Basket, Olimpia vince alla distanza su Napoli.

Il terzo periodo dell’Olimpia, 34-10 di parziale, giocando con efficacia su ambedue le estremità del campo, spacca la partita dopo un primo tempo un po’ contratto, per vincee 90-67. L’Olimpia ha forzato palle perse, controllato decentemente i rimbalzi anche quando in campo Napoli aveva Arturas Gudaitis e nel secondo tempo è diventata anche veloce e brillante dando spazio a tutti. Il secondo tempo di Davide Alviti, al primo over venti della sua esperienza milanese (venti sono stati quelli segnati nella ripresa), è stato decisivo nel creare un margine di divario enorme.

IL PRIMO QUARTO – L’Olimpia con un paio di buone difese e canestri in transizione tenta il primo allungo a metà del quarto iniziale con una tripla di Davide Alviti, l’unica del periodo, che vale il 10-4 e il pronto time-out di Coach Buscaglia. Il vantaggio tocca gli otto punti, poi Milano si ferma in attacco, non segna in quattro possessi consecutivi e Napoli ne approfitta per cavalcare la vena di Jason Rich, che segna due volte dalla media, e tornare a meno due. Alla fine del primo è 18-14, dopo una schiacciata di Hines.

IL SECONDO QUARTO – Il nuovo tentativo di allungo su una tripla di Baldasso non ha seguito. A metà periodo, su una palla persa a metà campo, McDuffie pareggia a quota 25. L’Olimpia riparte con Melli, poi una schiacciata a rimbalzo di Tarczewski, ma non riesce a mettere le mani sulla partita. Due jumper dalla media di Jason Rich ripristinano la parità di nuovo a quota 33, con il terzo fallo di Tarczewski. Una tripla di Rodriguez e un gioco da tre completato da Ricci riportano Milano avanti di quattro. Poi dopo due liberi di Velicka, Rodriguez e Shields aprono sei punti di margine a favore dell’Olimpia, 43-37.

IL TERZO QUARTO – Con un gran quintetto difensivo, Delaney e Grant dietro, poi Shields, Melli e Hines, l’Olimpia parte anche più brillante in attacco. Due canestri consecutivi di Delaney ampliano il divario a 11 punti sul 50-39, forzando l’immediato time-out di Coach Buscaglia. Ma al rientro, la difesa di Milano non diminuisce la sua pressione, l’attacco macina aggressioni al ferro con Melli e Hines, il parziale complessivo diventa 16-4 e Buscaglia spende anche il secondo time-out del quarto. La gara però non cambia. Anche con il secondo quintetto l’Olimpia difende, ruba palla e scollina oltre i venti di vantaggio, dopo due iniziative consecutive di Jerian Grant. Qui esplode Alviti con 11 punti consecutivi, incluso un gioco da quattro punti, mentre Napoli trova risorse solo nel micidiale jumper dalla media di Rich. Alla fine del periodo è 77-47.

IL QUARTO QUARTO – La partita non ha più storia, ma l’Olimpia si diverte a correre, segnare e anche a difendere. Su una palla rubata a metà campo, Shields in contropiede firma il più 32 che convince Buscaglia a esaurire i time-out a disposizione. L’ultima porzione di gara serve a Napoli per ridurre lo scarto e a Paul Biligha per eseguire tre stoppate nel 90-67 finale.

Così Coach Ettore Messina ha commentato la gara giocata contro Napoli: “Credo che abbiamo fatto una buona vittoria, perché dopo un primo tempo un po’ così piano piano ci siamo sciolti, abbiamo cominciato a fare canestro, che aiuta sempre, e battuto una squadra che aveva fatto bene di recente, ben organizzata. Noi come sapete siamo in un momento particolare, tanti giocatori sono stati fermi, ci siamo allenati con un po’ di pause, Biligha ad esempio praticamente si è allenato solo dieci minuti prima di tornare in campo, qualcuno è infortunato, come Datome. Alla fine, abbiamo fatto una buona partita, se contro Cremona ho detto che avevamo avuto cinque minuti buoni, oggi abbiamo esteso questo tempo e adesso ci sono altri due giorni per fare ancora meglio. Abbiamo visto che certe cose le sappiamo fare. Non siamo al cento per cento, ma anche così abbiamo giocatori responsabili, che ci tengono, e si faranno trovare pronti per fare una buona serie contro l’Efes. Datome è distante dal rientro, ma rientrerà ad un certo punto, si sta impegnando molto per farlo e lo aspettiamo. Devon Hall è stato fuori per turnover. Ultimamente, è stato il più impegnato, quindi volevo che si riposasse, nel tentativo di averlo il più fresco possibile per Gara 1. Infine, voglio dire che questo è un campionato che sta crescendo, con giocatori validi, sempre migliori, allenatori preparati e richiede un livello di preparazione degli arbitri superiore. Invece, vedo che non migliorano, che non è possibile comunicare con loro, oggi in un paio di situazioni – e non è un problema di questa partita – hanno finto di non vedere cosa stesse succedendo, ci sono terne che non hanno un capo o una coda, non si capisce chi sia il primo o il terzo arbitro. Credo che questo richieda una riflessione”.