Semplicemente Donna, conosciamo Guenda Goria.

di Viviana Bazzani

Ci sono donne e donne lei, Guenda Goria, fa parte di quel mondo femminile ricco di fascino, eleganza e tanto “tatto” nel dire quello che pensa.

Non ha paura di essere in controtendenza nelle sue opinioni mettendoci la faccia e motivando le sue scelte.

Intelligente?… tanto, ed è questa la nota dolente che la rende personaggio troppo limpido e quindi ingombrante per certi equilibri televisivi.

R. Wow!!! Questa presentazione mi emoziona!

Ed è partorita da una mente evidentemente molto attenta e acuta. Grazie! Sono nata onesta. Mentire mi viene difficilissimo! Di questi tempi sono premiati furbizia e cinismo; tanti personaggi devono il loro successo al massacro del prossimo.

Io penso che ci sia bisogno di persone che offrono bellezza e valori. Questa è l’epoca del “mi piace” o “non mi piace”, dove tante sfumature si perdono nella solitudine che gli schermi offrono ai nostri cuori.

D – Sei ancora vista come la figlia di Maria Teresa Ruta oppure hai, finalmente, la tua identità di grande professionista?

R -Ho sempre avuto la mia identità artistica. Non ho mai sofferto la questione “figlia d’arte” perché sono sempre stata apprezzata per le mie qualità e il mio impegno. Sono orgogliosa e ho sempre voluto dimostrare ai miei genitori di farcela da sola. Oggi condivido con piacere progetti con mamma e chiedo consigli a papà sugli articoli che scrivo sui viaggi. Lui mi bacchetta sempre sulla punteggiatura!

D – Se non fossi entrata  con tua mamma, nella casa più spiata, la tua presenza,  avrebbe avuto un cammino diverso?

R -sicuramente sì ma ho scelto fin da subito di essere in coppia con lei. Oggi mia madre ed io sono nel cuore di tantissime persone e io sono felice per come sia andata quest’avventura! Molti mi dicono che meritavo di restare di più ma io sono felice di aver potuto proteggere mamma da fuori.

D – La musica è il tuo mondo fatto di anni di studio e sacrifici. In questo settore cosa ti piacerebbe proporre d’innovativo per avvicinare i giovani alla musica classica?

R – Sì, mi piacerebbe moltissimo.

D – Sei sempre vicino alle problematiche femminili capace di separare il bello e il brutto delle donne. È stato interessante il tuo appello, fatto pochi giorni fa all’interno della casa del Grande Fratello vip, a chi etichettava tuo padre Amedeo uno stolker. Pensi che molti utilizzino con facilità certe terminologia senza conoscere il corretto significato?

R – assolutamente sì. In troppi utilizzano termini a sproposito. Non ci si rende conto del peso delle parole perché, probabilmente, non si conoscono a fondo le problematiche a cui si fa riferimento. Io sono da sempre sensibile alle tematiche femminili e collaboro con tante associazioni. Come artista sono in tournée con lo spettacolo La Vespa che parla proprio di violenza di genere e del bullismo in età adolescenziale e di come segnano la vita adulta di una donna. Scelgo testi che possano sensibilizzare le persone. Il mio impegno è concreto e propositivo.

D – Cosa non ti piace di questa edizione del grande fratello e quale inquilino non ti convince e perché !?

R – Seguo con affetto mio papà ed Alex Belli che è un mio caro amico. Forse il nostro gruppo dell’ anno scorso era più spontaneo. Ma è troppo presto per fare un bilancio.

D – Come vedi le donne in questa edizione?

R  – mi piacciono molto. Sono donne forti e con storie diverse. Mi piace la dolce Manila e la guerriera Soleil.

D – Oggi, tra i tanti progetti che ti vedono protagonista c’è anche il cinema. In questi giorni sei su un set nella bella regione delle Marche…. parlaci di questo film e del tuo ruolo.

R – è un film corale, con un grandissimo cast e ambientato in un teatro antico. Non posso svelarvi molto ma è un film ironico, con tanta musica, poesia, che mescola fantasia e riflessioni sulla realtà. Una compagnia teatrale amatoriale molto scoordinata deve mettere in scena un grande musical. Prove, intrighi, colpi di scena, costumi, tresche amorose, risate e pianti. Musica dal vivo, improvvisazione e maestria, un mix perfetto per un successo.

Io interpreto un personaggio onirico, una grande regista teatrale d’avanguardia, tagliente e lungimirante.

D – Come ti vedi tra qualche anno? Famiglia o single?

R – In famiglia! Vorrei diventare mamma.