Coronavirus e donne in gravidanza, i consigli dell’esperto.

a cura del Prof. Enrico Ferrazzi, Direttore del Dipartimento di Ostetricia del Policlinico di Milano

Quali sono le principali precauzioni che deve adottare una donna in gravidanza?

Innanzitutto è importante differenziare le precauzioni da prendere in base alle zone di emergenza. In Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, è raccomandabile che la donna in gravidanza che continua a condurre una vita normale -frequentando quindi anche luoghi affollati – indossi la mascherina e lavi frequentemente le mani.

La mascherina deve essere usa e getta. Non deve essere tenuta per qualche ora, poi riposta in tasca e poi indossata nuovamente, perché le goccioline eventuali che contengono il virus rimangono sulla mascherina che diventa così un raccoglitore di rischio. Bisogna quindi indossarla, toglierla, gettarla e lavarsi subito le mani.

Le mani vanno lavate o con il gel o con acqua calda e sapone per almeno 60 secondi.

Questo va fatto ripetutamente nell’arco della giornata in quanto questo virus sopravvive molto di più sulle superfici rispetto al virus dell’influenza; fino a 72 ore.
Tuttavia, ad oggi, il rischio delle gravide di contrarre il COVID-19 non risulta elevato come quello dell’influenza che è invece un virus importante per la donna incinta e il suo bambino.

Ci sono donne in gravidanza con particolari patologie che sono più a rischio?

Sappiamo che per questo virus le persone anziane e con fragilità sono più esposte. Lo stesso riguarda le donne incinte che presentano situazioni di diabete gestazionale, obesità o ipertensione, ma di fatto non ci sono, ad oggi, casi noti.

 

Se una donna contrae il Coronavirus quali sono i rischi per lei? E per il bambino?

Nei rari casi in cui una donna in gravidanza risulti contagiata dal virus e presenti i sintomi, sappiamo che questo virus non attraversa la placenta. Quindi se la mamma è infetta non trasmette il virus al bambino, né durante la gravidanza né durante il parto. Si consiglia infatti il parto naturale piuttosto che il parto cesareo che risulta più a rischio di trasmissione.

Ogni ospedale ha inoltre organizzato, ormai da settimane, dei percorsi sicuri separati per le donne con sospetto di COVID-19 e per le donne che presentano effettivamente una positività al coronavirus. Ci sono quindi camere e sale parto separate, sistemi di protezione studiati ad hoc per il personale che assiste, per le mamme e per l’accompagnatore, in modo da far sì che non ci sia una commistione con i flussi normali delle donne sane che vengono a partorire.

 

Ci sono particolari rischi in caso di procedure come amniocentesi e villocentesi?

In qualunque situazione in cui la donna presenti sintomi parainfluenzali – indipendentemente dall’epidemia attuale di COVID-19 – l’amniocentesi e la villo centesi vengono posticipate fino alla guarigione.

 

Come comportarsi per le visite e i controlli?

L’attività ambulatoriale rimane aperta negli ospedali. Per quanto riguarda invece i corsi pre-parto sono sospesi per evitare situazioni di affollamento.

 

A quali sintomi bisogna prestare attenzione durante la gravidanza?

I sintomi da tenere presenti sono quelli di qualsiasi affezione delle vie respiratorie: secchezza di naso e gola, piccole difficoltà respiratorie, tosse, sensazione di fatica a respirare, respiro frequente. Tutti i sintomi classici dell’influenza o anche più lievi.
In tal caso bisogna chiedere un consiglio al medico curante e, se i sintomi sono acuti e gravi, è necessario rivolgersi ad un pronto soccorso ostetrico ginecologico.