Fondazione Osteoporosi su Rai per la sostenibilità da lunedì 13 a sabato 19.

Dal 13 al 19 Febbraio la Fondazione per l’Osteoporosi o.n.l.u.s. diffonderà sui canali WEB di RAI per la sostenibilità, video e materiale informativo, per diramare messaggi di prevenzione di una malattia che interessa in Italia circa 5.000.000 di persone, l’80%  delle quali donne in menopausa. Secondo i dati ISTAT del 2020:

  1. a) l’8,1% della popolazione italiana (il 13,5% delle femmine e il 2,3% dei maschi) è affetta da osteoporosi, con una prevalenza che aumenta progressivamente con l’età, fino a raggiungere il 32,2% oltre i 74 anni (il 47% delle femmine e il 10,3% dei maschi)
  2. b) le fratture da fragilità conseguenti all’osteoporosi interessano soprattutto il femore (circa 000 all’anno in Italia), le vertebre (oltre 150.000 all’anno, ma per il 75% non diagnosticate) e il polso, e colpiscono, nel corso della vita, circa il 40% della popolazione, con elevati costi sia sanitari sia sociali: infatti, le frattura del femore sono gravata da una mortalità del 5% nel periodo immediatamente successivo all’evento e del 15-25% dopo un anno, e nel 20% dei casi determinano la perdita definitiva della capacità di camminare autonomamente e solo nel 30-40% dei casi sono  seguita da un ritorno alle condizioni di autosufficienza precedenti.

 

La Fondazione per l’Osteoporosi, nata a Torino molti anni fa, ha recentemente assunto una dimensione nazionale (http://www.fondazioneosteoporosi.it), non ha scopi di lucro e si pone come soggetto sociale attivo e assolutamente indipendente nel campo della prevenzione e del trattamento dell’osteoporosi, con i seguenti fondamentali obiettivi: (Art 2 dello statuto):

  1. a) agevolare e promuovere, anche mediante la raccolta di fondi, la ricerca scientifica e l’attività clinica nel campo della prevenzione delle fratture da osteoporosi
  2. b) diffondere, con l’organizzazione di convegni e corsi di aggiornamento per medici e operatori sanitari, la conoscenza dei risultati scientifici sull’osteoporosi in campo nazionale ed internazionale
  3. c) svolgere opera di informazione e di sensibilizzazione della popolazione circa l’osteoporosi, sottolineandone il carattere di malattia cronica assai diffusa e le concrete possibilità di prevenirla e di curarla
  4. d) interagire con le pubbliche Istituzioni (Ministero e Assessorati regionali alla salute) per proporre e sollecitare provvedimenti adeguati a favore dei pazienti

Il Prof Giancarlo Isaia, Presidente della Fondazione per l’Osteoporosi, Geriatra e Internista all’Università di Torino, sottolinea che “sono presenti in Italia due principali problemi che ostacolano il raggiungimento di concreti risultati nella prevenzione delle fratture da osteoporosi: il primo è la mancanza di una “cultura della prevenzione” nella popolazione in generale e nelle donne in particolare, il secondo consiste nella notevole inappropriatezza nel trattamento della malattia: è stato infatti evidenziato e pubblicato dal Ministero della Salute – Rapporti OsMed | Agenzia Italiana del Farmaco (aifa.gov.it) che moltissimi pazienti fratturati, quindi per definizione ad alto rischio di ulteriori fratture, non vengono adeguatamente trattati con farmaci in grado di ridurre il loro rischio di fratturarsi nuovamente, mentre di converso moltissimi pazienti a basso rischio fratturativo ricevono un trattamento, pur non avendone sempre la necessità” ed auspica che “la campagna di sensibilizzazione promossa in collaborazione con la RAI rappresenti un concreto passo in avanti nella prevenzione sia primaria che secondaria della malattia”