Intervista alla Console della Bulgaria a Milano Tanya Dimitrova.

A maggio 2022 Gazzetta di Milano lancia la nuova rubrica di inclusivitá, ramificata negli ambiti dell’economia, della cultura e del turismo verso gli altri paesi.
Sono Ecuador, Capo Verde, Perù e Bulgaria i paesi che hanno già aderito a questa iniziativa che promuove non solo la multietnicità culturale bensì anche il business e gli affari internazionali.
Ad intervenire brillantemente nel nuovo spazio della Gazzetta di Milano, la dott.ssa Tanya Dimitrova, Console della Bulgaria a Milano che vanta la supervisione di ben 11 regioni italiane.
La dott.ssa Dimitrova ha rilasciato a Gazzetta di Milano un’intervista in cui racconta il suo ruolo e le potenzialità del loro Paese, la Bulgaria. Potenzialità che vanno a braccetto con la crescita dello scenario culturale internazionale, in linea con la filosofia della rubrica di inclusività lanciata dalla Gazzetta di Milano.
A fare da collante con il Consolato Generale della Bulgaria, la dott.ssa Maria Santovito (alias Mary San), consulente della comunicazione internazionale.
Dott.ssa Dimitrova, Lei rappresenta i cittadini bulgari in 11 regioni italiane. Cosa significa per Lei essere un punto di riferimento per i cittadini bulgari?
«Ogni Console generale ha una responsabilità nei confronti dei propri connazionali che vivono o viaggiano nel Paese ospitante. Solo in Lombardia ci sono oltre 10.000 cittadini bulgari che hanno bisogno dei servizi offerti dal nostro Consolato Generale. A poco più di un anno dall’inizio del mio mandato, il mondo si è trovato di fronte a una pandemia mai vista prima, scoppiata proprio in questa regione. Ciò ha comportato una maggiore responsabilità e attenzione da parte nostra nei confronti dei nostri concittadini, alcuni dei quali hanno dovuto organizzare il loro rientro in patria e hanno avuto bisogno dei servizi che offriamo. Il panico e la mancanza di lavoro hanno spinto molte persone con le spalle al muro e noi abbiamo dovuto offrire loro soluzioni concrete. Molti camion bulgari erano bloccati al confine e anche per loro stavamo cercando una via d’uscita rapida e praticabile.  L’incertezza sul futuro ha creato ulteriore ansia per tutti ed è nostro dovere essere d’aiuto in qualsiasi situazione che richieda una risposta di emergenza e un’assistenza tempestiva».

Da diversi anni sta sviluppando contatti commerciali tra gli imprenditori in Bulgaria e in Italia. Che partnership avete instaurato con le Camere di Commercio del Nord Italia e con Confindustria Bulgaria? Qual è lo scopo delle videoconferenze che organizzate?
«Gli anni 2020 e 2021 sono stati fortemente segnati dalla pandemia, ma l’economia della regione ha cominciato a mostrare segni di ripresa già nel 2021. I segnali di crescita graduale hanno iniziato a manifestarsi in tutti i settori. “L’eredità” economica del 2020 ha lasciato un segno duraturo in ogni settore, dall’industria al settore dei servizi. La Lombardia, nota come “locomotiva” e capitale dell’economia italiana, è stata duramente colpita dalla crisi sanitaria, che si è inevitabilmente trasformata in crisi economica.  Gli analisti hanno notato una ripresa all’inizio del 2022, che è stata influenzata negativamente dagli eventi in Ucraina e dalla conseguente crisi economica.
In questo contesto, all’inizio del 2021, il Consolato Generale di Bulgaria a Milano, consapevole del clima favorevole agli investimenti nel nostro Paese e dei vantaggi per i potenziali investitori, ha avviato una serie di eventi economici. Negli ultimi 15 mesi abbiamo organizzato 29 videoconferenze insieme alle Camere di Commercio del Nord Italia e a Confindustria Bulgaria con l’obiettivo di mettere in contatto gli imprenditori italiani con i partner bulgari. Durante questi eventi online abbiamo presentato la Bulgaria, delineandone il profilo macroeconomico e le opportunità di investimento».

