Eurolega, troppo forte l’Olympiacos per l’Olimpia.

L’Olympiacos con un primo tempo offensivamente stellare in cui segnato 12 triple mette le mani sulla partita, risponde ad una sorprendente rimonta di Milano (tornata da meno 14 alla parità all’inizio del secondo periodo), poi allunga, con due periodi consecutivi da 30 punti, e non permette di coltivare alcuna velleità di rimonta in una serata da 19 triple. Dopo sei vittorie casalinghe arriva per l’Olimpia la prima sconfitta al Mediolanum Forum. Il finale è 93-72.

IL PRIMO QUARTO – L’avvio di partita dell’Olympiacos è esplosivo: nei primi tre minuti fa 4/4 da tre con tre giocatori diversi e nel quinto possesso segna con un tiro libero di Fall. Così l’Olimpia è costretta subito ad una gara in salita e Coach Messina deve spendere il primo time-out sul 13-4. Il vantaggio tocca i 14 punti, perché l’Olimpia non trova le contromisure alla precisione avversaria, mostruosa nel primo periodo (11/16, con sette triple). E’ l’attacco a rimetterla in gara con un canestro di Hines da sotto e due triple consecutive di Shields (10 punti). L’Olympiacos non si ferma, Tyler Dorsey segna la quarta tripla, quando Milano risponde con Delaney e Hall. Un contropiede condotto e chiuso ancora da Delaney la riporta a meno cinque, 30-25.

IL SECONDO QUARTO – Troy Daniels per un attimo ricuce il divario a meno due, poi Vezenkov firma l’ottava tripla di squadra. Ma dopo due minuti stellari di Kyle Hines (stoppata su McKissic e poi floater), arriva la parità a quota 33. L’Olympiacos riparte con tre tiri liberi di Larentzakis sul secondo fallo di Tarczewski che obbliga Milano a giocare con Melli da centro. Dopo cinque minuti con un nuovo parziale di 12-0, nel quale ci sono tre canestri di energia di Hassan Martin, l’Olympiacos fugge un’altra volta. Ci sono due triple dallo stesso angolo di Datome, ma anche Printezis si iscrive al festival delle triple. Poi anche Larentzakis, due volte, in modo demoralizzante (12/16 di squadra). All’intervallo, è di nuovo vantaggio massimo, 15 punti, 60-45.

IL TERZO QUARTO – L’Olimpia parte con grande aggressività in difesa, Shields firma un personale 5-0 che riduce il deficit a 10 punti dopo tre minuti, in cui però l’attacco non sfrutta tutte le occasioni. Una tripla trovata da Papanikolau ripristina 13 punti per l’Olympiacos. Due falli consecutivi fischiati in attacco non solo alimentano i problemi nel settore lunghi (quattro Melli, quattro Tarczewski alla fine del periodo), ma permettono all’avversario di usare i viaggi in lunetta per tenere Milano a distanza, 72-57.

IL QUARTO QUARTO – Le due squadre vivono due serate troppo diverse perché la partita possa riaprirsi. L’Olimpia ci prova con l’orgoglio e l’emotività, ma non la lucidità o la precisione necessarie per una rimonta impossibile. L’Olympiacos controlla la gara e vince 93-72.

Così Coach Ettore Messina ha commentato la partita con l’Olympiacos: “Voglio ringraziare i tifosi, hanno contribuito a creare un’atmosfera bellissima e ci hanno sostenuto anche quando la squadra era in difficoltà, il che non succede sempre. Noi abbiamo presentato una difesa non degna di una partita di questo livello e quando succede la responsabilità primaria  spetta sempre all’allenatore, quindi lavoreremo per fare in modo che non succeda ancora. L’Olympiacos ha giocato una grande partita soprattutto per come ha risposto alla sconfitta nel derby con il Panathinaikos di lunedì sera. Ha giocato una partita efficace, ha meritato ovviamente di vincere. Noi dobbiamo mettere a posto un paio di situazioni difensive e in attacco, a differenza di quello che era successo finora, non abbiamo attaccato bene i cambi anche oggettivamente perché è difficile farlo contro una squadra che occupa tanto spazio come la loro. Quello che possiamo fare al momento è trovare un uomo per sostituire Dinos Mitoglou, visto che la sua è un’assenza a lungo termine, con Baldasso abbiamo fatto già qualcosa per ovviare all’assenza di Moraschini. Le riflessioni sono queste, ora cercheremo di rinforzare il reparto lunghi anche perché altrimenti i soliti vengono spremuti, i minuti aumentano e la qualità non è più la stessa. Delaney è partito subito in quintetto per fare in modo che cominciasse la partita mentre era ancora caldo. E’ chiaro che il nostro obiettivo è sempre stato raggiungere i playoff, poi siamo contenti di essere partiti bene, battendo grandi squadre, ma questo non ci fa perdere di vista i nostri obiettivi reali”.