L’Inter batte 2-0 il Napoli e si riprende il secondo posto, sabato scontro diretto con l’Atalanta.

Inter MilanÕs Lautaro Martinez jubilates after scoring goal of 2 to 0 during the Italian serie A soccer match Fc Inter and Ssc Napoli at Giuseppe Meazza stadium in Milan 28 July 2020. ANSA / MATTEO BAZZI

L’Inter batte il Napoli 2-0 in uno degli anticipi della 37/a giornata del campionato di serie A e scavalca l’Atalanta al secondo posto in classifica. Nerazzurri in vantaggio dopo 11 minuti con D’Ambrosio.

Il Napoli prova a reagire e si rende pericoloso con Insigne e Zielinski. Nella ripresa una prodezza di Lautaro (che festeggia polemico con chi parla troppo del suo futuro) permettono alla squadra di Conte di superare il Napoli e di arrivare con un punto di vantaggio allo scontro diretto di sabato con l’Atalanta, con la Lazio non ancora fuori dai giochi. (ANSA).

A meno tre punti dall’Inter del Triplete, il processo di crescita continua. Ha visto qualcosa di interessante in tal senso?
“Sicuramente. Oggi abbiamo vinto contro una squadra forte, l’unica che ha saputo dare fastidio alla Juventus negli anni, con una rosa di giocatori forti implementata da gente di qualità nell’ultimo anno. Meriti a noi, non era facile questa partita dopo la vittoria dell’Atalanta. Eri forzato a vincere, ma queste situazioni sono importanti perché stare davanti per il secondo posto e abituarci alla pressione di chi sta dietro è qualcosa di importante. Oggi abbiamo dato una risposta bella, da squadra che ha affrontato la situazione nel migliore dei modi. Sono felice per i ragazzi”.

Ora l’Atalanta, che verrà qualche giorno prima del Getafe. Come si troveranno le energie? E tutte e due le gare si giocheranno senza fare calcoli?
“I calcoli li abbiamo dovuti fare oggi perché venivamo da tantissime partite giocate ogni tre giorni. Le formazioni scelte a Genova e questa sera sono frutto di calcoli perché avremo comunque un giorno di riposo in più per l’Atalanta e anche la gara di Europa League sarà dopo quattro giorni. Sono contento del fatto che ci sarà più tempo per recuperare. Ma è un passo avanti perché andiamo ad affrontare una realtà di una squadra che ha implementato giocatori importanti, con un tecnico come Gasperini, che ha dato fiducia agli elementi che avevano. Sarà bello arrivare così a questa partita”.

Avete fatto più gol della Juve e subito meno, e lottate per un traguardo che non arriva da dieci anni. Forse andava raccontato meglio ciò che c’era.
“Io non posso raccontare la storia dell’Inter, sono i giornalisti che riportano i numeri e vedono le partite che dovrebbero farlo. Io capisco di creare tantissime aspettative, tante cose possono essere condizionate da questo. Qualcuno può pensare che arrivo e come tocco vinciamo: è successo in passato, però…”.

A volte sembra che debba toccare con mano per dare la scossa anche alla stampa, forse serve per lavorare meglio.
“A me sembra di essere molto onesto e corretto quando parlo, penso che a volte l’onestà e la correttezza diano fastidio. Capisco che attaccare me porti pubblicità, perché non sono l’ultimo della banda; però mi dispiace perché sento dire a volte delle cose sul lavoro che offendono la professionalità di una persona che ci mette tantissimo con passione. Cerco sempre di essere un acceleratore nelle situazioni che mi chiamano. A volte ci riesco a volte meno, ma quando si raccontano cose ad arte per attaccare la mia persona dà fastidio e non mi è piaciuto”.

Compreresti Messi o quattro giocatori da 50 milioni?
“Penso sia improponibile l’una come l’altra soluzione… Non lo so, in questo momento mi tengo molto stretti tutti i ragazzi che mi stanno dando tante soddisfazioni e stanno gettando il cuore oltre l’ostacolo. Poi a fine anno faremo le valutazioni”.

Ma hai visto l’immagine di Messi di PPTV?
“No, mi state raccontando qualcosa che non ho visto… E’ più facile spostare il Duomo che portare Messi all’Inter”.