Arti Marziali e Lotte Tradizionali, intervista al Presidente FIJLKAM Domenico Falcone.

Domenico Falcone è il Presidente della FIJLKAM (Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali), ricopre questa carica dal 2014, Gazzetta di Milano lo ha intervistato per la rubrica Arti Marziali e Lotte Tradizionali.

D. Nel 1902 il marchese Luigi Monticelli Obizzi fonda a Milano la “Federazione Atletica Italiana” che in seguito e dopo varie trasformazioni, diventa FIJLKAM. Presidente Falcone, oggi, dopo ben 120 anni di gloriosa attività in ambito nazionale e internazionale, quale patrimonio “sportivo, culturale e morale” ritiene di aver ereditato? Quali iniziative sono state realizzate per la celebrazione della ricorrenza?

R. Essere una Federazione ultracentenaria è motivo di orgoglio e allo stesso tempo comporta anche una grande responsabilità: essere all’altezza del proprio passato mentre si percorre la strada che porta al futuro. Le tante medaglie conquistate dalle nostre Campionesse e dai nostri Campioni nelle massime competizioni internazionali e nei Giochi Olimpici hanno contribuito ad accrescere la fama ed il prestigio non solo della nostra Federazione, ma anche dell’Italia nel mondo. Festeggiamo il 120° compleanno della FIJLKAM con un francobollo dedicato, l’annullo postale, una medaglia commemorativa ed una pubblicazione del nostro storico l’arch. Livio Toschi dal titolo “FIJLAKM: 120 anni di Storia”. Saremo felicissimi di consegnare questi oggetti celebrativi al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il 13 ottobre che riceverà una nostra delegazione al Quirinale. Questo incontro è per noi motivo di grande orgoglio dal momento che ci fu un solo incontro precedente nel lontano 1972 tra l’allora Presidente della Repubblica Giovanni Leone e il Presidente federale Carlo Zanelli.

D. Quest’anno la FIJLKAM festeggia anche i 30 anni del suo “Centro Olimpico” a Ostia lido. Che funzione ha questa straordinaria struttura per lo Sport italiano?

R. Il Centro Olimpico federale è stato intitolato al Presidente Matteo Pellicone, che ne ha la piena paternità, dopo la sua scomparsa nel 2013. Fu lui che con grande lungimiranza e senso del futuro volle costruire la nostra “cittadella degli sport di combattimento” ed il Museo. Il nostro impianto rappresenta un punto di riferimento per i nostri sport, le gare più importanti sia nazionali che internazionali, trovano ospitalità nel suo palazzetto. Per citarne solo alcune i tornei di qualificazione olimpica di Judo e Lotta e gli Europei seniores e juniores di Lotta, gare di assoluto pregio e partecipazione. Quanto al museo oltre a conservare le memorie dei nostri sport e dei suoi protagonisti grazie anche alla Hall of Fame, ospita regolarmente mostre di importanti artisti mantenendo, così, un importante legame culturale con il territorio.

D. Alle Olimpiadi di Tokyo 2020 la FIJLKAM ha partecipato in tre discipline: Judo, Lotta e, per la prima volta, Karate: è soddisfatto dei risultati ottenuti?

R. Ovviamente si. Conquistare 5 medaglie nelle tre discipline è un traguardo che riempie di orgoglio. Rimane il rammarico per i due quinti posti e le due medaglie sfiorate, soprattutto per gli atleti che pur impegnandosi al massimo hanno visto sfumare il loro traguardo. Ma come Presidente posso dire che sono fiero dei nostri atleti, degli Staff tecnici, medici, della segreteria federale che non hanno mai mancato di impegnarsi al massimo per superare il difficile periodo post pandemico e riprendere con ancora più energia e voglia di riuscire.

D. Lo scorso anno lei è stato riconfermato alla presidenza della FIJLKAM. Ci dica almeno tre obiettivi che ha raggiunto in questi anni e tre nuovi obiettivi che intende raggiungere nel nuovo quadriennio.

R. Questo è il mio ultimo quadriennio come Presidente dopo la mia lunga presenza in Federazione accanto al compianto Matteo Pellicone. Sono tanti i traguardi che abbiamo raggiunto, tra i quali l’eccellenza della formazione con la nostra Scuola nazionale, lo sviluppo della digitalizzazione non solo delle procedure e dell’organizzazione delle gare, ma anche da un punto di vista dell’analisi tecnica e l’implementazione della comunicazione anche attraverso l’uso dei social e delle piattaforme digitali. Il raggiungimento degli ulteriori obiettivi, che sono tanti e che si porranno anche in armonia con lo sviluppo delle tecnologie, saranno obiettivo del prossimo Presidente e del nuovo Consiglio Federale.

D. Presidente Falcone, la sua vita è da sempre nel mondo dello Sport. In Italia, dal 2008, il Ministero dello Sport sistematicamente scompare e, poi, riappare. Attualmente non c’è; la delega allo Sport è conferita al Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. In un tempo in cui lo Sport ha un ruolo sempre più strategico per l’integrazione sociale e la ripresa economica del nostro Paese, ritiene importante l’esistenza del Ministero dello Sport e, dunque, la presenza del Ministro dello Sport al tavolo del Consiglio dei Ministri?

R. Sarebbe importantissimo per il nostro Paese avere un Ministro dello Sport, ma ancor di più avere un dialogo costruttivo tra tutte le parti “politiche” deputate ad occuparsi di Sport. Occorre, a mio avviso, trovare il modo di superare l’impasse burocratica in cui si è impantanata la riforma dello sport. Sono certo che con il nuovo governo, di qualsiasi colore esso sarà, verrà mostrata la sensibilità di cui lo sport italiano ha bisogno per continuare il suo cammino evolutivo e per far si che la nostra bandiera tricolore rimanga alta nel mondo.