C’è una Milano che vince a Roma, l’Olimpia supera di rimonta la Virtus.

Sergio RodriguezrVirtus Roma - A | X Armani Exchange Olimpia MilanorLegabasket Serie A 2019/20rRoma, 27/10/2019rFoto MarcoBrondi // CIAMILLO-CASTORIA

L’Olimpia riemerge dal meno 16 e da un primo quarto in cui concede 29 punti alla Virtus Roma, per poi giocare con energia, pazienza e la difesa soprattutto nel terzo periodo, il migliore, con 32 punti segnati e 15 subiti, andando a prendersi la vittoria 79-73. Partita difficile, contro una squadra combattiva, che si è rifiutata di accettare la sconfitta, rientrando tre volte ai tentativi di allungo di Milano. Il quarto allungo è stato risolutivo. L’Olimpia ha avuto tanto giocando “piccolo”, con Micov da 4, ma anche con tre playmaker. Fondamentale il sacrificio difensivo di Cinciarini su Dyson nel secondo tempo, anche Shelvin Mack – al rientro, come Nemanja Nedovic – ha fatto tanto in difesa e gli va dato atto di aver lanciato la prima rimonta all’inizio del terzo periodo. Alla fine ci sono stati cinque uomini in doppia cifra, capeggiati da un monumentale Kaleb Tarczewski (5/5 dal campo, otto rimbalzi, 29 di valutazione, +11 di plus/minus), tradito solo dalla lunetta (5/9). Poi Amedeo Della Valle ha segnato la tripla dall’angolo che nel finale ha generato la fuga risolutiva.

IL PRIMO TEMPO – L’Olimpia parte bene nel gioco a metà campo, trova due canestri di Scola e un floater di Mack. Ma quando il ritmo si alza, Roma spara due triple consecutive, con Alibegovic e Baldasso, piazza un parziale di 8-0 e scappa sul 10-6 obbligando Messina al time-out. Ma al rientro, Roma continua. La bomba di Buford in transizione amplifica il parziale, 13-0, prima di due liberi di Tarczewski. Dopo cinque minuti, il quintetto è tutto nuovo, anche a causa del secondo fallo di Tarczewski. Le palle perse (sette nel primo periodo) alimentano la velocità di Roma, Milano soffre anche a rimbalzo, va sotto 24-10. Qui l’Olimpia ha un sussulto, riesce ad abbassare le percentuali avversarie, a sostenere il contropiede con i rimbalzi. In transizione segna due volte e convince Coach Piero Bucchi a spendere il primo time-out, ma il primo periodo è tutto di Roma, 29-16. Il deficit tocca i 16 punti a inizio secondo quarto. Milano riesce ad abbassare il ritmo, Tarczewski le procura qualche rimbalzo d’attacco, ma l’attacco non ha ritmo, non ha precisione. Il momento favorevole, svanisce quando Jefferson dal post basso segna due volte e il vantaggio esplode ancora a 16 punti. Tarczewski alza l’impatto a rimbalzo di Milano, ma il vantaggio di Roma resta ampio perché l’Olimpia è tradita anche dalla lunetta (quattro errori nel secondo periodo). Quando Tarczewski commette il terzo fallo, Messina si “abbassa” con Scola da 5. L’Olimpia torna a meno 12, ma Michael Moore inventa una tripla allo scadere dei 24″. Alla fine del periodo è 43-30 Roma.

