Zancobel, parlare la lingua del futuro.

    Parlare la lingua del futuro significa tener conto della svolta epocale cui ci ha costretto la pandemia. Isabella Zanconato, una giovane designer che vive a Milano lo fa presentando la sua capsule collection sportswear guardando alla salvaguardia del mare. I suoi capi non sono solo prodotti, ma storie da raccontare e da cui prendere ispirazione. Il brand Zancobel prende il nome dalla stilista e ha un proprio percorso di valori e progetti per salvaguardare il territorio e l’artigianalità del Made in Italy.

    Ispirato al padel, uno sport popolare e sempre più in crescita negli ultimi anni, e altri sport di racchetta come tennis e ping-pong, Isabella ha innescato un processo di “democratizzazione” della moda, come fece Lea Pericoli negli anni ’50, mutando profondamente le dinamiche del brand e della palette. La designer ha aggiunto un alto contenuto creativo dal design del prodotto ideato per il minimo scarto di tessuto, proponendo poi una collezione etica e unisex, dove i capi possono essere mixati tra loro e con requisiti produttivi a basso impatto per l’ambiente: i filati provengono dalle reti da pesca, quindi un materiale al 100% rigenerato e riciclati, infine capi tinti al vegetale realizzati rispettando l’ambiente.

    Il progetto si basa su criteri di responsabilità sociale e ambientale, ridisegnando una filiera in cui i rifiuti hanno un valore per creare una soluzione sostenibile e scalabile che riduca l’inquinamento da plastica marina – raccogliendo i rifiuti, trasformandoli in un filo riciclato e contribuendo a ripulire i mari.

    I capi tecnici utilizzati in questi sport devono avere tessuti con caratteristiche particolari e prestazioni molto specifiche come traspirazione, elasticità e durevolezza. Questi requisiti hanno spinto i produttori a usare tessuti sintetici che derivano da materiali termoplastici come poliestere e poliammide. Zancobel sceglie invece un percorso di scoperta e consapevolezza creando capi con un tessuto tecnico resistente agli urti e agli sfregamenti che derivano da una filiera del Made in Italy completamente sostenibile e a basso impatto ambientale.

    La designer collabora con Healthy Seas per supportare un progetto ampio e ambizioso in cui i volontari Scuba Diver sono coinvolti nel recupero dei rifiuti di plastica negli oceani – comprese bottiglie e reti da pesca – e poi nella loro trasformazione in un capo ad alte prestazioni.

    Uno sguardo al mare, dai gabbiani alle vele fragili come farfalle, il silenzio nelle notti d’estate, romanzi d’amore e d’avventura, per ripetere all’infinito la storia di un rapporto intenso dell’uomo con il mare, sempre in bilico tra attese e incontri, e proprio dal mare la designer Isabella Zanconato oggi guarda al futuro.

    https://www.instagram.com/zancobel/