Eurolega, Olimpia ritorna alla vittoria contro il Baskonia.

L’Olimpia torna al successo in EuroLeague, 89-83 su Baskonia, imponendosi nel corpo a corpo durato per tutta la gara grazie ad un finale, gli ultimi quattro-cinque minuti, imponente sui due lati del campo. L’Olimpia ha tirato meglio della squadra con l’attacco più produttivo dell’EuroLeague, tenuta al 25% da tre, ha fatto percorso netto dalla lunetta, 15/15, ha dominato a rimbalzo così esponendosi il meno possibile al micidiale contropiede avversario. È stata una bella vittoria, perché tutti hanno dato un mano: a sostegno di un enorme Kyle Hines, i canestri e i rimbalzi di Johannes Voigtmann, i 17 punti di Luwawu-Cabarrot, il promettente debutto di Shabazz Napier in combinazione con Devon Hall, Billy Baron e il lavoro dei due italiani utilizzati, Stefano Tonut soprattutto nel primo tempo, Pippo Ricci che si è fabbricato da solo due canestri a rimbalzo.

IL PRIMO QUARTO – L’Olimpia parte bene, segna in tutti i primi tre possessi, schizza avanti 8-2, ma poi subisce la grande vena di Darius Thompson. Il playmaker di Baskonia segna tre floater consecutivi, poi vi aggiunge una tripla e un tiro libero. Praticamente da solo, porta Baskonia avanti 14-12 dopo sei minuti di partita. L’Olimpia torna avanti con un’iniziativa lungolinea di Tonut e poi un rimbalzo d’attacco di Ricci. Tonut esegue una seconda entrata vincente, poi Marinkovic dall’angolo chiude il periodo con Milano avanti 18-17.

IL SECONDO QUARTO – L’Olimpia prova ad allungare controllando i rimbalzi e usando le palle rubate per andare in contropiede. Con due canestri consecutivi di Billy Baron dalla media distanza e Luwawu-Cabarrot da sotto costruisce un vantaggio di sette punti che obbliga Coach Penarroya al time-out. Al rientro, tre palle perse, e due sono falli in attacco per blocchi in movimento, alimentano il gioco in transizione di Baskonia. Il parziale è di 9-2 e ripristina immediatamente la parità a quota 30. Improvvisamente si accende Johannes Voigtmann, non solo con i rimbalzi (cinque all’intervallo), ma anche con due triple di fila che restituiscono il vantaggio a Milano. Napier con due tiri liberi chiude il quarto sul 40-34.

IL TERZO QUARTO – Milano parte ancora bene, prova ad allungare. Voigtmann segna un fade-away poi va anche a schiacciare su un assist di Hines. Il vantaggio raggiunge i nove punti, ma Baskonia gioca ad alti ritmi e punsice ogni errore. Su una palla vagante Giedraitis segna da tre e Hommes in contropiede ricuce a meno due in un attimo. Dopo il time-out di Coach Messina, la partita torna in parità. Un jumper di Hall e un gioco da tre di Davies danno respiro all’Olimpia, ma Giedraitis e Thompson firmano il 4-0 che riporta Baskonia avanti nel punteggio. Qui le squadre si scambiano vantaggi a ripetizione. Da tre segna Luwawu-Cabarrot, un lungo jumper lo firma Napier, Howard risponde dall’angolo. L’ultima prodezza in difesa la esegue Napier rubando palla ad Howard, poi Ricci a rimbalzo d’attacco chiude il periodo sul 62-60 Olimpia.

IL QUARTO QUARTO – Il vantaggio di Milano tocca i quattro punti, poi Baskonia risponde ancora, fa 5-0 e dopo due liberi di Thompson torna a comandare. Così riprende il corpo a corpo. Luwawu-Cabarrot con una tripla riporta l’Olimpia avanti, Voigtmann con la sua terza tripla apre tre punti di margine, immediatamente cancellati da Giedraitis. Con la gara di nuovo in totale bilico, l’Olimpia fa 5-0 con due liberi di Baron e la quarta tripla di Voigtmann. Baskonia risponde con un jumper di Costello. Hines a rimbalzo si procura due liberi. Luwawu-Cabarrot ancora a rimbalzo corregge il pallone del più sette a 2:49 dalla fine. Baskonia lancia l’assalto con Markus Howard. Il suo canestro in entrata è cancellato da quello di Napier. Sul più cinque, Hall mette due tiri liberi, Luwawu-Cabarrot strappa un altro rimbalzo d’attacco e Napier la chiude dalla lunetta e con un jumper, 89-83.

Così Coach Ettore Messina ha commentato la gara con Baskonia: “E’ stata una bella vittoria, abbiamo giocato una buona partita offensiva, tutti hanno fornito il loro apporto, siamo stati calmi e sotto controllo nel finale, abbiamo commesso meno errori difensivi e soprattutto abbiamo battuto un’ottima squadra, che è nella parte alta della classifica, ha il miglior attacco di EuroLeague e con il recupro di Markus Howard dall’infortunio di domenica aveva il roster al completo. Siamo contenti anche per Johannes Voigtmann, perché è un eccellente persona e si meritava una serata così. Per qualche motivo non avevamo ancora visto il giocatore che ha giocato così per tanti anni in Europa, soprattutto a Vitoria e Mosca. Queste sono vittorie che possono darci speranza e fiducia per il proseguo della stagione”.

Sulla prova di Shabazz Napier: “Quello che mi ha colpito è che non ha fatto quanto visto tante volte all’esordio, cioè magari sparare 20-25 punti. Lui ha giocato un primo tempo normale, ma si è preoccupato di mettere in ritmo i compagni e poi alla fine ha fatto anche canestro. Mi ha dato la sensazione di non essere mai in difficoltà. ha un pedigree importante, ha vinto due titoli universitari, è stato una prima scelta, ha avuto un ruolo importante in alcune squadre NBA. Quando ero a San Antonio ho scoutizzato spesso la sua squadra. Quand’era a Portland partiva dalla panchina dietro Damian Lillard e CJ McCollum e non era mai facile accoppiarsi con uno che dava ritmo, segnava 15 punti e dava via cinque assist. Vediamo adesso come andrà giovedì, di sicuro ci ha permesso di ruotare un po’ meglio i giocatori, di rimettere un po’ tutti al loro posto”.

La difesa su Markus Howard: “E’ un grande giocatore, ha una velocità di rilascio eccezionale. Tutti quelli che l’hanno marcato hanno fatto quanto potevano. Quello che puoi fare contro giocatori simili è sporcargli i tiri, cercare di fargli alzare la parabola. L’abbiamo fatto, anzi qualche volta abbiamo concesso canestri facili agli altri perché ci siamo preoccupati troppo di lui. Una cosa che invece abbiamo fatto bene è adattarci alla versatilità di Costello. Spesso loro finiscono le partite con lui da centro e il rischio è di trovarsi sbilanciati contro il suo tiro. Invece non l’abbiamo perso, abbiamo lavorato bene”.

Su Kyle Hines: “Voglio spendere una parola su di lui, perché non finisce di stupirmi, anche oggi ha giocato una partita eccezionale sui due lati del campo. Non avremmo vinto senza di lui”.