Eurolega, l’Olimpia solo nel finale cede al Real Madrid.

Un corpo a corpo lungo 40 minuti in cui l’Olimpia ha risposto colpo su colpo al Real Madrid tornando a impattare la gara a 55 secondi dal termine prima di soccombere nel finale, 91-87. Ancora una volta al WiZink Center, l’Olimpia gioca una grande partita orgogliosa, ma va via battuta, con tanta amarezza perché c’è mancato veramente poco. Il Real Madrid ha sfruttato la presenza di Tavares dentro l’area e poi il rebus Dzanan Musa, che come nella partita di andata forse anche di più che in quella è stato devastante con 27 punti, quelli che hanno fatto la differenza. L’Olimpia ha pagato la differenza di taglia, ma anche i problemi di falli soprattutto nel quarto periodo quando Billy Baron è stato eliminato precocemente dal campo senza poter esprimere l’ultima fiammata e la rotazione è stata determinata più dalla necessità di proteggere Napier e Pangos più che dall’andamento della gara. Nonostante questo, l’Olimpia è rimasta aggrappata alla partita fino alla fine.

IL PRIMO QUARTO – Nei primi cinque minuti di gara il Real Madrid si rende pericoloso soprattutto con i rimbalzi offensivi strappati da Edy Tavares, un problema per i lunghi di Milano. L’Olimpia però esegue bene in attacco, crea eccellenti situazioni di pick and roll con Nicolò Melli e due triple le segna Billy Baron prima di andare in panchina con due falli. Milano parte 14-8 e poi 18-10 su un contropiede chiuso da Tonut. Con Yabusele da 4, il Real Madrid risponde. Il francese segna da tre frontalmente e poi va a completare un contropiede solitario riportando i suoi a meno tre dopo otto minuti. Dopo il time-out di Coach Messina, il momento favorevole del Real Madrid prosegue, con Sergio Rodriguez in regia al posto dello starter Hanga. Dzanan Musa con il suo gioco a due dimensioni segna nove punti nel primo quarto. Lui e Tavares ne segna 17 in coppia. Il Real mette la testa avanti. L’Olimpia risponde con un tiro libero di Davies e un reverse lay-up di Hines. Ma l’ultimo canestro lo segna Poirier a rimbalzo e il Real Madrid chiude avanti 24-23.

IL SECONDO QUARTO – A spezzare l’equilibrio è Fabien Causeur. Al suo ingresso di una partita in bilico mette due triple consecutive da due lati opposti del campo e in un attimo il Real Madrid fugge a più sette. L’Olimpia riparte con un 5-0 innescato da una tripla dall’angolo di Tonut e poi completato da un floater di Pangos. Il Real Madrid si aggrappa alla regia di Rodriguez, che usa gli alley-oop per sfruttare il vantaggio di statura dei lunghi. Milano però gioca un buon spezzone di gara accelerando in attacco. Dopo sei minuti Napier dalla lunetta firma il pareggio a quota 34. Poi in entrata impatta una seconda volta e infine Baron, in campo con due falli, dalla lunetta riporta l’Olimpia avanti. Il vantaggio tocca i quattro punti ma con la rotazione dettata dai falli, il Real Madrid finisce meglio il secondo periodo. Tavares dalla lunetta ripristina la parità, poi Musa in entrata chiude il tempo sul 42-40.

IL TERZO QUARTO – L’Olimpia resta aggrappata alla partita con le unghie e con i denti contro la potenza fisica di Tavares e il gioco multidimensionale di Musa. Dall’angolo, Melli firma il primo sorpasso, poi Napier con due tiri liberi e un jumper dalla media rimette l’Olimpia avanti cancellando il primo tentativo di allungo del Real Madrid, subito dopo il terzo fallo proprio di Napier. Appena riprende tre punti di vantaggio, Milano incassa la reazione del Real Madrid, con due schiacciate consecutive, di Deck a rimbalzo e poi di Hanga. Dopo il time-out di Coach Messina, Brandon Davies segna sei punti consecutivi e riporta l’Olimpia avanti di quattro. Qui il Real Madrid improvvisamente ritrova Mario Hezonja. Da lui arrivano nove punti consecutivi che, nonostante due prodezze di Pangos e Melli, permettono al Real Madrid di superare prima della fine del terzo periodo, 67-66.

IL QUARTO QUARTO – L’Olimpia risponde ancora. Questa volta è Kevin Pangos con una tripla a impattare, poi con un floater a firmare il nuovo vantaggio. Musa dalla lunetta lo cancella immediatamente poi da tre su un rimbalzo lungo annulla anche la tripla precedente di Tonut. La situazione falli però è drammatica. Sono in campo con quattro Napier, Baron e Tonut e in più il bonus risulta bruciato dopo quattro minuti. Il quinto a Baron viene fischiato su un’entrata di Poirier con sospetto sfondamento. Il Real Madrid allunga, con i jumper di Yabusele. Scappa fino a più sette. Ma l’Olimpia risponde ancora: segna Melli da sotto, Davies centra un tiro libero, poi segna a rimbalzo d’attacco ricucendo il divario a meno due con 1:57 da giocare. A 55 secondi dalla fine una tripla in transizione di Napier pareggia la gara una volta di più. A meno 37 secondi Tavares converte un assist di Rodriguez. L’Olimpia non riesce a mettere un’altra zampata, perché quella di Voigtmann che la riporta a meno uno arriva a cinque secondi dalla fine. Troppo tardi. Finisce 91-87.

Così Coach Ettore Messina ha commentato la partita di Madrid: “Hanno vinto una partita equilibrata, quindi complimenti al Real Madrid. Credo che sia stata una buna partita ma per vincere qui devi farne una molto, molto buona e invece abbiano nel finale abbiamo commesso qualche errore al tiro, uno di comunicazione in difesa che ha lasciato a Tavares un canestro facile. Ma stiamo migliorando e dopo tutto quello che abbiamo passato in questa stagione venire qui ed essere competitivi rappresenta un segnale importante. Speriamo di recuperare presto Shields e Hall. Complimenti a loro e a Sergio Rodriguez: gli auguro il meglio per questo finale di stagione. Noi adesso pensiamo soprattutto a vincere la Lega italiana. Per noi è importante. Abbiamo avuto tanti problemi nella prima parte di stagione e abbiamo sofferto tanto, ma adesso stiamo meglio, abbiano recuperato Pangos e aggiunto Napier che ci ha dato il playmaking di cui avevamo necessità. Pensare di vincerne sei di fila adesso non è realistico, come ho detto altre volte, ma quello che dobbiamo fare è giocare sei buone partite a cominciare dalle due della prossima settimana, ma sapendo che domenica ne abbiamo una importante in Italia. La mentalità vincente i giocatori ce l’hanno perché sono persone che  hanno vinto tutto e questa squadra ha vinto Coppa Italia e scudetto un anno fa. Oggi davanti al Sig. Armani e al Presidente Dell’Orco abbiamo giocato fino in fondo a Madrid. Ed è una cosa importante”.