L’Inter fa suo il derby e vola a +4, black out Milan.

Inter Milan’s Romelu Lukaku (L) jubilates with his teammate Lautaro Martinez after scoring goal of 0 to 3 during the Italian serie A soccer match between AC Milan and Fc Inter at Giuseppe Meazza stadium in Milan, 21 February 2021. ANSA / MATTEO BAZZI

L’Inter batte il Milan 3-0 a San Siro nel match clou della 23/a giornata di serie A e allunga a +4 sui rossoneri, dopo il sorpasso della scorsa settimana.

Una doppietta di Lautaro Martinez, a segno a inizio partita e nelle prime fasi della ripresa, e una rete di Lukaku decidono il derby che certifica le ambizioni scudetto dei nerazzurri. (ANSA).

Questo il primo commento di Antonio Conte, tecnico nerazzurro, rilasciato ai microfoni di Dazn: “Complimenti? Complimenti ai miei calciatori, protagonisti di una grande prestazione. L’hanno preparata bene, i complimenti sono per loro”.

Per spessore della prestazione è la più bella vittoria da quando allena l’Inter?
“Mi auguro che la vittoria più bella debba sempre arrivare. Bellissima partita, non dimentichiamo che era un derby e quindi c’era il campanilismo poi era derby d’alta classifica, quindi dava maggiori responsabilità. Stiamo proseguendo in questo percorso di crescita, sono contento perché l’abbiamo preparata bene e sono accadute situazioni che ci aspettavamo. Siamo stati bravi a sfruttarle contro una squadra molto forte. Bisogna fare i complimenti al Milan e a Stefano Pioli per quanto stanno facendo. La partita la dedichiamo ai nostri tifosi, l’accoglienza è stata da brividi e ci ha responsabilizzato. Mettendoci anche pressione, che però abbiamo trasformato in pressione positiva”.

Mister Stefano Pioli è stato intervistato da DAZN al termine di Milan-Inter:

Cosa è pesato di più? “Il gol subito dopo 5 minuti. Abbiamo fatto fatica a trovare qualità e intensità. Abbiamo permesso all’Inter di aspettare e ripartire. Non siamo riusciti a fare gol nel nostro momento migliore, meritavamo il pareggio. Sul secondo gol dovevamo fermare prima la loro azione”.

È mancato Ibra? “È chiaro che un centravanti è condizionato dalla prestazione della squadra. Handanovic era da un po’ che non parava così tanto e così bene. È stata una settimana difficile ma ci riprenderemo”.

È mancata la qualità nella pressione alta: “Non siamo stati così aggressivi perché non volevamo aprire troppo il campo e concedergli troppi uno contro uno. Non è facile andare lì e portargli via il pallone, la loro gestione è molto lucida”.

Ora con i giovani è un momento complicato? “La nostra forza è sempre stato l’equilibrio e credere nel nostro lavoro. Se un anno fa ci avessero detto che ora saremmo stati secondi in classifica tutti avremmo fatto i salti di gioia, ma ora non dobbiamo essere sereni. Sicuramente non dobbiamo dimenticarci del nostro percorso, questo ci deve insegnare che dobbiamo fare qualcosa in più. La serata storta è stata quella di Spezia, non oggi. Dispiace per i tifosi ma la partita l’abbiamo fatta. Dobbiamo alzare il livello di tante situazioni che in queste partite sono state al di sotto. Quando perdi devi lavorare di più e lavorare bene”.

C’è un tema fisico in questo momento anche legato all’Euorpa? “I dati che abbiamo non sono inferiori ai nostri avversari. Siamo stati l’unica squadra a fare i preliminari, adesso i giocatori che hanno giocato di più a causa degli infortuni hanno giocato troppo, gli altri invece devono giocare di più per trovare la condizione. Ma sono situazioni che possono starci in una stagione. La prima settimana veramente negativa di questa stagione, giovedì prossimo dovremmo essere più bravi dei nostri avversari per passare il turno e poi pensare al campionato”.

Il cambio di Ibra: “Ha chiesto il cambio per un crampo al polpaccio, non era più in grado di staccare. Poi vedremo per giovedì e domenica che scelte fare”.