Champions, l’Inter non riesce a rimontare il Real, nerazzurri ultimi nel girone ma Conte vede il bicchiere mezzo pieno.

epa08796911 Madrid's midfielder Carlos Henrique Casemiro (R) vies for the ball against Internazionale's striker Lautaro Martinez (L) during the UEFA Champions League group B match between Real Madrid and FC Internazionale at Alfredo Di Stefano stadium in Madrid, Spain, 03 November 2020. EPA/JuanJo Martin

Sconfitta per l’Inter in casa del Real Madrid nella terza giornata del gruppo B di Champions League. Finisce 3-2 per gli spagnoli che sbloccano il risultato con Benzema, bravo a sfruttare un errore di Hakimi, e poi Sergio Ramos di testa da calcio d’angolo. La reazione dell’Inter è immediata con Lautaro Martinez che riapre la partita su assist di tacco di Barella. A metà ripresa assist di Lautaro per Perisic per il momentaneo 2-2, ma la rete di Rodrygo spegne i sogni nerazzurri e fissa il risultato sul 3-2 per il Real.
(ANSA).

Anche Antonio Conte, intervenuto ai microfoni di Sky Sport, è diviso tra soddisfazione per la prova e delusione per il risultato: “Nel bene e nel male, questa è la mia Inter. Non so quante altre squadre siano venute a Madrid a giocare questo tipo di partita, con la forza di recuperare due gol regalati. I risultati non premiano i nostri sforzi, ma ci dimostrano che i dettagli spostano le partite e su queste situazioni si deve migliorare. La mentalità con la quale stiamo affrontando tutte le gare mi lascia soddisfatto e da questo punto di vista c’è stata una crescita esponenziale. I risultati, però, sono penalizzanti”.

Conte ha poi analizzato in modo più generale il percorso fin qui dell’Inter in Champions League: “L’Inter sta facendo il suo percorso e se guardiamo all’anno scorso a livello europeo siamo cresciuti tanto. La squadra è stata convinta in tutte le tre partite del girone, ma c’è molta amarezza perchè i risultati ci stanno dicendo male“. L’allenatore nerazzurro ha poi concluso, sottolineando ancora una volta l’importanza dei dettagli: “Abbiamo ancora 9 punti a disposizione e possiamo giocarci la qualificazione, ma in queste partite i dettagli spostano i risultati. Bisogna continuare a lavorare e capire che questa è la strada giusta, perchè giocare così a Madrid significa che c’è lavoro e fiducia.