Eurolega, vittoria fondamentale dell’Olimpia contro l’Olympiacos in chiave playoff.

Un capolavoro difensivo dell’Olimpia poi un secondo tempo più consono alle proprie abitudini anche in attacco. La grande notte di EuroLeague si conclude con una recita. King Mike James gioca una partita straordinaria, anche al tiro, 27 punti dei 66 della squadra, con sei assist e incluso un fenomenale gioco da quattro punti che l’ha spezzata. 66-57 il finale con cui Milano ha soverchiato un secondo periodo da quattro punti, in cui ha retto grazie alla difesa e ai 20 rimbalzi in coppia conquistati da Jeff Brooks e Kaleb Tarczewski. Nel secondo tempo il Coach Pianigiani ha ridotto al minimo le rotazioni, restando con i giocatori che garantivano il miglior sostegno in una partita diversa da quelle tipiche dell’Olimpia di questa stagione, tanto che l’allenatore dell’Olympiacos, David Blatt, ha manifestato soddisfazione per come la squadra è riuscita a dettare il ritmo. Ma scendendo sul territorio nemico, l’Olimpia ha saputo cambiare pelle e tenere a 57 punti l’avversaria sulla strada della vittoria numero 14 di questa stagione.

IL PRIMO TEMPO – L’Olimpia parte forte, con Kaleb Tarczewski a governare il tabellone difensivo, e l’attacco a costruire buoni tiri in avvicinamento. L’8-2 iniziale dopo il primo canestro di Milutinov obbliga Coach David Blatt a spendere un time-out immediato. Il vantaggio tocca gli 11 punti sul 13-2 con Mike James a quota sette. Al primo giro di cambi, l’Olympiacos diventa più grosso, usa Spanoulis (successivamente si infortuna ed esce) per alimentare i lunghi e Vezenkov sia da 3 che da 4 per creare mismatch. Il parziale di 8-2 costruito attaccando l’area e abbassando il ritmo, a tratti usando la zona, obbliga anche Coach Pianigiani al time-out. L’Olimpia risponde al rientro, con un assist di Omic per Micov e un 2/3 di Mike James per il 19-10 Milano alla fine del primo periodo. L’Olympiacos alza la pressione difensiva, mentre l’Olimpia non entra in ritmo nel tiro da tre anche con gli specialisti. Il passaggio a vuoto offensivo genera la rimonta greca. Dalla lunetta Milutinov firma il meno due. Qui la partita si ferma, ci sono tantissimi errori al tiro gratuiti, da ambo le parti. Papanikolau rompe il ghiaccio con un mezzo gancetto che significa la parità nel momento in cui l’Olimpia sbatte la testa contro il muto eretto sotto canestro dall’Olympiacos, senza trovare mai il bersaglio dall’arco. All’intervallo il tabellone segnala un irreale 23-23 con un periodo da quattro punti.

IL SECONDO TEMPO – L’Olimpia scatta con un 6-0 poi 11-2 con la seconda tripla di Mike James che, grazie al sostegno della difesa, allarga il vantaggio a nove punti, prima della risposta dall’angolo di Williams-Goss. E’ lui a caricarsi l’Olympiacos sulle spalle a cavallo del time-out di metà periodo. Quando l’Olympiacos ritorna  ameno quattro, James alimenta i voli a canestro di Tarczewski, attacca il canestro in transizione mentre la difesa forza due infrazioni di 24″. Con due liberi scava per la terza volta i nove punti di margine, sul 44-35. Una prodezza di James sulla sirena del terzo, step-back da tre, chiude il quarto sul 49-39 Olimpia. Nel periodo finale, l’Olimpia esplode aggrappata al suo playmaker: James mette in ritmo Micov, poi Brooks e nel mezzo completa anche una magia da quattro punti. Dopo tre minuti abbondanti, il vantaggio schizza a 16 punti, 59-43. L’Olympiacos si mette a zona, Milano deve proteggere Brooks dai falli e si “abbassa” con Micov da 4. Nedovic da tre per un attimo frustra il tentativo di rimonta avversario. Vezenkov in contropiede riduce il margine a 11 punti e Coach Pianigiani ferma la partita e ripristina un quintetto classico. Williams-Goss in entrata firma il meno nove. Qui Nedovic ruba palla e manda a canestro Micov. Poi James usa la mano sinistra per ristabilire 13 punti di divario, 66-53. Mike James congela la palla, Tarczewski e Brooks sono devastanti a rimbalzi. Milano controlla la gara e vince.

Così Coach Simone Pianigiani sulla vittoria contro l’Olympiacos: “Abbiamo aggredito bene la partita anche se il ritmo non era proprio quello che volevamo tanto che l’abbiamo pagato nel secondo quarto. Non so se i quattro punti siano un record, di sicuro potevano segnare qualche tiro, ma in generale non abbiamo giocato la nostra partita. Nel secondo tempo ci siamo sbloccati, abbiamo giocato la nostra pallacanestro e preso un vantaggio importante. Nel quarto periodo, specie nel finale, abbiamo restitito quando eravamo stanchi e giocato una partita solida. Ho fatto pochi cambi perché non era la nostra partita e quel tipo di gara è più probabile perderle che vincerle. Avevamo bisogno del ritmo di Mike James, della presenza di Jeff Brooks. Volevamo regalare un’altra notte speciale al nostro pubblico ed è successo, proprio come contro il Maccabi. I tifosi ci hanno dato energia speciale, grande spinta: quest’atmosfera è la fotografia di quello che vogliamo essere. Il calendario resta proibitivo, quindi non facciamo calcoli come non li abbiamo mai fatti. Ora l’aspetto mentale è più importante di quello fisico, perché se arriva energia positiva, fiducia, la chimica è buona allora i problemi fisici si superano. A questo punto della stagione nessuno può essere al 100 %”.