“Gruppo Mediobanca Sport Camp” al Beccaria per promuovere l’inclusione e il reinserimento sociale post carcere dei giovani attraverso lo sport.

E’ in corso presso l’Istituto Penale Cesare Beccaria di Milano la quarta edizione del progetto Gruppo Mediobanca Sport Camp, il camp sportivo dedicato ai ragazzi del carcere minorile di Milano, nato per promuovere l’inclusione sociale e facilitare attraverso lo sport il reinserimento sociale dei giovani post carcere.

Il Camp, promosso dal Gruppo Mediobanca in collaborazione con il CUS Milano Rugby, vede 26 ragazzi tra i 16 e i 21 anni impegnati fino al 4 settembre a praticare diversi sport. Tra questi: rugby, calcio, nuoto, pallacanestro e atletica. L’obiettivo  dell’iniziativa è di offrire un’esperienza di sport di gruppo che sia veicolo di valori positivi come il rispetto reciproco e delle regole, la capacità di stare in gruppo e la crescita personale di ciascuno dei partecipanti.

Anche quest’anno, presenti in prima linea a motivare e coinvolgere i ragazzi del Beccaria, la stella della Nazionale italiana di rugby Diego Dominguez e il suo staff insieme a un gruppo di volontari del Gruppo Mediobanca impegnati nelle competizioni e a collaborare con lo staff nel corso dell’intera settimana.

“Il Gruppo Mediobanca Sport Camp è un appuntamento molto atteso  tra i ragazzi del Beccaria ed è coerente con l’impegno del nostro Gruppo a promuovere l’inclusione sociale nella comunità di cui fa parte – commenta Giovanna Giusti del Giardino, responsabile della Sostenibilità del Gruppo Mediobanca. L’empatia di Diego Dominguez e di tutti gli allenatori coinvolti è lo strumento migliore per trasmettere i valori dello sport. Un’esperienza unica che abbiamo scelto di condividere anche con i nostri dipendenti, parte attiva del progetto”.

In questa quarta edizione, ospite speciale del camp è stato il nuotatore Federico Morlacchi (4 medaglie d’oro alle Paralimpiadi di Rio 2016), che commenta così: “Oggi lo sport ha un importante ruolo formativo all’interno così come all’esterno delle carceri. Per questi ragazzi in particolare, collaborazione, rispetto delle regole e stima reciproca possono costituire valori sociali su cui costruire un nuovo inizio”.