Eurolega, Olimpia in rimonta sullo Zenit, sesta vittoria consecutiva.

L’Olimpia cambia passo nel secondo tempo, ribalta una gara che lo Zenit – otto vittorie in trasferta – aveva comandato nel primo e finisce fortissimo vincendo 82-76. Nella ripresa è stato tenuto a 32 punti, mentre l’Olimpia ha trovato i putni decisivi nel finale quando prima con Kevin Punter e poi con una tripla di Malcolm Delaney che ha respinto definitivamente l’ultimo assalto dello Zenit. Kyle Hines ha giocato un secondo tempo di estrema fisicità, ha controllato i rimbalzi, ha segnato, sostenuto la difesa. Ma è stata una vittoria colletiva, che include anche il secondo tempo di Vlado Micov, che ha firmato i punti del sorpasso. Poi quando lo Zenit rispondendo è tornato avanti di tre, Milano ha chiuso la difesa e segnato i canestri decisivi giocando con un quintetto piccolissimo. E’ la sesta vittoria di fila per l’Olimpia.

IL PRIMO QUARTO – La partita è lenta e fisica, lo Zenit cerca di imporre subito la sua taglia e togliere le armi migliori all’attacco dell’Olimpia. Con una tripla di Kevin Pangos, piazza un parziale di 8-0 che scava subito sei punti di vantaggio sul 12-6. Milano si sblocca in attacco con Shavon Shields, ma lo Zenit segna in sette possessi consecutivi forzando Coach Messina a spendere il primo time-out. Ad ogni tentativo di Milano di rimettersi in ritmo in attacco, lo Zenit risponde. La tripla di Rodriguez è cancellata dal grande primo quarto di Fridzon che segna due jumper e chiude il periodo sul 24-16.

IL SECONDO QUARTO – L’Olimpia si abbassa con Punter e Roll accanto a Sergio Rodriguez. Due triple consecutive, proprio di Rodriguez e Punter, ricuciono il divario a quattro punti. E ancora una volta lo Zenit risponde e lo fa con due triple di fila, prima di Baron poi di Pangos, volando a più 10. Un nuovo 5-0 di Milano, lanciato da Delaney, è annullato dai missili di KC Rivers, tre di fila, che valgono il massimo vantaggio. Shields trova la lucidità per mettere la sua seconda tripla, poi anche un tiro libero, ma nel primo tempo l’Olimpia è 5/16 da due  lo Zenit chiude avanti 44-35.

IL TERZO QUARTO – Kyle Hines si mette la difesa dell’Olimpia sulle spalle, controlla i rimbalzi  (sei nel terzo in totale) e completa un gioco da tre punti. Milano prova a correre un po’ di più in attacco. Dopo un jumper di Delaney e un tiro libero di Hines rientra a meno cinque. Il momento favorevole è stoppato da un gioco da tre di Ponitka. Rodriguez, giocando accanto a Delaney, mette la tripla che riavvia l’Olimpia, poi proprio Delaney centra due liberi che valgono il meno tre. Ma lo Zenit si procura quattro viaggi in lunetta consecutivi con i quali torna a più sette. Datome e LeDay segnano anche loro dalla lunetta attaccando in campo aperto. L’Olimpia finisce il quarto difendendo bene e ritornando a tre punti di distanza, 59-56.

IL QUARTO QUARTO – L’Olimpia avrebbe subito due volte la tripla del pareggio, ma Rodriguez è stoppato dai tentacoli di Gudaitis, LeDay non trova il canestro. Fridzon restituisce l’inerzia della gara allo Zenit, ma Micov con un gioco da tre punti ricuce il divario a due punti e poi sorpassa lui stesso con una tripla. Gudaitis pareggia con un tiro libero, Pangos lo imita con un jumper corto. Hollins dalla lunetta riporta avanti lo Zenit. Hines imbeccato da Micov impatta una volta di più. Ancora Hollins tenta di spareggiare la partita con un canestro da tre. Un jumper dalla media di Punter e una penetrazione di Micov riportano l’Olimpia avanti nel momento in cui il quintetto è davvero piccolo, con tre guardie pure e Micov da ala forte nominale. Su una rimessa, Punter mette la tripla del più quattro. Dopo due liberi di Thomas, Punter converte una penetrazione al ferro. La difesa tiene ancora, Delaney su uno scarico di Hines infila la tripla che spacca la partita decidendola a 34 secondi dalla fine. Poi l’Olimpia controlla chiudendo sull’82-76.

NOTE – Kevin Punter ha almeno una tripla a bersgalio in 28 delle ultime 29 giocate ed è andato in doppia cifra in nove delle ultime 10. Shavon Shields ha una tripla a segno in 11 prove consecutive. Malcolm Delaney ha segnato una tripla in ognuna delle ultime 17 gare giocate e ha rubato una palla in 12 delle ultime 13.

Così Coach Ettore Messina ha commentato la sesta vittoria consecutiva di questa EuroLeague contro lo Zenit San Pietroburgo: “E’ una grande vittoria contro una squadra eccellente, l’ha dimostrato soprattutto nel primo tempo, quando la sua difesa ci ha creato numerosi problemi, non siamo stati bravi a muovere la palla da un lato all’altro del campo, e in difesa com’era già successo con l’Olympiacos nel terzo quarto ruotavamo bene ma non abbastanza rapidamente da disturbare realmente i loro tiratori. A livello di EuroLeague non basta alzare un braccio per indurre un errore. Nel secondo tempo l’abbiamo fatto meglio e in attacco abbiamo mosso la palla e trovato i canestri giusti. Non è mai facile a questi livelli ribaltare una partita che comincia male, per cui devo dare credito ai ragazzi di averlo fatto. E’ stato un grande mese, ora ci spostiamo ai prossimi appuntamenti. Nel finale ho usato un quintetto piccolo perché volevo avere più tiro, più trattamento di palla. In termini di classifica, io continuo a sognare i playoff e a guardarmi alle spalle per carattere. Poi so che abbiamo tanti giocatori che hanno fatto le Final Four, hanno vinto, e loro non si accontentano di fare i playoff, vogliono anche una buona posizione di classifica. Ma abbiamo una specie di patto non scritto che è quello di non parlare mai di una partita che non sia la prossima. Se c’è stata una svolta? Diciamo che ci conosciamo meglio, crediamo in quello che facciamo, che è fondamentale, eprché non basta chiedere una cosa perché sia fatta bene. Anche i cinque giorni trascorsi tra Madrid e Valencia, praticamente chiusi in hotel, hanno cementato lo spirito, i ragazzi si sono parlati, si sono conosciuti meglio”.