – sono il primo a darmi pressioni. Non voglio che si parli della mia età rispetto agli altri giocatori, dobbiamo essere giudicati allo stesso livello. Mi piace essere giudicato allo stesso modo di un ventenne”.

Intervenuto ai microfoni di Sky Sport, Stefano Pioli ha parlato al termine di Milan-Bologna. Queste le sue parole:

Sulla partita.

“La squadra sta bene mentalmente e le gambe vanno di conseguenza. La squadra si riconosce e sa stare bene in campo. Abbiamo affrontato la partita in maniera positiva, creando occasioni e subendo poco. Dobbiamo migliorare in alcune cose.”

Sugli effetti di Pioli su Ibra.

“Quando funziona la squadra, i singoli vengono esaltati. Abbiamo indvidualità importanti, non solo Zlatan ma è chiaro che lui è un campione. La squadra sa sacrificarsi e sa crescere nell’arco della partita.”

Sugli obiettivi.

“Dobbiamo essere ambiziosi, continuare a lavorare bene e a crescere. Il sesto posto non è un obiettivo consono per questa squadra e dobbiamo migliorare la nostra posizione”

Sulla tecnica del Milan.

“E’ una squadra tecnica e con grandi campioni, simile alla mia lazio del primo anno. E’ una squadra molto giovane e abbiamo grandi margini di miglioramento nell’arco della partita. La crescita è importante e questo ci deve fare lavorare con serietà”

Sul mercato.

“La cosa che mi preme è che abbiamo tante assenza in difesa e siamo tirati. Al di là dell’età del giocatore, il Milan deve prendere giocatori di qualità. Mi auguro che da qui al 4 ottobre riusciremo a giocare tutte le partite in programma e la società interverrà se ci sarà l’occasione.”