Semplicemente Donna, conosciamo Sylvie Lubamba.

di Viviana Bazzani
È considerata la “Venere Nera” italiana con un simpatico e velato accento toscano senza rinnegare però le sue origini congolesi.
La ricordiamo come la  prima co-conduttrice “negra” a fianco del grande Piero Chiambretti al programma di La7 “Markette”,  una partecipazione come concorrente al reality “La Talpa” con Paola Perego ed opinionista in diversi talk televisivi.
Oggi Sylvie si racconta in una veste nuova…quella di scrittrice attraverso una sua biografia dal titolo “LUBAMBA – la mia libertà oltre lo sbaglio e le sbarre”.
D – Negli ultimi mesi hai più volte manifestato il tuo disappunto sulla poca presenza, nelle nostra tv, di personaggi di etnie diverse pur essendo nati, vissuti, cresciuti  in Italia. Dopo quasi un anno dalla sua particolare protesta in Piazza Duomo a Milano è cambiato qualcosa?
R – A parte quello sporadico episodio non vedo che le cose siano cambiate più di tanto, bisognerebbe che l’Italia si evolvesse di più come fanno
altri stati europei in cui ci sono conduttori e giornalisti di razza negroide.
D – Oggi si divide tra programmi radiofonici e, prossimamente, un suo programma televisivo in una storica televisione piemontese. Ci puoi dire di più?
R – certo, la prossima settimana riprenderò sull’emittente tv GRP il mio talk show “Noi Donne” incentrato sull’universo femminile, con ospiti e dibattiti.
Poi faccio radio, il lunedì pomeriggio con “La Poliziotta e la Galeotta” insieme a te cara Viviana Bazzani e il sabato pomeriggio  “Lockdown Confinamento Aperto” con Fabiola Mancini su  Radio For Music Tv a Torino; fare radio ed interagire con gli ascoltatori mi piace molto e mi stimola.
D – Oggi ti vediamo in una nuova veste, quella di scrittrice…perché hai sentito il bisogno di scrivere una tua autobiografia?
R – scrivere e ripercorrere i miei 49 anni è stato terapeutico, in questo libro parlo della mia vita e ripercorro tutta la mia esistenza fatta di sofferenza, di gioia; parlo del carcere, della famiglia, del successo in tv, dell’incontro con Papa Francesco. Ringrazio la casa editrice Pathos per la fiducia.
D – In un capitolo parli, con grande dolcezza, del tuo Congo. Hai desiderio, in un futuro non troppo lontano, di conoscere la terra dei tuoi genitori?
R –  si certo, ora non si può viaggiare ma chissà…l’Africa è una terra amara ma bellissima! Vorrei scoprire la terra dei miei genitori
D – A chi dedichi questo libro?
R – a mia mamma nonostante tutto, ai miei due nipotini, a tutte le persone che mi sono state vicino sempre.
A Piero Chiambretti, a Maurizio Mosca, a Barbara d’Urso, a Paola Perego, a Lucio Presta, a Michele Cucuzza che ne ha curato la prefazione.
D – Tanto gossip sulle tue storie d’amore, ma quando la bella Sylvie indosserà l’abito bianco?
R – spero presto, credo nel matrimonio e nella famiglia, vorrei diventare anche madre, è un sogno che vorrei realizzare al più presto prima dei miei 50 anni che compirò nel 2022.
D – Ogni anno sei sempre nella lista dei papabili concorrenti per i vari reality e poi nulla…Pensi che il tuo passato in carcere sia ostativo alla tua partecipazione?
R – non lo so, ma ai fini del reality stesso potrebbe fare gola agli autori. I contatti talvolta ci sono ma poi non si conclude mai. Tra Isola e GF Vip preferirei quest’ultimo, ad ogni modo ora come ora il lavoro è oro colato quindi ben venga!