Maignan salva, Leao segna, il Milan supera la Fiorentina e si mantiene in testa.

Il Milan fa un altro passo verso lo scudetto: la squadra di Pioli batte la Fiorentina 1-0 (0-0) e consolida così il primato (+5 sull’Inter che scende in campo alle 18).

San Siro deve attendere il 37′ della ripresa per esultare alla rete di Leao.

In avvio annullato un gol a Theo Hernandez per fuorigioco di Messias.

Poi è Giroud a mangiarsi l’1-0. Nella ripresa Leao spreca mandando alto, il risultato non si sblocca: Pioli gioca anche la carta Ibrahimovic.

Il match si accende, al 21′ la Fiorentina sfiora il vantaggio con un colpo di testa di Cabral, ma Maignan fa il miracolo e blocca in due tempi. Poi Leao regala tre punti d’oro. (ANSA).

Mister Stefano Pioli ha parlato a DAZN nel post partita di Milan-Fiorentina:“La squadra ha giocato, ha lottato contro una squadra che ci ha creato difficoltà. Siamo stati pericolosi, un altro passo in avanti e c’è soddisfazione sia per noi che per i nostri fantastici tifosi. Da martedì prepareremo la prossima gara”.

Come ha vissuto il gol? “Come una liberazione. Avevamo avuto parecchie occasioni. Abbiamo avuto la mentalità giusta, abbiamo continuato a lavorare da squadra. Con le partite così c’è sempre un po’ di tensione, lottiamo per un obiettivo importantissimo, sentiamo tutti questa energia che magari andando avanti nella partita diventa difficile da gestire. Ma i calciatori, nonostante siano molto giovani, stanno facendo molto bene e sono veramente bravi, stanno superando step importanti a livello di consapevolezza, di saper soffrire: siamo a buon punto”.

La posizione di Theo in fase di costruzione: “Sapevamo che loro facevano prendere Theo da Gonzalez abbiamo cercato di sorprenderlo con la profondità del nostro terzino. Oggi abbiamo scelto di tenere Theo più alto e Calabria più basso. A me la squadra sta piacendo molto per come sta lavorando senza palla, lavorano tutti con grande attenzione, intensità, comunicazione. Abbiamo le qualità davanti per essere pericolosi e concreti”.

Sulla mentalità costruita per superare le difficoltà: “Io credo che la nostra sia una catena di montaggio perfetta, che parte dall’alto perché il club ha dato fiducia e sostengono i nostri dirigenti, i dirigenti credono nel mio lavoro, io di conseguenza credo nel mio lavoro e nei miei giocatori: siamo tutti positivi anche nelle difficoltà e non smettiamo di credere nelle nostre qualità, sapendo che alleniamo una squadra molto giovane. Ma è il club prima di tutto, con questi dirigenti spettacolari che ho. Maldini e massara ci sono sempre vicini, ci sostengono. Sappiamo tutti bene come vanno le cose nel calcio, i giocatori sentono se l’allenatore li stima e l’allenatore lo sa se c’è la fiducia dei dirigenti e del club, e questo fa bene a tutti, ci dà la possibilità di dare il meglio. Ora ci saranno 3 partite difficilissime, l’importante è che siamo ancora a +5 dall’anno scorso, questo è il nostro obiettivo, fare più punti dell’anno scorso e poi vedremo, una partita alla volta. Da martedì pensiamo subito alla prossima, questo dobbiamo fare”.

Sul percorso insieme: “Stiamo vicnendo le partite nel finale, perché soprattutto i giocatori che stanno giocando meno entrano con l’assoluta volontà di aiutare la squadra fino all’ultimo: così si diventa squadra e così si superano le difficoltà. Per quanto riguarda il nostro percorso ci vede in continua progressione, non sappiamo nemmeno noi quali sono i nostri margini di crescita: per molti è la prima volta che si lotta per un obiettivo così importante. Auguro a me e ai miei giocatori di lottare ancora per questi obiettivi, ma magari per qualcuno è solo questa unica volta. Per questo dobbiamo fare tutto il necessario per fare il massimo fino alla fine”.

Perché il Milan dovrebbe vincere lo scudetto rispetto alle altre? “Dobbiamo dimostrarlo sul campo. Abbiamo le nostre qualità e le dobbiamo mettere in campo nel miglior modo possibile: chi vincerà è perché in un modo o nell’altro avrà fatto qualcosa in più. Noi puntiamo a fare il massimo e pensare alla prossima partita”.