Dott.ssa Dimitrova, lei ha realizzato una serie di iniziative culturali ed è riuscita a lasciare molte tracce storiche bulgare in Italia: targhe commemorative, monumenti, strade e altre iniziative culturali.  Cosa significa per Lei il connubio tra la storia bulgara e quella italiana?
«Negli ultimi tre anni, il Consolato Generale della Repubblica di Bulgaria a Milano ha avviato e realizzato una serie di progetti culturali, i più importanti dei quali sono la dedica di una panchina-monumento al poeta Pencho Slaveykov nel centro di Milano, la scopertura di una targa commemorativa ai cantanti lirici Nikolay Ghiaurov a Modena ed Elena Nikolai a Genova, l’inaugurazione di una targa commemorativa alla poetessa Mara Belcheva a Brunate, la dedica di un albero dell’amicizia tra la Bulgaria e l’Italia a Vigevano (vicino a Pavia), l’intitolazione di via “Vasil Levski” a Bolgare, in provincia di Bergamo, l’intitolazione di via “Peyo Kracholov Yavorov” a Borgo Vercelli e la presentazione della candidatura del Patriarca Kiril Bulgaro e l’assegnazione di un posto nell’Elenco milanese dei Giusti del Mondo sul Monte Stella a Milano.
Il connubio tra la storia bulgara e quella italiana crea una solida base per la conservazione della nostra comune memoria culturale, che rimane un esempio luminoso per le generazioni future».

Tornando agli affari: in quale settore italiano vorrebbe che l’Italia e la Bulgaria collaborassero più strettamente?  C’è un settore particolare in cui vorreste approfondire la cooperazione commerciale? 
«L’economia bulgara è altamente differenziata, il che consente una cooperazione in diversi settori. Il database che abbiamo sugli investitori italiani in Bulgaria mostra proprio questo».

Gazzetta di Milano cerca di promuovere le relazioni bilaterali tra l’Italia e gli altri paesi. Data la sua esperienza, potrebbe condividere qualche strategia particolare che già utilizza nel suo lavoro?
«Dal punto di vista strategico, lo sviluppo di buone relazioni bilaterali tra due paesi comprende sempre un’ampia gamma di relazioni e politiche settoriali. A questo proposito, come Consolato Generale contiamo sulla creazione di buoni contatti a livello locale, regionale e comunale, nonché sullo sviluppo di contatti economici, culturali e sull’interazione tra gli enti d’educazione bulgari e italiani. Il lavoro in una sola area non può stimolare le altre aree.
Esempi concreti in questo senso sono il workshop online che abbiamo organizzato all’inizio del 2021, quando la pandemia nell’Italia del Nord non ha ancora permesso che tali iniziative si svolgessero liberamente di persona, tra i rappresentanti della Regione di Yambol e della Regione Lombardia su temi della sanità, con l’obiettivo di scambiare esperienze nella gestione della crisi del coronavirus. Poco dopo si è tenuto un incontro online tra il Comune di Sofia e il Comune di Milano sul tema dei progetti europei, durante il quale i rappresentanti della direzione di entrambe le istituzioni hanno scambiato informazioni utili, esperienze e buone pratiche.
I progetti culturali sono un elemento importante per stabilire e mantenere relazioni bilaterali.  Solo una settimana fa, il 27.05.2022, è stato dedicato al compositore bulgaro e fondatore dell’arte lirica in Bulgaria – il Maestro Georgi Atanasov – una nuovo aula presso il Conservatorio “Rossini” di Pesaro, dove il compositore ha completato la sua formazione musicale nel 1903. Con una cerimonia reciproca, nello stesso giorno e alla stessa ora, la biblioteca dell’Accademia “Prof. Assen Diamandiev” a Plovdiv (città natale del Maestro) è stata intitolata al famoso artista musicale ed è stata inaugurata una targa commemorativa con il suo volto. I due eventi, promossi dal Consolato Generale, sono espressione dei rapporti sempre più amichevoli tra la Bulgaria e l’Italia, del rispetto reciproco per l’esempio di figure culturali che meritano di rimanere nella storia di entrambi i paesi.
Grazie all’idea iniziale e alla mediazione del Consolato generale di Milano, nell’ottobre 2021 il Comune di Vratsa e il Comune di Bolgare hanno firmato un protocollo di cooperazione. Sono ancora da firmare i memorandum tra Borgo Vercelli e Chirpan e tra Vigevano e Peshtera. Si tratta dell’attuazione graduale ma costante di passi significativi – scambio di esperienze, informazioni, buone pratiche, delegazioni; promozione di progetti comuni in vari settori, tra cui iniziative nel campo dell’istruzione, dello sport, ecc. Questa è la chiave di una strategia vincente per l’instaurazione e il consolidamento delle relazioni bilaterali a livello regionale».
 
A cura di Ilenia Cavaliere