Storia di una nonna

 di Viviana Bazzani

Non ho voluto, per scelta, iniziare la rubrica SEMPLICEMENTE DONNA intervistando personaggi femminili legati alla politica o allo spettacolo.
Ho scelto, oggi, la storia di una Nonna, Madre e Moglie che, con la sua giovane età di 71 anni, ha molto da raccontare…. lei si chiama Casarano Cristina originaria del profondo sud (Puglia) ma, nata e vissuta nel profondo nord Italia.

D – Cosa è per lei cambiato negli ultimi 40 anni nell’universo femminile.?

R – Molto,!.. nel bene è cambiato il diritto ad avere voce nelle scelte di vita senza i condizionamenti di vecchie mentalità culturali e la possibilità di lavorare in ogni settore dimostrando, quasi sempre, le nostre capacità. E poi, il diritto allo studio che, negli anni 50, era un miraggio per noi donne arrivare alla licenza media.
Ma, mio malgrado, c’è l’altra faccia della medaglia, dove la parola libertà è stata, oggi, fraintesa, da alcune ragazze.
Le giovani donne sono meno predisposte al sacrificio , la famiglia e la maternità viene vista come ostacolo di un vivere spensierato.
Quando avevo 20anni ero mamma di due figli, Carolina e Roberto, e moglie di un Colonnello delle Forze Armate.
Non le nascondo che i primi dieci anni di matrimonio sono stati complicati sopratutto, per i continui trasferimenti.
È stata dura per me e per i miei bambini cambiare città, casa, scuola e amici. Ma mi sono fatta forza e da sola ho superato tutto riuscendo, anche, a riprendere gli studi.
Oggi ben poche donne avrebbero abbracciato una vita familiare così difficile e complicata.

D – Se fosse nata in questo periodo cosa avrebbe voluto fare.

R – innanzitutto avrei frequentato l’università laureandomi in materie umanistiche e mi sarei dedicata all’insegnamento senza trascurare la magia e la gioia della maternità. La famiglia è per me vita!!

D – oggi com’è la sua vita?

R – Purtroppo sono vedova da pochi mesi, mio marito Cazzato Giuseppe è deceduto a causa del Coronavirus. Era un uomo gentile, di raffinata cultura e, sopratutto, sano. In tre giorni quel maledetto virus l’ha portato via. È morto da solo lontano da quella famiglia che in 50 anni non l’aveva mai abbandonato. Mi rammarico di non essergli stato vicino e, pur non essendo causa mia, il solo pensiero mi getta in un grande sconforto.
La mia forza, oggi, sono i miei figli e i miei nipoti che più che mai testimonial di quei valori che io e mio marito abbiamo trasmesso…. rispetto, educazione, forza, coraggio e tanto tanto amore.

D – Come nonna cosa augura ai suoi nipoti?

R – Di vivere la vita nel rispetto altrui e di non fermarsi di fronte alle difficoltà.