Salute: ‘Cibo intelligente’, se gli alimenti modificano Dna

    Incontro su scienza e cucina al Pirellone di Milano

    In Italia il 19,9% degli italiani soffre di obesità o è in sovrappeso, un problema che riguarda anche i più piccoli visto che un bambino su tre già a 11 anni è in sovrappeso. A spiegarlo è Francesco Trevisani, nefrologo e ricercatore del San Raffaele di Milano e membro del gruppo di ricerca Re.Me.Diet, durante l’incontro, al Pirellone di Milano, Il cibo intelligente e la medicina nel piatto”, promosso dalla Onlus Uro.Sol in collaborazione con l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Lombardia. Un’occasione per discutere di scienza e cucina e per ribadire che un’alimentazione equilibrata, basata sul modello mediterraneo, è in grado di assicurare un buono stato di salute e diminuisce l’insorgere di diverse patologie. In particolare i ricercatori del gruppo Re.Me.Diet, impegnati nello studio dell’impatto epigenetico della dieta mediterranea sulle terapie delle malattie renali, puntano a dimostrare se e come ” il cibo sia in grado di modificare l’espressione del Dna” e capire quanto “gli alimenti possono essere non solo prevenzione ma addirittura una cura”, ha detto Trevisani.
    Alla serata hanno partecipato anche chef stellati tra cui Carlo Cracco, Chicco Cerea, Giuseppe Iannotti e il maitre chocolatier Davide Comaschi. “È importante trasmettere e far apprezzare il cibo e alcuni ingredienti che in molti non conoscono”, ha detto Cracco spiegando che “spesso manca la conoscenza degli ingredienti, l’educazione alimentare dovrebbe essere più forte già dalla scuola”.