L’Inter agguanta il pari in extremis a Torino ma è polemica per un rigore non concesso ai granata.

Torino e Inter 1-1 (1-0) nel posticipo della 29/a giornata del campionato di calcio di Serie A disputato sul terreno dello stadio Olimpico Grande Torino di Torino.

I gol: nel primo tempo per i granata Bremer al 12′; nel secondo tempo per i nerazzurri Alexis Sanchez al 48′.

L’Inter non va oltre ad un pareggio per 1-1 in trasferta contro il Torino complicando ulteriormente la corsa verso il bis scudetto. I nerazzurri rischiano il ko ma un gol di Sanchez al 93′ risponde al vantaggio granata di Bremer al 12′ e salva Inzaghi. Continua il momento difficile dei campioni d’Italia in carica che hanno vinto solo una delle ultime sei partite di campionato e conquistato solo 6 punti, una frenata iniziata dalla sconfitta nel derby contro il Milan che ora guida la classifica con 63 punti, 3 in più del Napoli e 4 in più dei nerazzurri che però devono ancora recuperare il match con il Bologna. I granata salgono a quota 35 in undicesima posizione.

Pronti via ad è subito Belotti a impensierire la porta avversaria con un diagonale su assist di Mandragora. La risposta nerazzurra arriva al 10’ con Dzeko che parta da sinistra, si accentra per trovare spazio prima di andare al tiro e trovare la pronte risposta di Berisha. I granata non mollano e al 12’ trovano il vantaggio con Bremer. Il difensore brasiliano, salito in area dell’Inter, per un calcio d’angolo, butta in rete un pallone rimpallato da un compagno.

Poco dopo su un ribaltamento di fronte l’Inter va vicina al pareggio con Lautaro che di testa impegna il portiere di casa. Alla mezz’ora ancor protagonista l’estremo difensore granata che devia d’istinto un colpo di testa di Ranocchia su calcio piazzato di Calhanoglu. Al 34’ episodio dubbio in area dell’Inter con Ranocchia che atterra Belotti all’altezza del dischetto di rigore: intervento del Var che opta per la regolarità dell’intervento, ma il rigore per i granata sembra netto. Al 45’ altro spavento per l’Inter con Mandragora che calcia sfiorando il palo lungo alla sinistra di Handanovic.

La ripresa inizia con una doppia novità in casa Inter: fuori Bastoni, ammonito e Perisic per far spazio a Dimarco e Gosens. Pallone in movimento ed è di nuovo il Toro a rendersi pericoloso con Brekalo che calcia dalla distanza al termine di una deviazione veloce. La risposta nerazzurra arriva con Vecino sugli sviluppi di un calcio d’angolo: palla alta.

Al 52’ occasione Inter con Dimarco che si trova a tu per tu con Berisha: il portiere ipnotizza il 32 nerazzurro. Al 60’ bella palla di Vecino dalla destra per Dzeko che di testa, solo, gira verso la porta senza centrarla. Tre minuti più tardi occasione clamorosa per il Torino con Brekalo che salta da solo praticamente tutta la difesa dell’Inter, ma al momento di calciare in porta trova la deviazione decisiva di Gosens. Sul calcio d’angolo successivo miracolo di Handanovic sul colpo di testa di Izzo (subentrato al posto dell’infortunato Djidji).

Al 70′ Dzeko ha il pallone sulla testa per il pareggio: il cross dalla sinistra di Dimarco è perfetto per essere spinto in rete, ma il bosniaco spedisce il pallone sopra la traversa. È in extremis che l’Inter riaggancia il match con Sanchez. Azione manovrata dei nerazzurri con Vidal che serve in area Dzeko, palla di prima all’ex Barcellona che batte Berisha da due passi.

Di situazioni ce ne sono state tante, per aggressività meglio il Torino nel primo tempo, ma Berisha ha fatto due interventi importanti. Poi la ripresa meglio, con il pareggio raggiunto prima forse prima l’avremmo vinta. Ma l’approccio non mi rende contento, per rivincere lo scudetto serve un approccio ben differente”. Così Simone Inzaghi ha parlato ai microfoni di ‘Dazn’ subito dopo il pareggio dell’Inter in casa del Torino per 1-1.

L’assenza di Brozovic nella gara in cui pesava di più averlo in campo?

“Abbiamo perso energie e giocatori nel momento cruciale della stagione ma ciò non può essere un attenuante. Dobbiamo fare meglio. La gara col Torino l’avevamo segnata nel calendario, dobbiamo recuperare degli uomini e dei risultati che sono venuti meno. Ci mancano dieci finali”

Perchè in campionato state facendo così fatica dopo il ko nel derby? In Champions invece avete fatto bene in due gare

“Abbiamo abbassato un po’ la media punti ma non c’è preoccupazione. Dobbiamo analizzare il perchè di alcuni risultati venuti meno, forse c’è un po’ di stanchezza mentale. Adesso possiamo allenarci di più e c’è bisogno di ottimizzare le forze. Dobbiamo fare meglio e aldilà dell’approccio sbagliato abbiamo creato diverse opportunità. La pressione? Abbiamo fatto ricredere tanti dopo quello che è successo in estate, sappiamo dove siamo partiti in estate e per noi è motivo di orgoglio. adesso siamo in tante a giocarci lo scudetto. E qualcuna di quelle che è davanti ha avuto più tempo per allenarsi e prepararsi”

La rimonta del Milan nel derby vi ha tolto certezze?

Assolutamente no, in quella gara tante cose non sono andate bene, basta vedere il gol del pareggio. Ci rimane il rimpianto di quanto fatto col Liverpool, forse indirizzando qualche episodio in maniera giusto ora saremmo qui a parlare di alto. Sicuramente la sfida coi Reds ci ha tolto energie fisiche e mentali. Se sono pentito di non aver tolto Sanchez? Assolutamente no. Ho molta cura degli ammoniti, ma in quel momento ci stava dando tanto. Sempre difficile per gli allenatori fari cambi, spesso è più facile parlare alla fine. Qualcuno ha parlato dei cambi fatti nel derby, ma sono entrati gli stessi che pochi giorni prima ci hanno fatto battere la Juve in Supercoppa. Noi allenatori prendiamo decisioni di continuo e ci assumiamo le responsabilità”

Sull’episodio da rigore Belotti-Ranocchia

“Piede e poi palla, la valutazione l’ha fatta l’arbitro. Quest’anno abbiamo già pagato diverse cose a caro prezzo, vedasi l’espulsione con la Juve e non mi va di discutere. E ho pagato personalmente con la squalifica”