Inter di rimonta a Cagliari.

Cagliari's Andrea Carboni (R) and Inter's Romelu Lukaku (L) in action during the Italian Serie A soccer match Cagliari Calcio vs FC Inter at Sardegna Arena stadium in Cagliari, Sardinia island, Italy,13 December 2020 ANSA/FABIO MURRU

L’Inter trema e vede i fantasmi di Coppa. Poi risorge con Barella quando sembrava che la palla non avesse proprio voglia di entrare nella porta difesa da Cragno.

Per il centrocampista nato e cresciuto proprio a Cagliari, è il caso di dire profeta in patria: gol del pari e assist del sorpasso. Poi il 3 a 1 è arrivato con Lukaku, quando tutto il Cagliari, compreso il portiere erano davanti a cercare gloria e pari in extremis. La corsa allo scudetto di Conte, ormai fuori dall’Europa, riparte in campionato dalla Sardegna Arena.

Ma sino al 23′ della ripresa l’Inter era sotto di un gol. A far spaventare i nerazzurri era stato alla fine del primo tempo Sottil con un sinistro dopo una corta ribattuta su un primo tentativo. I nerazzurri non erano partiti male. Nel primo quarto d’ora avevano creato cinque-sei occasioni per sbloccare subito la partita. Una clamorosa con Lukaku, al 10′. Ma grande Cragno che ha preso tutto, di mano e di piede. Conte, che ha schierato Eriksen titolare come non capitava da un mese e mezzo, per la prima mezz’ora è rimasto a contare i gol mancati. E alla fine quando al primo tiro Sottil ha portato in vantaggio il Cagliari, ci è rimasto di sasso. Pavoletti ha rischiato di buttare l’Inter al tappeto proprio prima dell’intervallo, e per il tecnico dopo 45′ è tornata la paura.

Nella ripresa Conte ha prima messo dentro Hakimi, poi uscito per infortunio. Poi via via ha inserito gli altri dal momento che la partita non si sbloccava. Fuori Eriksen, tra gli altri: Conte non l’ha tenuto in campo per l’assalto finale. In effetti l’Inter, più che sulla tecnica e sulle geometrie, l’ha un po’ messa sul piano della forza fisica e dei palloni in mezzo.

Spingi spingi, il gol è arrivato da una corta respinta su angolo, con Barella bravo a insaccare al volo. Ancora il cagliaritano protagonista nella rete del sorpasso con un cross nel mucchio velenosissimo: sul secondo palo D’Ambrosio ha messo dentro di testa.

Il Cagliari che sino a qualche minuto prima si era anche illuso di poter vincere, ci ha provato sino alla fine. E c’è quasi riuscito con Cerri, male nel tocco finale davanti ad Handanovic. Poi Lukaku in contropiede con Cragno a centrocampo.

Tre a uno, punteggio forse troppo severo per un Cagliari che non è andato così male. Vittoria scaccia crisi per l’Inter di Conte che riprende la corsa almeno in campionato.

Conte dalla paura al sollievo. “Cragno stato il migliore in campo – ha detto il tecnico dell’Inter dopo il successo in rimonta sul Cagliari – noi nel primo tempo abbiamo creato tanto.

Poi c’è stato addirittura il gol del Cagliari. Sicuramente un eurogol di Sottil, sono tiri che se nei fai cento non so quanti ne metti dentro. Ma è stato un bel gol da parte di un ragazzo che sta facendo bene. Potevamo innervosirci e invece no, i ragazzi sono rimasti sul pezzo e hanno ribaltato la partita”. Si ricomincia da Cagliari? “Veramente è la quarta vittoria consecutiva in campionato.

L’Inter non sta ricominciando da oggi. Dobbiamo andare step by step, va bene così”. Una battuta su Sensi. “È ancora lontano da quello che voglio e conosco, viene da un anno tribolato. Deve lavorare, voglio rivedere il Sensi di iniziò stagione” dice Conte e su Barella: “Due anni fa era al Cagliari – ha detto – sta crescendo e può migliorare sempre di più. Ha tanta energia, ma la deve incanalare nel modo giusto. Può diventare sempre più importante per l’Inter e per la Nazionale italiana”.