L’Olimpia si arrende nel finale a Brescia.

Keifer SykesrA | X Armani Exchange Olimpia Milano - Germani Basket BresciarLegabasket Serie A 2019/20rBrescia, 19/01/2020rFoto MarcoBrondi // CIAMILLO-CASTORIA

L’Olimpia gioca un primo tempo difensivamente di alto livello, ma costruisce un vantaggio minimo, gioca un terzo periodo insufficiente, poi riprende in mano la partita nel quarto periodo. Il finale però le è fatale: nello scambio di canestri, Brescia trova tre triple, due di Lansdowne e una di Horton, che in realtà è un canestro da quattro punti che la condanna. L’Olimpia invece si è fermata forse anche in debito di energie dopo aver avuto quattro punti di vantaggio a tre minuti dalla fine. Finisce 78-72.

IL PRIMO TEMPO – Si parte con percentuali basse da ambo le parti, difese superiori agli attacchi, ma anche tanti errori gratuiti (8/33 dal campo complessivo nel primo quarto). Brescia impatta perché trova due canestri da tre nei primi otto minuti e bastano per fare 6-6. Sykes converte un gioco da tre punti, dando un senso alla superiorità a rimbalzo del quarto iniziale (16-9), poi Roll mette la prima tripla di Milano e Della Valle fa 3/3 dalla linea allungando sul 15-6. Il nuovo arrivato Travis Trice si presenta con una tripla e alla fine del primo è 15-9 Milano con Brescia che ha segnato solo dall’arco e ha 0/7 da due. La Leonessa impiega 14 minuti per segnare il primo canestro da due, dopo cinque centri dall’arco. L’Olimpia tocca i nove punti di vantaggio altre due volte, con due canestri di Nedovic e due di Micov. Un gioco da tre di Lansdowne nel primo passaggio difficile per la difesa, riporta Brescia a meno quattro a metà del secondo periodo. Milano replica con un gancio a rimbalzo di Tarczewski, due tiri liberi di Cinciarini e una tripla in transizione di Della Valle. Il 7-0 scava 11 punti tra le due squadre, ma Brescia lo cancella sfruttando un antisportivo sanzionato a Sykes su Lansdowne che frutta un possesso da cinque punti. Alla fine del primo tempo, in cui Milano spreca ancora troppo dalla linea (1/4 nell’ultimo minuto), è 34-29 Olimpia.

IL SECONDO TEMPO – Ken Horton si carica Brescia sulle spalle: sono tutti suoi i primi nove punti della Leonessa nel terzo quarto con i quali si avvicina a meno uno. Il suo terzo canestro dal campo è quello che vale il primo vantaggio di Brescia, cancellato però da cinque punti consecutivi di Keifer Sykes. Brescia però gioca un terzo quarto ispirato, segna 18 punti in cinque minuti e mezzo, trovando ritmo in attacco. L’Olimpia va avanti 42-38, poi segnano Abass, Lansdowne e Laquintana, tutti dall’arco, e il 9-0 regala alla Leonessa improvvisamente cinque punti di vantaggio. L’Olimpia cavalca il gioco interno di Gudaitis, su cui Brescia usa le braccia, spende falli, lo manda in lunetta. Il centro segna sei punti consecutivi per Milano, ma è la difesa nel terzo quarto a tradire, con i suoi 27 punti concessi. Il vantaggio bresciano tocca gli otto punti (Moss in reverse), poi Nedovic firma un triplone allo scadere che riduce il distacco a cinque lunghezze, 56-51 dopo tre periodi. Milano ritorna a meno tre con Tarczewski su assist di Nedovic, poi con un floater di Sykes. Nedovic con due tiri liberi e Micov con un lungo “due” rimettono Milano – che gioca con quattro esterni – avanti all’inizio del quarto. Sul più tre, Lansdowne pareggia di nuovo a quota 61. L’Olimpia riparte con due liberi di Sykes e una schiacciata in solitudine di Tarczewski. Lansdowne in una gara diventata molto aspra ritrova il canestro del meno uno dall’arco e poi quello della parità. Horton dalla lunetta rimette Brescia avanti di due, Micov risponde con una tripla dall’angolo. Horton replica nuovamente con un fade-away di tabellone. Sykes chiudendo al ferro convertendo un assist di Micov. Sul più uno Milano, Horton segna da tre prendendo fallo da Nedovic. Il gioco da quattro è quello che spacca la partita. L’Olimpia non riesce più a rispondere e cade 78-72.

Così Coach Ettore Messina ha commentato la partita di Brescia: “Faccio i complimenti a Vincenzo Esposito e Brescia che hanno vinto. La partita poteva andare in un modo o nell’altro. È stata una partita accorta, che nel finale – con le energie rimanenti – potevamo portarla a casa, ma abbiamo commesso errori soprattutto difensivi che sono stati fatali. Oggi abbiamo anche sbagliato – credo – otto volte un terzo tempo. Può capitare che non li metti tutti, alla quarta partita in otto giorni, ma se ne metti almeno quattro vinci. Di solito tiriamo i liberi meglio, oggi abbiamo fatto il 63%. Sono stati tanti errori banali quelli che abbiamo commesso, abbiamo tirato con il 38% dal campo e subìto sei stoppate. Sono numeri che ti condannano. Vorresti che non ci fossero, ma ci sono. Sugli infortunati dico che per Moraschini i tempi sono ancora molto lunghi mentre per Brooks si parla ancora di un paio di settimane. Nedovic? Ha avuto dei buoni guizzi e commesso errori soprattutto difensivi, è ancora in restrizione di minutaggio. Vorrei avere una rotazione stabile anche in campionato, magari trovarla per la Coppa Italia. Per ora non ci siamo riusciti. Ho visto tante cose buone  stasera poi quando abbiamo cominciato a fare i cambi, perché qualcuno ovviamente non ne aveva, più sono aumentati gli errori”.