Armani: dopo la pandemia una società meno individualista.

    epa07597465 Italian fashion designer Giorgio Armani smiles after the presentation of his Cruise collection 2020 at the Tokyo National Museum in Tokyo, Japan, 24 May 2019. EPA/FRANCK ROBICHON

    “La pandemia in corso è un monito per tutti noi, per rivedere quello che non va, imparando dagli errori. Per immaginare una società meno individualista e, grazie alla conoscenza e alla consapevolezza di quel che è stato, costruire un diverso presente e un futuro migliore”: è il pensiero espresso in un contributo audio da Giorgio Armani, cui oggi è stato conferito, in diretta streaming dall’Università Bocconi di Milano, il Premio Parete 2020.

    Il riconoscimento dedicato alla memoria del finanziere abruzzese Ermando Parete, superstite del campo di sterminio nazista di Dachau, è stato assegnato ad Armani “per la sua personalità straordinaria che ha fissato un’inconfondibile impronta su un’epoca e che, ancora oggi, lo rende l’icona italiana per eccellenza nel mondo”.

    “Ermando Parete – ha commentato Armani – rappresenta il coraggio e la Memoria, qualità fondamentali, soprattutto oggi, che si tende a dimenticare e a voltare spesso lo sguardo altrove di fronte ai problemi e alle ingiustizie. Ma sappiamo bene che senza Memoria non può esserci futuro e nemmeno innovazione. Senza ricordo di quello che è stato non si può costruire nulla, perché ci vogliono le fondamenta o tutto crolla”.

    Alla cerimonia hanno partecipato – tra gli altri – Gianmario Verona, Rettore dell’Università Bocconi e Donato Parete, promotore del Premio nonché figlio di Ermando che, fino al 2016, ha testimoniato da sopravvissuto la tragedia della Shoah nelle scuole e nelle università. (ANSA).