Energie rinnovabili, quale futuro? Intervista a Pasquale Vessa: imprenditore all’avanguardia nel settore, Founder e Responsabile Sviluppo della società Ambiente Energia

D: Di cosa si occupa la sua società, Ambiente Energia?

R: Sono Founder e Responsabile Sviluppo della società Ambiente Energia, con sede legale a Salerno e sede secondaria a Milano in zona San Babila, ci occupiamo soprattutto di sviluppo di energie rinnovabili. Sono tante le branche nel settore e specificamente abbiamo deciso di specializzarci in eolico e fotovoltaico

Ma soprattutto noi non utilizziamo il fotovoltaico a terra, non occupiamo il terreno ma utilizziamo l’agrovoltaico: aiutiamo gli imprenditori agricoli a sviluppare ed integrare il proprio reddito con un reddito energetico. Un passo culturale che ormai devono fare gli imprenditori agricoli è quello di inserire anche il reddito energetico all’interno del reddito agricolo. Ci occupiamo di difendere e migliorare il prodotto agricolo perché abbiamo un sistema di intelligenza artificiale che permette di verificare in anteprima se il prodotto viene attaccato da parassiti, l’umidità del terreno per puntare così al risparmio dell’acqua insieme a tutta una serie di servizi aggiuntivi che vanno a proteggere il prodotto e l’attività agricola nel suo insieme.

Tra le varie problematiche del settore che noi riteniamo importanti c’è l’accumulo di energia sia nell’eolico che nel fotovoltaico ovvero quello che poi molte volte nella produzione non viene utilizzato perché magari in quel momento c’è minore presenza di operatori che acquisiscono una determinata soluzione energetica.

Un altro aspetto su cui stiamo lavorando riguarda due temi: in primis riteniamo opportuno che le società energetiche sono quelle che possono abbattere concretamente i consumi energetici delle famiglie e in questo momento è fondamentale dato che i costi sono diventati elevatissimi, anzi proibitivi.

Un altro progetto che stiamo seguendo molto oltre alle energie rinnovabili è l’idrogeno…
Il futuro è certamente in questo, stiamo individuando delle aree insieme a una grossa azienda italiana internazionale con cui stiamo instaurando una partnership e vari siti per progettare un una sorta “Idrogeno Valley” per produrre energia rinnovabile e allo stesso tempo produrre idrogeno e soprattutto farlo in quelle che sono aree industriali perché uno dei problemi di questo settore risulta essere proprio il trasporto, quindi abbattendo questa problematica di costo riusciremo a essere competitivi e green.

Cercare oggi di trasferire e trasformare il kilowatt dal mercato fossile ovvero che produce inquinamento, costoso perché dobbiamo importarlo necessariamente, e dannoso per il clima e nocivo per la nostra economia, in energia pulita.  Ritengo che in Italia si possa fare di necessità virtù, bisogna assolutamente puntare sulle energie rinnovabili in particolare il sud può farlo molto. Noi daremo un grande contributo al PIL italiano con questo intervento e dimostreremo che non soltanto il Nord può essere il motore del Paese ma che anche Il Sud può andare a trainare in questo settore. L’obiettivo primario è certamente diventare autosufficienti perché mettiamo in sicurezza la libertà delle persone, delle famiglie e delle imprese altrimenti non siamo ne saremo mai competitivi sul mercato globale. Abbiamo a tal proposito realizzato una serie di partnership per i prossimi anni e prevediamo un grande sviluppo della nostra azienda.


D: Qual è la cosa che dovrebbe spingere tutte le aziende a puntare sul green e sull’energia rinnovabile e per quale motivo secondo lei, fino a questo momento non si è investito in tal senso?

R: Principalmente per due ragioni: sicuramente per un fatto culturale e poi per il costo iniziale. Il risparmio energetico, l’energia risparmiata, quella che non consumiamo è la migliore esistente in natura e venirne a conoscenza è anche un fatto culturale. Il secondo fattore come dicevo è il costo sul mercato oggi in particolare, per l’incertezza che c’è in questo momento sull’acquisizione e sui conseguenti costi di acquisizione dell’energia elevatissimi, qualsiasi business vive nella totale incertezza e con il rischio di fallire da un momento all’altro. In tutto il mondo il clima sta cambiando visibilmente se non ci preoccupiamo di questo la cosa è a prescindere dal discorso costo energia, molto grave. Come credevo già 10 anni fa, bisogna puntare su questa risorsa che noi abbiamo tra l’altro in abbondanza, addirittura potremmo produrre energia da vendere all’Europa.

Spero che i più capiscano questa grande opportunità, possediamo un bacino enorme da poter sfruttare tra fotovoltaico ed eolico mettendo in sicurezza imprese e aziende e possiamo oltretutto creare lavoro, e in Italia ce n’è, come sappiamo un gran bisogno…


D: Come si è avvicinato a questo business?

R: Sono un imprenditore polivalente, mi piace guardarmi intorno da sempre anche perché è fondamentale. L’economia cambia molto velocemente e un imprenditore moderno deve avere la capacità di adattarsi, provengo da una realtà contadina sono nativo della provincia di Salerno e ho avuto sempre questa cultura dell’ambiente mi sono avvicinato al settore oltre vent’anni fa con lungimiranza. L’ho fatto prima chiaramente sul piano imprenditoriale e poi ne ho capito anche i valori culturali, ambientali e sociali; quindi, etici comprendendo che li risiedeva il futuro dell’energia. Proprio come adesso ho capito che l’idrogeno sarà il futuro in una seconda fase, una fase successiva.
Biometano, eolico e agrovoltaico sono davvero il futuro: un futuro tangibile, reale.

Abbiamo prodotto una considerevole quantità di energia green e possiamo dare concretamente una mano ai grossi player nell’ambito del sostentamento energetico.
Speriamo piuttosto che il governo si renda conto di ciò e agevoli questo tipo di attività il più possibile nell’interesse delle aziende e del nostro Pianeta.

Website Ambiente Energia – Ambiente Energia S.r.l.