Il Milan è Campione d’Italia.

Il Milan supera il Sassuolo in un mapei Stadium tutto colorato di rossonero e vince il suo Scudetto n.19 rendendo inutile il successo dell’Inter sulla Sampdoria.

La squadra di Pioli ha dominato la partita e già nel primo tempo era avanti 3-0, con doppietta di Giroud e rete di Kessiè, alla sua ultima presenza in rossonero, tutte e tre le reti generate da assist di Rafael Leao.

Il Milan parte col piede sull’acceleratore e va vicinissimo al gol a ripetizione in avvio. Ferrari salva sulla conclusione di Leao, Lopez respinge sulla linea il tentativo di Tomori e Consigli esce in maniera provvidenziale su Saelemaekers: tutto nei primi 10 minuti. La pressione della capolista non diminuisce e il gol arriva al 17′. Ennesima accelerazione di Leao che offre il pallone a Giroud: girata vincente, 0-1.

L’assedio prosegue, le occasioni per il Diavolo si succedono senza soluzione di continuità e il Sassuolo è poco più di uno sparring partner. Il raddoppio arriva al 32′ ed è una fotocopia del primo gol. Ancora Leao ad inventare, ancora Giroud a segnare: 0-2, sipario sul match e sullo scudetto. Se ci fossero ancora dubbi, il Milan li cancella al 36′. Krunic recupera palla, Leao (strano…) accelera a destra e offre il terzo assist della sua giornata. Ne approfitta Kessie, sinistro secco 0-3. La ripresa è una lunga appendice inutile. Il Milan si limita a gestire in attesa della festa.

Cominciano le feste, quella al Mapei Stadium che oggi era una appendice di San Siro e quella in piazza Duomo dove si sono già radunati i supporters rossoneri.

Stefano Pioli si gode il trionfo in Serie A col Milan, il suo primo trofeo da allenatore: “Sono felice per i miei giocatori, per me, per il mio staff, per il club e per i nostri tifosi fantastici – ha detto dopo la gara col Sassuolo a Dazn -. Ci meritiamo questo scudetto, per come abbiamo giocato e per come abbiamo lavorato. Siamo stati più continui dell’Inter: l’ultima partita che abbiamo persa è stata quella con lo Spezia, che non dovevamo perdere. Quella prima neanche me la ricordo. I miei sono stati fantastici, dal primo all’ultimo, anche chi ha giocato meno. Abbiamo vinto partite difficili, due volte con la Roma, due volte con la Lazio, col Napoli, abbiamo ribaltato un derby… Maldini e Massara mi sono sempre stati affianco, se arrivi a questi livelli è perché tutto l’ambiente ha dato il massimo”.

L’allenatore rossonero ha speso parole al miele per tutti i suoi ragazzi: “Io mi sono divertito a lavorare con questi giocatori. Abbiamo preparato le partite trovando sempre varie soluzioni, con ragazzi che conoscevano bene tutti i tempi di gioco e che lo rendevano facile. Noi siamo partiti con l’idea di migliorare la classifica dell’anno scorso, sapendo che c’era la possibilità di lottare per qualcosa di importante. I miei giocatori sono forti, perché la dirigenza ha costruito un mix vincente di giovani ed esperti, con la giusta mentalità”.