IL SECONDO TEMPO – Shelvin Mack prova a caricarsi la squadra sulle spalle all’inizio del terzo periodo. Segna cinque punti consecutivi e assiste Scola riducendo il deficit a otto punti sul 45-37. Un gioco da tre di Scola accorcia a meno sette, ma un attimo dopo segnano prima Dyson e poi Alibegovic, in mezzo ad un jumper di Biligha beffato dal ferro. Roma fa 4-0, torna avanti di 11 e spinge Messina a chiamare un altro time-out. La scelta è di giocare con tre playmaker, con Cinciarini su Dyson. Una penetrazione di Micov riporta il distacco a sette punti. La difesa ruba palla, sul possesso seguente, e dal recupero di Cinciarini arriva un altro canestro da sotto di Micov con fallo per il meno quattro. Dal time-out, Roma esce con l’entrata di Dyson che ferma il parziale. L’Olimpia però continuare a macinare difesa, a rubare palloni. Non trova sostegno nel tiro da tre, ma riesce ad attaccare gli spazi. Rodriguez segna in entrata e poi alza l’alley-oop per Tarczewski che impatta a quota 53. Roma tenta di nuovo di impossessarsi della gara, con una rubata di Baldasso – a zona – e un contropiede che riapre tre punti per la Virtus. Nedovic mette la sua prima tripla della stagione, poi Tarczewski con un gioco da tre punti firma il sorpasso. Sulla sirena, da rimessa, Rodriguez brucia la sirena con la bomba che chiude un terzo periodo da 32 punti: 62-58 Olimpia. Roma risponde, ha ancora energie e convinzione. Con Baldasso in contropiede pareggia ancora dopo due minuti. Micov dalla media e poi Della Valle con un corto jumper restituiscono i quattro punti di margine all’Olimpia. Ma resta una gara tirata. Dyson in campo aperto firma il gioco da tre punti che vale ancora la parità. Milano con un jumper di Micov tenta l’allungo per la terza volta sul più cinque. Roma resta aggrappata. Kyzlink segna dalla media, Alibegovic in contropiede. A 3:34 dalla fine – time-out Messina – si ricomincia daccapo. La Virtus mette la testa avanti con un tiro libero di Jefferson. Ma con due playmaker e Della Valle da ala piccola, l’Olimpia apre il campo. Dall’angolo, Della Valle segna da tre, Tarczewski corregge a rimbalzo un gancio di Micov. Milano per la quarta volta va a più quattro. Dyson fa 1/2, lo imita Tarczewski ma significa conservare i quattro punti di margine con 27 secondi da giocare. Micov ruba palla sulla rimessa e così l’Olimpia chiude 79-73.

NOTE – Oltre ad Arturas Gudaitis (stop previsto dopo il rientro) e Jeff Brooks (ginocchio destro), che non erano con la squadra, non hanno giocato per turnover Michael Roll e Aaron White. Nei 12 presente il 16enne Francesco Gravaghi.

Così Coach Ettore Messina ha commentato la partita di Roma: “Roma ha giocato una partita molto gagliarda che poteva andare in tutti e due i modi. È stato bello vedere il palazzo pieno, mi auguro succeda ancora. Questo è un campo difficile. La nostra prestazione è stata patetica nel primo tempo, e in parte, solo in parte, dettata da assenze o dai rientranti. Lo spettacolo non è stato degno di questo nome. Abbiamo avuto almeno l’energia di non stramazzare nel secondo quarto, che abbiamo pareggiato, evitando di finire sotto di venti. Poi Cinciarini ci ha dato una grande mano con energia, difesa e fisicità, da leader e capitano. Lui, Micov da 4.e Tarczewski hanno giocato una buonissima partita: direi che possiamo essere tutti d’accordo su questo. Nell’intervallo era importante trovare qualcosa per cambiare la partita, più che strillare, ma dovevamo avere maggiore attenzione in generale e ce l’abbiamo messa. La rimessa alla fine del terzo quarto (tripla di Rodriguez-ndr) l’ho copiata da un allenatore NBA. I giocatori sono stati bravi ad eseguire il gioco. Il rientro di Nedovic e Mack senza retrizione di minuti, poi quello di Brooks e aggiungo Gudaitis, ci dovrebbero dare una mano a gestire le fatiche ma vorrei che anche i nostri nazionali ci aiutassero un po’ di più. Moraschini e Biligha hanno giocato finora buone partite di EuroLeague e poi non si sono ripetuti in campionato. Perché non lo so, ma vorrei che un rendimento medio alto lo assicurassero perché ne abbiamo bisogno. Guardate Rodriguez: non può giocare sempre come con il Fenerbahce. Per questo ci servono questi ragazzi. Avremo pazienza, ma devono aiutarci. Trovare continuità anche nei quintetti è fondamentale e forse questa è una giustificazione al rendimento sbilanciato tra EuroLeague e campionato: finora abbiamo giocato sempre con squadre diverse. Ma non possiamo pensare che la vincano sempre i soliti, quindi servono tutti”.