L’Olimpia torna a vincere dopo 32 anni in casa del Maccabi Tel Aviv. Decide Delaney all’overtime.

Trentadue stagioni dopo, era il 1987-88, l’Olimpia torna a vincere a Tel Aviv dopo una partita memorabile, una battaglia che entrerà nella storia, vinta 86-85. Malcolm Delaney alla fine del tempo supplementare trova il jumper che chiude la partita. Il perfetto “closer” dell’Olimpia che già aveva chiuso la partita con lo Zalgiris firma una vittoria storica. Ma è stata una partita con tanti protagonisti: sotto di quattro alla fine dei tempi regolamentari, Kevin Punter ha completato un gioco da quattro punti spettacolare, poi nell’overtime è salito in cattedra, non solo nelle piccole cose, ma anche con due canestri decisivi Jeff Brooks. Shavin Shields è andato in doppia doppia, Kyle Hines ha protetto la difesa e segnato 12 punti. E’ stata la vittoria della squadra, perché prima anche Sergio Rodriguez aveva cavato dal cilindro magico una tripla spaccagambe.

IL PRIMO QUARTO – I due playmaker cominciano la partita scambiandosi due triple, poi però l’esecuzione del Maccabi è migliore e dopo quattro minuti e mezzo vale il 10-5, mentre l’Olimpia parte 2/7 dal campo  ela difesa è ancorata da Kaleb Tarczewski che esegue subito due stoppate da “ultimo uomo”. Il Maccabi tocca gli otto punti di vantaggio prima che la difesa di Milano alzi il suo livello. Da un paio di palle rubate nascono le opportunità che generano il pareggio di Kyle Hines (sei nel primo quarto). Chris Jones risponde con la quarta tripla del Maccabi, poi Shields mette un tiro libero e alla fine del periodo è 20-18 Maccabi.

La nota: con Micov e Tarczewski in quintetto, Zach LeDay è rimasto l’unico giocatore dell’Olimpia ad essere partito in tutte le gare di EuroLeague giocate finora.

IL SECONDO QUARTO – L’Olimpia pareggia ancora con una penetrazione di Rodriguez, ma la precisione del Maccabi dall’arco diventa un problema, quando segnano anche DiBartolomeo di tabella e Blayzer dall’angolo. Arriva il secondo fallo di Hines, sfondamento in attacco, ma l’Olimpia non si scompone, trova anche un po’ di ritmo al tiro, prima con Punter da un angolo poi con Micov dall’angolo opposto ritornando a meno tre. Dopo quattro punti consecutivi di Punter, su una tripla di Shields, Milano pareggia a 35 e poi sorpassa su un reverse di Hines. Il momento favorevole è fortificato da un’iniziativa con cui Delaney mette in ritmo Shields. La sua seconda tripla spinge l’Olimpia avanti 40-35. Dopo il time-out di Coach Sfairopoulos, il momento di ispirazione non cessa. Milano difende forte ed esegue alla perfezione in attacco. Delaney chiude il quarto con una tripla al buzzer e improvvisamente è 46-35 Olimpia dopo un periodo da 28 punti.

La nota: con 3:28 da giocare nel secondo, Dragn Bender ha sbagliato il secondo di due tiri liberi e da quel momento l’Olimpia ha piazzato un parziale di 14-0 che ha trasformato un deficit di tre punti in un vantaggio di 11.

IL TERZO QUARTO – Il Maccabi torna a macinare gioco in attacco in avvio di terzo periodo. Con un parziale di 11-3 che contiene una tripladi Bryant e due jumper dalla media di Wilbekin ritorna a meno tre in tre minuti e mezzo forzando il time-out di Coach Messina. Al rientro segna Hines con una prodezza interna e Rodriguez da tre allungando momentaneamente a meno otto. Dopo un altro jumper ad altissimo coefficiente di difficoltà di Wilbekin, Shields mette la tripla del nuovo più sette. Un lungo jumper di Michael Roll scava di nuovo nove punti, ma l’ultimo missile è il terzo di Elijah Bryant. Alla fine del terzo è 59-53 Olimpia.

La nota: è stata la ventesima gara delle sue ultime 21 in cui Sergio Rodriguez ha segnato almeno una tripla.

IL QUARTO QUARTO – Il Maccabi comincia ancora meglio, segna Dorsey, Hunter completa un gioco da tre e firma il meno uno. Punter segna con una prodezza, ma precede la tripla dall’angolo con cui Chris Jones pareggia a quota 61 dopo tre minuti. Qui la partita si ferma, con le difese a prendere il controllo sugli attacchi. Una tripla di Delaney vale il più tre, Blayzer accorcia, poi Milano si aggrappa letteralmente alla difesa, ai rimbalzi di Shields e Hines. Una tripla di Wilbekin ripristina la parità a 1:35 dal termine, poi con un floater sorpassa a 1:02. Un alley-oop per Hunter scava il più quattro Maccabi. Kevin Punter con una prodezza straordinaria realizza un gioco da quattro punti che impatta a quota 70. La difesa tiene sull’ultimo tiro, ancora di Wilbekin, ed è supplementare.

L’OVERTIME – Jeff Brooks colpisce subito dalla media, poi Di Bartolomeo impatta, Wilbekin trovando un fallo su un doppio tap-in beffato dal ferro strappa un fallo che vale il più uno Maccabi. Risponde ancora Punter, poi Bryant con un gioco da tre punti. A tre minuti, Brooks dall’angolo segna la tripla del nuovo vantaggio. Anche Punter fa 1/2. Su un gioco rotto, la palla schizza nelle mani di Di Bartolomeo per la tripla. La annulla Delaney con una strepitosa bomba dall’angolo per l’81-79 Milano. Hunter dalla lunetta impatta ancora, con un tap-in su un floater sbagliato da Wilbekin rimette il Maccabi avanti. Dalla parte opposta, allo scadere dei 24″ con 31 secondi da giocare, Rodriguez mette la tripla del vantaggio Olimpia. A 14 secondi, Wilbekin trova un fallo di Hines e dalla lunetta sorpassa. Ma sull’ultimo possesso, Malcolm Delaney dimostra lo spirito del giocatore vincente. Il suo canestro è quello che firma la vittoria dell’Olimpia, 86-85.

Coach Ettore Messina ha commentato così la vittoria storica di Tel Aviv: “È stata una vittoria bella, importante, contro una squadra eccellente. Si è risolta su un singolo possesso quindi poteva andare anche in un altro modo. Quando vinci di uno, dopo un tempo supplementare, devi essere realista e ammettere che potevi anche perdere. Abbiamo giocato molto bene nella seconda parte del secondo periodo quando abbiamo assunto il controllo della gara, ma poi abbiamo pagato a caro prezzo l’avvio del terzo quarto. So che Milano non vinceva qui dalla stagione 1987/88, ma prima o poi doveva succedere. È bello che sia successo oggi, noi siamo quelli fortunati ad essere presenti. È stato importante vincere qui trovando un Maccabi reduce da qualche sconfitta in volata e quindi pronto a giocare con un grande senso d’urgenza. Devo fare i complimenti ai ragazzi per come si sono battuti”.