L’Arte di creare un pezzo unico, MarosEtti Borse alla Milano Virtual Fashion Week Donna 2020.

    Arte e Moda, in definitiva un confine molto labile ma che fa capire come l’arte e la moda compongono un progetto visivo contemporaneo, anche per il fatto che “arte artigiana” vuole anche dire “pezzo unico”.

    Presente all’ultima edizione  della settimana della moda a Milano 2020, Els Demeersman, designer belga creatrice del brand MarosEtti Borse,  ha presentato, su piattaforma virtuale,  un suo progetto inedito sull’accessorio “borsa” sospeso sul filo dell’arte.

    La designer belga,  coerente su un percorso di ricerca fra unicità della forma, modernità e sostenibilità del materiale, è mossa dalla curiosità che la stimola a cercare concetti nuovi, non banali, forme, una sofisticazione che porta alla manualità originale, prodotte da artigiani italiani, infatti la designer crea prodotti pensati e creati nel suo paese che diventano come elemento diversificatore, un prodotto unico, hand made italiano, arte pura abbinata al pellame, rigorosamente biologico italiano, flash di emozioni d’arte per aprire una strada nuova, unica e originale, per una elevata qualità del prodotto, con grande attenzione al concetto della sostenibilità, Els Demeersman crea un accessorio che veste, MarosEtti Borse, ma è talmente glamour da diventare un opera d’arte.

    Una tecnica innovativa la sua, abbinata all’immagine di una testimonial di livello, Elisa Caterina Egger, giovanissima rampolla di nobile famiglia italo/serba, figlia di Cristina Vittoria Egger, Dama della Casa Reale Savoia,  astro nascente nel palcoscenico della moda, già testimonial di Marosetti sul Red Carpet della 77esima edizione del festival del Cinema di Venezia.

    Borse senza tempo, attuali, per esprimere la personalità di chi le porta, pellame di altissima qualità, metallerie preziose, lettere dell’alfabeto che personalizzano,  farfalle e fiori dipinti, pietre, gioielli dunque, ed infine l’opera d’arte della borsa Marosetti che ne diventa cifra di base, si potrebbe chiamare contaminazioni d’autore  on the street.

    Crediti Ph: Herlan Garcia Photography