L’Atalanta (con Gomez in panchina) schianta la Fiorentina.

Atalanta's Rafael Toloi(R)  celebrates with Matteo Pessina after scoring the 3-0 goal  during the Italian Serie A soccer match Atalanta BC vs Fiorentina at Gewiss Stadium in Bergamo, Italy, 13 December 2020. ANSA/PAOLO MAGNI

Dopo la qualificazione agli ottavi di Champions per il secondo anno consecutivo, la squadra di Gasperini ritrova smalto anche in campionato e liquida con un netto 3-0 la Fiorentina. Gosens apre la gara alla fine del primo tempo. Nella ripresa una bella punizione di Malinovskiy e un gol di Toloi di testa arrotondano il punteggio. Gomez in panchina per tutti i 90’. L’Atalanta sale a 17 punti con una gara in meno.

L’Atalanta vince 3-0 contro la Fiorentina, ma a tenere banco in casa nerazzurra è l’esclusione di Papu Gomez. L’attaccante argentino è infatti rimasto in panchina per tutto il corso dei 90 minuti della sfida del Gewiss Stadium. Gian Piero Gasperini, intervenuto ai microfoni di Sky Sport, ha commentato così la sua scelta, anche in ottica futura: “In 9 partite di campionato e 6 di Champions che abbiamo fatto lui le ha giocate tutte, è stato forse l’unico e aveva bisogno di riposare. Oggi la squadra è stata più compatta, più produttiva nel gioco e nelle ultime gare abbiamo anche subito pochissimi gol. Io credo che Gomez in questi anni sia stato il giocatore più importante per noi, su 200 panchine che ho fatto a Bergamo lui avrà giocato 195 volte. Ci sono delle situazioni che vanno capite e dopo due anni il ruolo del Papu tuttocampista diventa difficile da proporre, non per me, ma per la squadra. Alla base ci deve sempre essere la fiducia, la disponibilità, altrimenti diventa tutto più complicato. Non so come si supererà questa situazione, ma io devo pensare a cosa è meglio per la squadra e lui è sicuramente un grandissimo giocatore. Su questo non ho dubbi, mi dispiace solo che sia stato messo in mezzo anche Ilicic in questa situazione che non c’entra nulla”.

E adesso il futuro di Papu Gomez, o anche dello stesso Gasperini, diventa più nebuloso: “Non penso sia il momento della separazione tra me e lui. Le scelte forti deve farle la società nel porsi degli obiettivi, che non per forza devono essere risultati, ma anche capire cosa fare nel prossimo futuro. Bisogna guardare avanti e trovare nuovi stimoli per trovare nuove soluzioni, altrimenti torni indietro e non hai più possibilità di ripeterti. Chiaramente le scelte devono essere fatte in sintonia con l’allenatore, quella non deve mai mancare”. Infine, un commento sulla gara contro la Fiorentina e sui tre punti conquistati: “Quest’anno giocare la Champions praticamente ogni settimana è stato molto impegnativo. In alcune gare siamo stati un po’ sottotono, ma ora considero di concentrarmi per qualche mese soltanto sul campionato e di fare meglio di quanto fatto finora”.