Inter, pari in casa dello Spezia, Conte torna sulla Superlega e attacca l’UEFA: incassa i soldi dei diritti tv e dà ai club le briciole.

Spezia’s Albanian defender Ardian Ismajli (L) and Inter’s Argentinian forward Lautaro Martinez vie for the ball during the Italian Serie A soccer match Spezia Calcio vs Fc Inter at Alberto Picco stadium in La Spezia, Italy, 21 April 2021 ANSA/SIMONE ARVEDA

L’Inter pareggia 1-1 alla Spezia e allunga ancora in vetta, ora è a +10, dopo il ko del Milan col Sassuolo nel turno infrasettimanale, 32/a giornata, di serie A.

Liguri in vantaggio con Farias dopo 12 minuti, con l’evidente complicità del portiere nerazzurro Handanovic, il pari dell’Inter arriva a fine primo tempo con Perisic.

“Ho seguito con attenzione quanto accaduto in questi giorni: da uomo di sport penso che le tradizioni vanno tutte rispettate, perché appartengono alla storia. Occorre non dimenticare che ci deve essere passione nei confronti dello sport e che lo sport deve essere meritocratico“. Così Antonio Conte si esprime sulla questione Superlega ai microfoni di Sky Sport nel post partita di Spezia-Inter 1-1. “Noi lavoriamo per cercare di vincere e guadagnarci qualcosa. Penso che la meritocrazia vada sempre messa al primo posto – sottolinea – e che Champions League ed Europa League debbano giocarle le squadre che acquisiscono sul campo il diritto di giocarle. Deve prevalere il merito sportivo“.

La puntualizzazione di Conte guarda anche oltre gli eventi degli ultimi tre giorni. “Quello che è successo va analizzato da parte dell’Uefa e spero che ci riflettano – osserva – riservano ai club una minima parte dei diritti che prendono per le competizioni. Alla fine le società investono tanti soldi per i giocatori, che nelle varie partite sono spremuti come limoni”. L’invito è alla riflessione e alla possibilità di valutare variazioni: “Credo che l’Uefa e gli organismi che sono a capo debbano riflettere bene e iniziare a pensare che le società debbano essere premiate in maniera più congrua di quanto avviene adesso. Loro non investono niente, le società invece investono per giocatori, allenatori e ottenere risultati. Penso che non sia giusto”.

Sul campo, intanto, l’Inter ha incassato il secondo pareggio di fila dopo 11 vittorie consecutive. “Dopo la gara di Napoli abbiamo avuto un solo giorno per preparare questa partita, quello di martedì, e il lavoro è stato bello concentrato. Sono contento per la prestazione, se avessimo vinto non avremmo rubato nulla. Potevamo essere più qualitativi nell’ultimo passaggio ma abbiamo giocato nella giusta maniera, con la giusta voglia e la giusta determinazione”. Soddisfazione nelle parole dell’allenatore: “Va bene così, a me interessa che ci sia comunque la prestazione e che i ragazzi stiano sul pezzo. Le giornate diventano sempre meno, il traguardo inizia a vedersi. Con la pressione ci dobbiamo convivere, ora bisogna recuperare bene e pensare alla partita di domenica contro il Verona, che sarà molto fisica. La pressione? Credo sia inevitabile che si senta, non dimentichiamo che tantissimi dei giocatori stanno lottando per la prima volta per vincere qualcosa di importante e lo stanno facendo alla grande”. Spazio anche per un siparietto in collegamento con Goran Pandev, attaccante del Genoa arrivato a quota 100 gol con la doppietta al Benevento e cercato da Conte nella scorsa stagione: “Goran con noi all’Inter a gennaio 2020? Era un’ipotesi, me l’hanno detto i miei dirigenti“.